Sloan Digital Sky Survey
78756 Sloan | 10 ottobre 2002 |
90022 Apache Point | 10 ottobre 2002 |
111660 Jimgray | 13 gennaio 2002 |
113949 Bahcall | 4 ottobre 2002 |
113950 Donbaldwin | 4 ottobre 2002 |
113951 Artdavidsen | 10 ottobre 2002 |
113952 Schramm | 10 ottobre 2002 |
114022 Bizyaev | 29 ottobre 2002 |
114023 Harvanek | 29 ottobre 2002 |
114024 Scotkleinman | 30 ottobre 2002 |
114025 Krzesinski | 30 ottobre 2002 |
114026 Emalanushenko | 30 ottobre 2002 |
114027 Malanushenko | 30 ottobre 2002 |
119967 Daniellong | 4 ottobre 2002 |
121103 Ericneilsen | 20 marzo 1999 |
123120 Peternewman | 26 settembre 2000 |
127515 Nitta | 4 ottobre 2002 |
127516 Oravetz | 4 ottobre 2002 |
127517 Kaikepan | 10 ottobre 2002 |
135978 Agüeros | 4 ottobre 2002 |
135979 Allam | 10 ottobre 2002 |
135980 Scottanderson | 10 ottobre 2002 |
137165 Annis | 20 marzo 1999 |
137166 Netabahcall | 20 marzo 1999 |
138221 Baldry | 3 marzo 2000 |
156542 Hogg | 13 febbraio 2002 |
158329 Stevekent | 11 novembre 2001 |
159826 Knapp | 26 settembre 2003 |
170009 Subbarao | 5 ottobre 2002 |
174515 Pamelaivezic | 28 gennaio 2003 |
176380 Goran | 14 ottobre 2001 |
178226 Rebeccalouise | 9 novembre 2006 |
200750 Rix | 11 novembre 2001 |
202930 Ivezic | 19 settembre 1998 |
201372 Sheldon | 10 ottobre 2002 |
201751 Steinhardt | 23 ottobre 2003 |
205599 Walkowicz | 14 ottobre 2001 |
206185 Yip | 5 ottobre 2002 |
208425 Zehavi | 18 settembre 2001 |
209209 Ericmarsh | 19 ottobre 2003 |
210686 Scottnorris | 3 settembre 2000 |
210983 Wadeparker | 11 novembre 2001 |
211021 Johnpercin | 18 dicembre 2001 |
222032 Lupton | 19 settembre 1998 |
La Sloan Digital Sky Survey o SDSS è un'indagine conoscitiva del cielo effettuata con il telescopio ottico dedicato a grandangolo di 2,5 metri dell'osservatorio di Apache Point, New Mexico, Stati Uniti. La ricerca è effettuata in spettroscopia multi-filtro e rilevamento degli spostamenti verso il rosso (Redshift Survey). Al progetto è stato dato tale nome dopo il significativo contributo della fondazione Alfred P. Sloan.
Ha prodotto un'estesa cartografia digitale del cielo iniziata alla fine degli anni novanta da una collaborazione americano-giapponese da 77 milioni di dollari.
Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]
Il progetto Sloan Digital Sky Survey ha studiato circa un quarto del cielo (evitando la sovraffollata e luminosa Via Lattea) fino a una distanza di 1,5 miliardi di anni luce dalla Terra. I ricercatori hanno catalogato circa 100 milioni di stelle, 1 milione di galassie e 100000 quasar.
Il progetto ha utilizzato un telescopio da 2,5 metri di diametro, situato presso l'osservatorio di Apache Point nel Nuovo Messico e progettato appositamente per osservare una parte di cielo più vasta possibile; in questo dispositivo la luce viene inviata in alternanza a due strumenti: il primo è considerato alla sua costruzione il più complesso esistente: 54 rivelatori CCD che riprendono immagini nell'ultravioletto, nel verde, nel rosso e nell'infrarosso. Il secondo è costituito da una coppia di spettroscopi, a cui la luce arriva tramite un fascio di fibre ottiche, in modo che possano analizzare oltre 600 oggetti contemporaneamente. Lo scopo degli astronomi è stato quello di verificare quanto lontano si deve andare prima che la materia dell'universo, che a piccola scala è ammassata in strutture come i pianeti, le stelle e le galassie, inizi a distribuirsi uniformemente.
Al momento la Sloan Digital Sky Survey copre 8000 gradi quadrati (pari a circa 1/4 della volta celeste), principalmente nell'emisfero nord. Le immagini sono in cinque differenti bande spettrali che coprono l'intero spettro ottico e includono circa 200 milioni di oggetti celesti, comprese quasi un milione di misure spettrali. È previsto un nuovo atlante a partire dal 2008.
È uno strumento cartografico essenziale per astronomi professionisti e astrofili, oltre a servire come vetrina di "gioielli spaziali" per neofiti, studenti o semplici curiosi affascinati dalle meraviglie del cielo, ed è a disposizione di chiunque tramite il sito ufficiale del progetto o il sito di divulgazione dei dati in 6 lingue.
Curiosità[modifica | modifica wikitesto]
La SDSS è una delle fonti di dati del progetto citizen science Galaxyzoo mirato alla classificazione del tipo di galassie acquisite dagli obiettivi del telescopio.
Ricerca e risultati scientifici[modifica | modifica wikitesto]
- Nel 2017 a seguito dell'identificazione di più di 147.000 quasar è stata creata la prima mappa tridimensionale a larga scala dell'universo primordiale basata sulla posizione dei quasar.[3]. La ricerca , Extended Baryon Oscillation Spectroscopic Survey (eBOSS) è stata effettuata nel corso di due anni ed ha studiato quasar che brillavano in un'età dell'universo compresa tra i 3 ed i 7 miliardi di anni.[4].
- È stata rilevata la galassia a più bassa percentuale di ossigeno e metalli mai osservata. Questo tipo di galassie povere di atomi pesanti erano tipiche del periodo primordiale dell'universo. J0811+4730 è una galassia avente massa 30 mila volte inferiore alla Via Lattea e redshift z=0.04444,[5][6] e consentirà di approfondire lo studio delle prime galassie attive formatesi es il processo di reionizzazione dell'universo giovane.
- A luglio 2020 è stata resa nota una dettagliata mappa tridimensionale dell'universo grazie all'acquisizione nel tempo di dati di oltre due milioni di galassie e quasar, coprendo temporalmente 11 miliardi di anni.[7][8]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Lista alfabetica degli scopritori di asteroidi, IAU Minor Planet Center. URL consultato il 18 agosto 2012.
- ^ Dati aggiornati al 18 agosto 2012. Nell'elenco appaiono solamente gli asteroidi con denominazione definitiva.
- ^ Astronomers create the largest map of the universe, su astronomy.com.
- ^ Will Percival, Mapping super massive black holes in the distant Universe, in http://uopnews.port.ac.uk/, 19 maggio 2017.
- ^ Galassia nana per capire le origini dell’universo, su inaf.it, 28 settembre 2017.
- ^ (EN) Y. I. Izotov, T. X. Thuan ed altri, J0811+4730: the most metal-poor star-forming dwarf galaxy known, in ARXIV, pp. 12.
- ^ (EN) La nuova mappa 3D delle galassie massicce e dei buchi neri distanti offre indizi sulla materia oscura e sull'energia oscura (it), su sdss3.org. URL consultato il 28 luglio 2020.
- ^
Perimeter Institute for Theoretical Physics, SDSS releases largest 3D map of the universe ever created, su YouTube, 19 luglio 2020.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sloan Digital Sky Survey
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale del progetto
- Sito divulgazione dati (en)