NGC 128

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NGC 128
Galassia lenticolare
NGC 128 nelle immagini SDSS, affiancata dalle più piccole NGC 127 e NGC 130.
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel [1]
Data25 dicembre 1790
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePesci
Ascensione retta00h 29m 15,047s [2]
Declinazione+02° 51′ 50,60″ [2]
Distanza58 megaparsec (190 Mly) [1][3][4] a.l.  
Magnitudine apparente (V)11,63 [5], 11,8 [6];
nella banda B: 12,65 [5], 12,8 [6]
Redshift+0,014146 ± 0,000053 [2][3]
Luminosità superficiale12,41 [6]
Angolo di posizione[6]
Velocità radiale4241 ± 16 [2][3][7] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia lenticolare
ClasseS0 [2], S0 pec[3], S0 [6], SB0? pec [1]
Dimensioni134,1 al (41,12 pc) a.l. [3]  
Altre designazioni
PGC 1791, MCG 00-02-051, UGC 292,

CGCG 383-29,[2][3][6]

Mappa di localizzazione
NGC 128
Categoria di galassie lenticolari

Coordinate: Carta celeste 00h 29m 15.047s, +02° 51′ 50.6″

NGC 128 è una galassia lenticolare situata nella costellazione dei Pesci. Dista circa 190 milioni di anni luce dal nostro Sole e ha un diametro di circa 165.000 anni luce.[1]

È stata scoperta il 25 dicembre 1790 dall'astronomo tedesco di nascita, ma naturalizzato britannico, William Herschel utilizzando un telescopio riflettore da 47 cm. Al momento della scoperta le sue coordinate furono registrate come 00h 22m 05s, +87° 54,6′ -20,0″.[8] In seguito fu osservata da John Herschel, figlio di William, il 12 ottobre 1827.[1]

Aspetto visuale[modifica | modifica wikitesto]

Al momento della scoperta la galassia venne descritta come "piuttosto brillante, molto piccola, con un nucleo più brillante". Ha un diametro di circa 165.000 anni luce e appare di forma allungata.[1][9] Il bulge, il rigonfiamento centrale, ha una caratteristica forma ad arachide, probabilmente causata dall'interazione gravitazionale con le due galassie vicine.[10] Nel 2016 si è scoperto che all'interno del rigonfiamento ad arachide sono ospitate due strutture probabilmente associate a barre stellari.[11]

Gruppo di NGC 128[modifica | modifica wikitesto]

NGC 128 è il membro di maggiori dimensioni del gruppo a cui da il nome, un raggruppamento di galassie che include NGC 125, NGC 126, NGC 127 e NGC 130, oltre a UGC 275, UGC 277, UGC 281, UGC 282, UGC 283, MCG 00-02-45 e MCG 00-02-47.[12]

Anche se fanno parte dello stesso gruppo, la differenza nelle velocità di recessione tra NGC 125 e NGC 128, che è superiore a 1000 km/h, rende poco probabile che esse siano particolarmente vicine; invece il valore simile di redshift tra NGC 125 e NGC 126 depone a favore di una loro contiguità.[1][13] Esiste un ponte di materia tra NGC 127 e NGC 128 creato dalla forte attrazione gravitazionale tra le due galassie.[1]

Supernova[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 ottobre 2004, all'interno di NGC 128 stata scoperta la supernova SN 2004fe da parte di un gruppo di astronomi impegnati nel programma congiunto LOSS/KAIT (Lick Observatory Supernova Search dell'osservatorio Lick e The Katzman Automatic Imaging Telescope dell'Università della California - Berkeley). La supernova apparteneva al tipo Ia.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas NGC Objects: NGC 100 - 149, su cseligman.com. URL consultato il 16 luglio 2023.
  2. ^ a b c d e f NGC 128, in SIMBAD, Centre de données astronomiques de Strasbourg. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  3. ^ a b c d e f NED results for object NGC 0128, su nedwww.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 16 luglio 2023.
  4. ^ Distance Results for NGC 0128, in NASA/IPAC Extragalactic Database. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  5. ^ a b Search specification: NGC 128, in HyperLeda, Université Claude Bernard Lyon 1. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  6. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke» sur le site ProfWeb, NGC 100 à 199, su dpelletier.profweb.ca. URL consultato il 23 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2023).
  7. ^ Deborah Freedman Woods, Margaret J. Geller e Elizabeth J. Barton, Tidally Triggered Star Formation in Close Pairs of Galaxies: Major and Minor Interactions, in The Astronomical Journal, vol. 132, n. 1, luglio 2006, pp. 197–209, Bibcode:2006AJ....132..197W, DOI:10.1086/504834, arXiv:astro-ph/0603175.
  8. ^ NGC 128, su The NGC/IC Project. URL consultato il 5 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  9. ^ Aranda,Ted, 3,000 Deep-Sky Objects: An Annotated Catalogue, Springer Science & Business Media, 2011, pp. 54, ISBN 9781441994196.
  10. ^ Jarvis, B, The NGC 128 Group of Galaxies, in Dynamics and Interactions of Galaxies, Springer-Verlag Berlin, 1990, pp. 416–417, DOI:10.1007/978-3-642-75273-5_104, ISBN 978-3-642-75275-9.
  11. ^ Bogdan C. Ciambur; Alister W. Graham (2016), Quantifying the (X/peanut)-shaped structure in edge-on disc galaxies: length, strength, and nested peanuts
  12. ^ A.M. Garcia, General study of group membership. II - Determination of nearby groups, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, 100 #1, luglio 1993, p. 47-90, Bibcode:1993A&AS..100...47G.
  13. ^ NGC 128, su Observing at Skyhound. URL consultato il 5 gennaio 2016.
  14. ^ (EN) Bright Supernovae - 2014, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 22 dicembre 2021.

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