Muhammad bin Fahd Al Sa'ud

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Muḥammad bin Fahd Āl Saʿūd
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoMuḥammad bin Fahd bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
NascitaRiad, gennaio 1950
DinastiaDinastia Saudita
PadreFahd dell'Arabia Saudita
MadreJawza bint Abd Allah bin Abdul Rahman Al Abdul Rahman
ConsorteJawahir bint Nayef Al Sa'ud
FigliTurki bin Muhammad bin Fahd Al Sa'ud
Principe Khalid
Principe Abd al-Aziz
Principessa Nouf
Principessa Nora
Principessa Mashael
ReligioneMusulmano sunnita
Muḥammad bin Fahd Āl Saʿūd

Governatore della Provincia Orientale
Durata mandato1985 –
14 gennaio 2013
MonarcaRe Fahd
Re Abd Allah
ViceFahd bin Salman Al Sa'ud
Sa'ud bin Nayef Al Sa'ud
Jalawi bin Abd al-Aziz bin Mosaad Al Sa'ud
PredecessoreAbdul Mohsen bin Abd Allah bin Jalawi Al Sa'ud
SuccessoreSa'ud bin Nayef Al Sa'ud

Assistente Ministro dell'Interno
Durata mandato1984 –
1985
MonarcaRe Fahd

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Scienze politiche
UniversitàUniversità della California, Santa Barbara

Muḥammad bin Fahd Āl Saʿūd (in arabo الأمير محمد بن فهد بن عبدالعزيز ال سعود?; Riyad, gennaio 1950) è un principe, politico e imprenditore saudita, membro della famiglia reale Āl Saʿūd.

Primi anni di vita e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Muhammad bin Fahd è nato a Riad nel gennaio del 1950[1] ed è figlio di re Fahd.[2] Sua madre è Jawza bint Abd Allah bin Abdul Rahman Al Abdul Rahman.[3]

Egli è stato inizialmente istruito dagli zii Nayef e Ahmad, poi ha frequentato la scuola elitaria Al Asimah della capitale. Ha conseguito una laurea in economia e scienze politiche presso l'Università della California a Santa Barbara.[4]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Il principe ha iniziato la sua carriera come governatore facente funzione della Provincia Orientale. Poi, nei primi mesi del 1984, è diventato assistente ministro dell'interno.[1] In questo periodo ha avviato anche alcune attività commerciali.[5]

Nel 1985, è stato nominato governatore della Provincia Orientale e ha delegato i suoi doveri nell'imprenditoria al fratello minore Sa'ud.[2][5] La provincia era stata governata dai membri della famiglia Jiluwi, che sono parenti con gli Al Sa'ud, sin dall'istituzione del regno. Pertanto, al fine di evitare eventuali controversie intrafamiliari, re Fahd inizialmente lo ha nominato governatore facente funzione quando il titolare dell'incarico Abdul Muhsin bin Abd Allah Al Jiluwi era in fase di trattamento medico.[6] Poi, il principe Muhammad lo ha sostituito.[6]

Nel bel mezzo della primavera araba del 2011, ha organizzato diversi incontri con gli anziani locali e i leader delle comunità del Qatif per incoraggiarli a evitare che i loro giovani protestassero.[7] Il Premio Principe Muhammad per il successo scolastico e l'Università Principe Mohammad bin Fahd di Al Khobar sono a lui intitolati. Presso l'Università di Dammam, vi è anche il Centro per la Ricerca e gli Studi di consultazione Principe Muhammad bin Fahd bin Abd al-Aziz.[8]

Come da sua richiesta, il principe è stato sollevato dal suo incarico di governatore della Provincia Orientale il 14 gennaio 2013 in favore del principe Sa'ud bin Nayef.[9] La ragione per tale rimozione era il suo successo limitato nel porre fine ai disordini nella provincia.[10]

Altri ruoli[modifica | modifica wikitesto]

Muhammad bin Fahd è stato uno dei consiglieri della Corte del Principe della Corona. In altre parole, è stato uno dei consiglieri del defunto principe ereditario Nayef. Gli altri due erano Mishaal bin Abd Allah e Faysal bin Khalid.[11] Inoltre, è membro del Consiglio di Fedeltà.

Attività imprenditoriale[modifica | modifica wikitesto]

Il principe è partner commerciale della Al-Bilad Trading Company, una conglomerata che si occupa di costruzioni e importazioni. Un'altra delle sue aziende gestisce il sistema di aggiornamento telefonico in Arabia Saudita realizzato da Bell Canada/Phillips dei Paesi Bassi.[12]

Influenza[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del nuovo millennio, Muhammed bin Fahd non era stata considerato un valido candidato per il trono per il fatto di essere imprenditore più che politico e per il suo stile di vita playboy.[13] Tuttavia, in seguito, insieme ai principi Bandar bin Sultan e Muhammad bin Nayef, è stato indicato come candidato al trono qualora la linea di successione passasse ai nipoti del primo sovrano.[14] Egli è stato nuovamente citato come un possibile concorrente dopo la morte del principe Nayef, il 16 giugno 2012.[15]

Vita personale[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Muhammad è sposato con la cugina Jawahir bint Nayef.[16] Hanno tre figli e tre figlie: Turki, Khalid, Abd al-Aziz, Nouf, Nora e Mashael.[3]

Suo figlio maggiore, Turki bin Muhammad, è presidente della TAALEM Educational Services Company e vice presidente dell'università intitolata al padre.[17] Egli è anche presidente del Comitato del Collegio per non vedenti Principe Sultan bin Abd al-Aziz.[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sharaf Sabri, The house of Saud in commerce: A study of royal entrepreneurship in Saudi Arabia., New Delhi, I.S. Publications, 2001, ISBN 81-901254-0-0.
  2. ^ a b 09RIYADH393, su leaks.hohesc.us, Guardiangate, 7 marzo 2009. URL consultato il 14 maggio 2012.
  3. ^ a b Family Tree of Muhammad bin Fahd bin Abdulaziz Al Saud, su datarabia.com, Datarabia. URL consultato il 14 maggio 2012.
  4. ^ Biography, su mohammadbinfahd.com. URL consultato il 19 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2016).
  5. ^ a b About the Bin Laden family, in PBS. URL consultato il 26 febbraio 2013.
  6. ^ a b Peter J. Chelkowski e Robert J. Pranger, Ideology and Power in the Middle East: Studies in Honor of George Lenczowski, Duke University Press, 1988. URL consultato il 6 agosto 2012.
  7. ^ Bill Spindle, Saudi Protesters Step Back—for Now, in Wall Street Journal, 27 maggio 2011. URL consultato il 3 giugno 2012.
  8. ^ Research centers, su ud.edu.sa, University of Dammam. URL consultato il 15 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2013).
  9. ^ Saudi king names new governor for restive oil region, in Reuters, Jeddah, 14 gennaio 2013. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2013).
  10. ^ Joseph Kechichian, Saudi’s Eastern Province post of grave importance, in Gulf News, 16 gennaio 2013. URL consultato il 21 gennaio 2013.
  11. ^ Hariri Discusses Regional Situations with Saudi Crown Prince, su naharnet.com, Naharnet, 15 novembre 2011. URL consultato il 28 maggio 2012.
  12. ^ Joseph A. Kechichian, Succession in Saudi Arabia, Palgrave Macmillan, 2001, p. 76, ISBN 978-0-312-23880-3. URL consultato il 26 settembre 2010.
  13. ^ J. E. Peterson, The Nature of Succession in the Gulf [collegamento interrotto], in Middle East Journal, vol. 55, n. 4, Autumn 2001, pp. 580–601.. URL consultato il 14 maggio 2012.
  14. ^ Christopher M. Davidson, Lords of the Realm, su foreignpolicy.com, Foreign Policy, 21 febbraio 2011. URL consultato il 26 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2011).
  15. ^ Thomas W. Lippman, Saudi Arabia Moves Closer to A New Generation of Leaders, in Al Monitor, 16 giugno 2012. URL consultato il 17 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2012).
  16. ^ 10 Saudi Royals Who Could Become the Next Crown Prince, in Riyadh Bureau, 2013. URL consultato il 25 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2012).
  17. ^ a b TAALEM Board of Directors hold fourth meeting on PMU Campus, in Newstime Africa, 13 novembre 2011. URL consultato il 18 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2011).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]