Monumento funebre a Gian Giacomo Medici

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Monumento funebre a Gian Giacomo Medici
AutoreLeone Leoni (su progetto approvato da Michelangelo)
Data1560-1563
Materialemarmo
UbicazioneCattedrale di Santa Maria Nascente, Milano
Statua di Gian Giacomo Medici

Il monumento funebre a Gian Giacomo Medici è un monumento sepolcrale situato nel Duomo di Milano e realizzato da Leone Leoni tra il 1560 e il 1563.[1]

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il monumento fu commissionato nel 1559 da papa Pio IV in onore del fratello Gian Giacomo Medici, condottiero e marchese di Marignano soprannominato "il Medeghino", e realizzato dallo scultore Leone Leoni (che fece approvare il disegno dall'anziano Michelangelo Buonarroti, il quale talvolta è stato erroneamente indicato come progettista dell'opera[2]) e situato nel Duomo di Milano[3]. Il monumento, realizzato in marmi pregiati, contiene al centro la statua di bronzo del Medeghino in abiti militari tra due colonne in marmo arabescato che reggono un architrave recante l'iscrizione:

«PIVS.IIII PONT.MAX.FRA.B.FIERI.I»

Tutte le sei colonne, di marmi arabescati orientali, furono inviate da Roma direttamente dal pontefice: tra le colonne di sinistra vi è una statua della Milizia, mentre a destra una statua della Pace, entrambe sovrastate da festoni e bassorilievi dell'Adda e del Ticino. Nell'ordine superiore del monumento vi sono due statue della Fama e della Provvidenza a fianco di due candelabri assieme a due targhe recanti le scritte:

«IO.JACOBO MEDICI
MARCHIONI MEREGNANO EX-
IMII ANIMI ET CONSILI
VIRO.MULTIS VICTORIIS
PER TOTAM FERE EUROPAM
PARTIS.APUD OMNES GEN-
TES CLARISSIMO, CUM AD
EXITUM VITAE ANNO AE-
TATIS.LX.PERVENISSET.»

e

«GABRIELI.MEDICI
INGENII.ET.FORTITUDINIS
EXIMIAE.ADOLESCENTI
POST.CLADEM.RHETIS
ET.FRANCISCO.II.SFORTIAE
ILLATAM.NAVALI.PRAELIO
DUM.VINCIT.CUM.INVICTI
ANIMI.GLORIA.INTERFECTO»

La seconda scritta è dedicata a Gabriele Medici, fratello minore. L'ultimo ordine superiore del monumento contiene infine un bassorilievo della Natività sormontato dallo stemma mediceo. Il monumento in origine doveva contenere le urne con i resti dei due fratelli, tuttavia in conformità con le nuove regole tridentine volute da San Carlo queste urne così come tutte le altre sepolture laiche furono rimosse dalla cattedrale[3][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Monumento funerario di Gian Giacomo Medici - Leone Leoni, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2018).
  2. ^ Luca Frigerio, Un monumento, il condottiero e l'artista, su chiesadimilano.it. URL consultato il 7 novembre 2018.
  3. ^ a b N. Bettoni, p. 12.
  4. ^ E. Brivio, p. 86.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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