Monica Lewinsky
Monica Samille Lewinsky (San Francisco, 23 luglio 1973) è una psicologa ed ex stagista della Casa Bianca che, a seguito di una relazione sessuale con il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, finì al centro dello scandalo sexygate.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Origini e formazione[modifica | modifica wikitesto]
Monica Lewinsky è nata a San Francisco ed è cresciuta nella California meridionale, nel Westside di Los Angeles. Suo padre, Bernard Lewinsky, ebreo tedesco trasferitosi a El Salvador e poi in California per sfuggire al nazismo, è un importante oncologo, mentre la madre, Marcia Kaye Vilensky, è un'autrice figlia di immigrati ebrei provenienti dalla Germania.
Dopo il trasferimento al College di Santa Monica si è laureata in psicologia al Lewis & Clark College a Portland nel 1995. Nell'estate dello stesso anno si trasferì a Washington, poiché venne selezionata per un tirocinio presso la Casa Bianca, durante la presidenza di Bill Clinton.
Il Sexygate[modifica | modifica wikitesto]
La relazione extraconiugale tra Monica Lewinsky e Bill Clinton, che fu celebre soprattutto per gli incontri sessuali nello Studio Ovale della Casa Bianca, consistenti nella pratica della fellatio, cominciò quando la Lewinsky lavorava al dipartimento interno della Casa Bianca nel 1995. Lo scandalo, giornalisticamente noto come Sexygate, ha influenzato molto la seconda presidenza di Clinton, in particolare costringendo quest'ultimo a subire un lungo procedimento giudiziario per le accuse di spergiuro seguite alle sue dichiarazioni in merito alla vicenda rilasciate nel corso del processo per un caso di presunte molestie sessuali nei confronti della giornalista Paula Jones, conosciuta da Clinton quando era governatore dell'Arkansas.
Nel corso del processo il presidente degli Stati Uniti negò di avere avuto relazioni sessuali con Monica Lewinsky. Nel corso della sua testimonianza di fronte al Grand jury del 17 agosto 1998, Clinton ammise invece di avere avuto una "relazione fisica impropria" con la stagista.
La carriera di personaggio pubblico[modifica | modifica wikitesto]
Subito dopo lo scandalo, la Lewinsky ha iniziato una carriera di personaggio pubblico, partecipando a trasmissioni televisive e radiofoniche e nel 2004 ha scritto la propria autobiografia. Nel 2015 la donna è tornata a parlare in pubblico della profonda umiliazione mediatica causata dal cyberbullismo.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Il prezzo della vergogna, ted.com, marzo 2015. URL consultato il 23 marzo 2019.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Monica's Story di Andrew Morton (Paperback 1999 Publisher: St. Marshal's Press ISBN 0-312-97362-4).
- One Scandalous Story: Clinton, Lewinsky, and Thirteen Days That Tarnished American Journalism di Marvin L. Kalb.
- Our Monica, Ourselves: The Clinton Affair and the Public Interest (Sexual Cultures) di Lauren Berlant e Lisa Duggan.
- Sesso e potere di Ida Magli, Bompiani, 1998.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Starr Report: Natura della relazione del Presidente Clinton con Monica Lewinsky (Nature of President Clinton's Relationship with Monica Lewinsky), su icreport.access.gpo.gov. URL consultato il 22 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2000).
- (EN) Guida alla storia su Monica Lewinsky; inoltre: The Starr Report; Tripp Tapes; Articoli sull'Impeachment; The "Stalker" Tale
- (EN) Profilo di Monica Lewinsky dal Washington Post (24 gennaio 1998)
- (EN) Cronologia degli eventi dal Washington Post
- (EN) Profilo di Monica Lewinsky sulla rivista New York (2001)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 847995 · ISNI (EN) 0000 0001 1436 4778 · LCCN (EN) no98108152 · GND (DE) 120600145 · BNF (FR) cb135057415 (data) · BNE (ES) XX1375018 (data) · NDL (EN, JA) 00737690 · WorldCat Identities (EN) lccn-no98108152 |
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