Metochio

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Nella Chiesa ortodossa orientale, il metochio o metochion (in greco: μετόχιον (metóchion) o μετόχι (metóchi); in russo: подворье (podvor'e); in latino: metochium) è un tempio di una chiesa autonoma o una nunziatura presente in un altro territorio che intrattiene relazioni con le gerarchie religiose locali, in Italia nello specifico con le gerarchie religiose cattoliche.

È una chiesa ambasciata ecclesiastica, di solito una chiesa autocefala o autonoma, all'interno di un comprensorio ove vige una confessione o rito differente. Il termine per estensione è utilizzato in riferimento a una parrocchia o di una dipendenza o di un monastero o di un patriarca, alle comunità e proprietà ad esse pertinenti.

Chiesa ambasciata ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

In questo caso la chiesa territoriale locale concede un appezzamento di terreno o un edificio utilizzato dalla chiesa straniera in modo tale da essere rappresentata, la posizione è considerata appartenente canonicamente alla chiesa straniera: pertanto gode della prerogativa dell'extraterritorialità. I servizi detenuti sono quasi sempre nella lingua propria della chiesa rappresentata, la congregazione è spesso costituita da immigrati o visitatori provenienti dalle nazioni associate a quella chiesa. In pratica, la presenza di metochi sul territorio di una chiesa autocefala è limitata a poche parrocchie al massimo.

Dipendenza di un monastero[modifica | modifica wikitesto]

Nel caso di metochi di derivazione monastica, una tale chiesa parrocchiale è una dipendenza di una particolare comunità monastica, riceve sostentamento dal clero di quella comunità o di altre forme di sostegno. Durante l'epoca bizantina, un metochio monastico era una proprietà concessa a un monastero per scopi di reddito. Ne sono esempio le parrocchie di rito bizantino e i monasteri basiliani di rito greco presenti in Sicilia con i loro possedimenti, grange cistercensi e metochi.

Esempio:

Nel 1511 all'abbazia rimangono solo le chiese e i possedimenti di Sant'Ippolito, San Nicola la Petra, Sant'Anastasia, San Talleleo. Secondo la regola il metochio o dipendenza del monastero principale è divenuto a sua volta, salvo cancellazione o distruzione, monastero principale, ed elencava attorno a sé metochi e possedimenti secondari.

Nello specifico, tutta la struttura facente capo al monastero di San Filippo di Demenna, salvo cessioni legate ad eventi storici, è dipendente dall'Archimandritato del Santissimo Salvatore di Messina.

La definizione di metochio è impiegata per fare riferimento (secondo le varie forme di monachesimo: ascetico, eremitico, lavritico, cenobitico) a un monastero dipendente o skete (comunità monastica in relativo isolamento) o kellion (cella o cellula) o società monastica ai quali è data la benedizione, il riconoscimento e il sostegno per svilupparsi in un monastero o skete o kellion o in una società monastica autonoma e indipendente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Annuario diocesano, 12-44.
  2. ^ Pagine 34 - 41, Shara Pirotti.
  3. ^ Pagine 92 e 93, Shara Pirotti.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Shara Pirotti, "Il monastero di San Filippo di Fragalà, secoli XI-XV: organizzazione dello ... " [1], Palermo, Officina di studi Medievali, 2008.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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