Marilyn Chambers

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Marilyn Chambers
Dati biografici
Nome di nascitaMarilyn Ann Briggs
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Dati fisici
Altezza170 cm
Peso64 kg
Occhiazzurri
Capellibiondi
Dati professionali
Film girati40[1]
Sito ufficiale

Marilyn Chambers, pseudonimo di Marilyn Ann Briggs (Providence, 22 aprile 1952Santa Clarita, 12 aprile 2009), è stata un'attrice pornografica e attrice cinematografica statunitense.

Nata come modella pubblicitaria (fu testimonial di un detersivo della Procter & Gamble) raggiunse la notorietà con il suo primo film pornografico Dietro la porta verde (Behind the Green Door) ottenendo anche un ottimo successo al Festival del cinema di Cannes. Sul film, così come sulle pellicole successive, oltre al compenso una tantum, ottenne anche una percentuale sugli incassi[2].

Nel 1977 interpretò un ruolo da protagonista nel film Rabid - Sete di sangue di David Cronenberg.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene venga spesso riportato che nacque a Westport, la stessa Chambers, in una intervista del 2007, confermò di essere nata a Providence e solamente cresciuta a Westport.[3] Suo padre era un pubblicitario mentre la madre era infermiera. Era la più piccola dei tre figli della coppia, aveva un fratello, Martin Briggs, e una sorella, Jann Smith. La Chambers frequentò la Burr Farms Elementary School, scuola elementare di Hillspoint, la Long Lots Junior High School, e la Staples High School.

Il padre cercò di scoraggiarne le ambizioni di intraprendere la carriera di modella definendo il mondo della moda crudele e senza pietà, ma questo non dissuase la ragazza che iniziò a partecipare a vari casting di nascosto dai genitori. Iniziò a lavorare sporadicamente come indossatrice e riuscì anche ad aggiudicarsi un piccolo ruolo nel film Il gufo e la gattina (The Owl and the Pussycat) (1970), con Barbra Streisand nel ruolo della protagonista.

Carriera come pornostar[modifica | modifica wikitesto]

Marilyn Chambers nel 1999

Successivamente si trasferì a Los Angeles, California, per avere maggiori opportunità di lavoro. Non riuscì ad accaparrarsi nessun ruolo degno di nota nel cinema, eccetto per una particina di poco conto in un film a basso costo diretto da Sean S. Cunningham, Together (1971), nel quale apparve nuda sullo schermo per la prima volta. Lasciò Los Angeles per San Francisco, dove fece diversi lavori, inclusi la modella di nudo e la ballerina di striptease.

Infine capitò casualmente nel mondo del porno quando rispose a un annuncio per un casting di un film che solo dopo scoprì essere un film a luci rosse, il celebre Dietro la porta verde (Behind the Green Door). Stava quasi per andarsene quando i produttori Artie e Jim Mitchell notarono la sua somiglianza con l'attrice Cybill Shepherd e la vollero come protagonista del film.

Stranamente, la Chambers non ha una sola battuta nell'intero film. Dopo aver partecipato ad una orgia lesbo con un gruppo di ragazze, fa del sesso con il pugile di colore Johnnie Keyes, dando vita alla prima scena di sesso interrazziale in un film porno americano.[4] L'intera industria dell'hard e il pubblico stesso rimasero scioccati nel vedere una donna bianca fare del sesso con un uomo di colore. La Chambers era praticamente una sconosciuta prima di girare Behind the Green Door, film che la rese una vera star.[5][6] Da quel momento girò molti altri film hard diventando una delle attrice più famose e riconoscibili dell'ambiente.

Durante una intervista nel 2004, a proposito della sua passata carriera di attrice porno, la Chambers disse: «Il mio consiglio a chi vuole intraprendere la carriera di pornostar è: Non fatelo assolutamente! Quella vita ti spezza il cuore. Ti lascia un senso di vuoto dentro. Perciò procuratevi un lavoro vero e tenetevelo stretto!».[7]

Carriera successiva[modifica | modifica wikitesto]

La grande occasione della Chambers per affermarsi anche nel cinema cosiddetto mainstream ebbe luogo nel 1977, quando fu scritturata come protagonista nel film horror Rabid - Sete di sangue del regista David Cronenberg. Cronenberg non la conosceva come attrice porno, e il suo nome gli era stato segnalato dal produttore Ivan Reitman, il quale pensava sarebbe stato più facile vendere il film all'estero se la protagonista fosse stata un'affermata attrice hard. Anche se inizialmente la prima scelta del regista per la parte era stata Sissy Spacek, la Chambers impressionò molto favorevolmente Cronenberg grazie alla sua dedizione e all'impegno profuso nel preparare il ruolo.[8] Il film andò dignitosamente bene, e le critiche verso la sua prova di attrice furono incoraggianti, ma poco dopo Marilyn si ridedicò al porno con il film Insatiable del 1980, che le diede definitivamente la fama internazionale nel mondo dell'hard.

A proposito delle sue possibilità di intraprendere una carriera d'attrice "seria" a Hollywood, Chambers raccontò che una volta era stata approcciata da Jack Nicholson e Art Garfunkel perché questi volevano parlarle di un possibile ruolo per lei nel film Verso il sud del 1978, ma finirono per chiederle se aveva della cocaina e se i suoi orgasmi in Dietro la porta verde erano stati reali; si infuriò a tal punto da troncare la conversazione.[9] Avrebbe poi dovuto far parte del cast del film Hardcore, e recitare a fianco di George C. Scott, ma il direttore del casting disse che era troppo "pulita" per essere scelta come una regina del porno. «I tizi di Hardcore volevano una con i capelli arancione che masticava gomma, roteava la borsetta, e portava tacchi a spillo. Un tale cliché...», disse anni dopo Chambers.[10] Al suo posto fu scritturata Season Hubley.

Marilyn Chambers ai FOXE Awards del 2005

Sul finire di carriera, Marilyn Chambers apparve prevalentemente in film indipendenti dal budget ridotto, come l'ultimo ruolo recitato nel film Solitaire. La Chambers dichiarò che l'interpretare questi ruoli "minori" era per lei motivo di soddisfazione perché comportavano molta meno pressione psicologica e non bisognava essere per forza "giovani e magre".[11] La Chambers ebbe un discreto successo di classifica con il brano di disco music Benihana nel 1976, prodotto da Michael Zager su etichetta Roulette Records.[12][13]

Arresti del 1985[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º febbraio 1985, mentre stava esibendosi all'O'Farrell Theatre di San Francisco, la Chambers fu arrestata dalla polizia con l'accusa di oltraggio al pudore e favoreggiamento della prostituzione. Un agente in borghese che era tra il pubblico, testimoniò che la Chambers si lasciava toccare con le mani e la bocca dagli spettatori durante lo spettacolo chiamato "Feel the Magic", nel quale danzava completamente nuda. Venne rilasciata dietro il pagamento di una cauzione di 2 000 dollari e le accuse furono lasciate cadere. «Non ero mai stata arrestata in vita mia per nessun motivo, mai, quindi fu un grosso shock per me, non solo come artista ma anche come essere umano», dichiarò all'epoca.[14][15]

Il 13 dicembre Marilyn Chambers venne nuovamente arrestata durante uno spettacolo in uno strip club a Cleveland.[16] La polizia dichiarò che la Chambers era completamente nuda sul palco eccezion fatta per le scarpe, e che stava amoreggiando sessualmente con uno spettatore. Le venne imputata l'accusa di favoreggiamento della prostituzione per la seconda volta e rimase in cella fino a quando non pagò una multa di 1 000 dollari. La Chambers negò le accuse, affermando: «Facevo lo stesso spettacolo che ho fatto negli ultimi sei anni. Fu un caso che la polizia capitasse in sala».[17] Nel novembre 2012 la foto segnaletica di Marilyn Chambers relativa all'arresto di Cleveland, è stata venduta su eBay per 202.50 dollari.[senza fonte]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 aprile 2009 Marilyn Chambers è stata rinvenuta cadavere nella sua casa di Santa Clarita, in California.[18] I documenti trovati sul suo corpo la identificavano come Marilyn Ann Taylor, presumibilmente il nome che assunse dopo il matrimonio. Il ritrovamento del cadavere avvenne per opera dell'allora diciassettenne figlia della Chambers, McKenna Marie Taylor.[19] L'autopsia del medico legale ha rivelato che la Chambers morì a causa di una emorragia cerebrale correlata ad una malattia cardiaca. Venne rilevata la presenza nel suo sangue di farmaci antidepressivi e antidolorifici come il Vicodin e il Citalopram, ma non in dose tale da poterne aver causato il decesso.[20]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Pornografici[modifica | modifica wikitesto]

  • Dietro la porta verde, regia di Artie Mitchell & Jim Mitchell (1972)
  • Resurrection of Eve, regia di Jon Fontana & Artie Mitchell (1973)
  • Inside Marilyn Chambers, regia di Artie Mitchell & Jim Mitchell (1976) - documentario
  • Never a Tender Moment, regia di Artie Mitchell (1979) - cortometraggio
  • Beyond De Sade, regia di Artie Mitchell & Jim Mitchell (1979) - cortometraggio
  • Insatiable, regia di Stu Segall (con lo pseudonimo "Godfrey Daniels", 1980)
  • Night on the Town (1982)
  • Electric Blue 005 (1982)
  • Fantasie private (Private Fantasies #1), regia di Jack Remy & Stu Segall (1983)
  • Le sexy infermiere (Up 'n' Coming), regia di Stu Segall (1983)
  • Insatiable 2, regia di Stu Segall (1984)
  • Party Girls, regia di Chuck Vincent (1989)
  • Blue Vanities 90 (1993)
  • New York Nights, regia di Ernest G. Sauer (1994)
  • Bedtime Fantasies, regia di Ernest G. Sauer (1994)
  • Lusty Busty Fantasies, regia di Ernest G. Sauer (1995)
  • Fantasies Vol. 1, regia di Ernest G. Sauer (1995)
  • Still Insatiable, regia di Veronica Hart (1998)
  • Marilyn Chambers' All Nude Peep Show, regia di Ernest G. Sauer (1999)
  • Dark Chambers, regia di Veronica Hart (2000)
  • Edge Play, regia di Veronica Hart (2001)
  • Nantucket Housewives, regia di Bud Lee (2006)

Tradizionali[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Singoli
  • 1977 - Benihana
  • 1979 - First Blue Disc
  • 1980 - Shame on You

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

XRCO Hall of Fame[23]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Marilyn Chambers, in Internet Adult Film Database.
  2. ^ Marilyn Chambers, 1952-2009, su Il Disinformatico NSFW, Blogspot, 14 aprile 2009.
  3. ^ (EN) Bruce Weber, Marilyn Chambers, 56, ‘Green Door’ Sex Star, Dies, in The New York Times, 14 aprile 2009. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  4. ^ Williams, Linda, Porn studies, Duke University Press, 2004, p. 299, ISBN 0-8223-3312-0.
  5. ^ Falk, Pasi, The consuming body, SAGE, 1994, p. 201, ISBN 0-8039-8974-1.
  6. ^ Robert J. Kelly, Ko-lin Chin, Rufus Schatzberg, Handbook of organized crime in the United States, Greenwood Publishing Group, 1994, pp. 301–302, ISBN 0-313-28366-4.
  7. ^ Kirkland, Bruce, "Inside Chambers" Archiviato il 22 aprile 2009 in Internet Archive., Jam! Showbiz, 5 giugno, 2004
  8. ^ Cronenberg, David, Rabid, DVD, Somerville House, 2004
  9. ^ Bruce Rushton, "Porn Again", The Riverfront Times, 6 giugno 2011, su riverfronttimes.com. URL consultato il 22 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2013).
  10. ^ John Hubner, Bottom Feeders, Dell (1994), p. 166.
  11. ^ Foster, Rick, Ex-porn star Marilyn Chambers in local indie film (TXT), su thesunchronicle.com, The Sun Chronicle, 23 luglio 2007. URL consultato il 24 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  12. ^ Benihana 7'single version su YouTube
  13. ^ "Porn star Marilyn Chambers dies", Variety, lunedì, 13 aprile, 2009.
  14. ^ "Porn film queen free on bond," The Daily Sentinel, 5 febbraio 1985
  15. ^ "X-Rated Film Star Arrested Over Show", The Press-Courier, 4 febbraio 1985
  16. ^ "Chambers arrest during nude performance," The Milwaukee Sentinel, 16 dicembre 1985, su news.google.com. URL consultato il 17 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2016).
  17. ^ "Chambers arrested in Ohio," Ocala Star-Banner, 16 dicembre 1985
  18. ^ Alan Duke, Porn star Marilyn Chambers dies at 56, su edition.cnn.com, 19 aprile 2009. URL consultato il 16 aprile 2009.
  19. ^ Dennis McLellan, Marilyn Chambers dies at 56; '70s porn star and Ivory Snow model, su Los Angeles Times, 14 aprile 2009. URL consultato il 14 aprile 2009.
  20. ^ Porn star Marilyn Chambers died of heart disease, su news.yahoo.com, 19 maggio 2009. URL consultato il 15 maggio 2009.
  21. ^ Sherri L. Shaulis, Web, Studio Winners Announced At XBiz Awards, su AVN.com, 8 febbraio 2008. URL consultato il 30 agosto 2009.
  22. ^ MayorDefacto, Transcript of the video A Night of Legends: First Annual XRCO Adult Film Awards, su docs.google.com. URL consultato il 9 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2011).
  23. ^ XRCO Hall of Fame, su bwdl.net.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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