Marija Prymačenko

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Marija Oksentijivna Prymačenko raffigurata in una moneta ucraina emessa nel 2008

Marija Oksentiïvna Prymačenko (in ucraino Марія Оксентіївна Примаченко?; Bolotnja, 12 gennaio 190918 agosto 1997) è stata una pittrice ucraina esponente della pittura popolare e dello stile naif dell'Ucraina. Artista autodidatta, si è occupata di pittura, ricamo e ceramica.

Nel 1966 ricevette il Premio nazionale ucraino intitolato a Taras Ševčenko e nel 1988 fu nominata Artista del popolo della RSS Ucraina.[1] L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) le ha dedicato l'anno 2009.[2] Le sono intitolate una strada a Kiev e un pianeta minore. Dopo aver visitato una sua mostra a Parigi, Pablo Picasso dichiarò: "Mi inchino davanti al miracolo artistico di questa brillante ucraina".[3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Marija Oksentiïvna Prymačenko nacque in Ucraina da una famiglia di contadini e trascorse l'intera vita nel villaggio di Bolotnja, nel distretto di Ivankiv, nell'Oblast di Kiev, situato a soli 30 chilometri da Černobyl'.[4] Prima di ammalarsi di poliomielite, malattia che la rese disabile, frequentò per quattro anni la scuola. La malattia ebbe un impatto sulla sua vita e sulla sua arte.[5][6]

Durante l'infanzia, la madre di Prymačenko le insegnò il ricamo e tra la fine degli anni Venti e l'inizio degli anni Trenta fu membro dell'Associazione di ricamo cooperativa di Ivankiv.[5] Il suo talento fu notato dall'artista Tetiana Floru, che nel 1935 invitò Prymačenko a lavorare presso il Laboratorio sperimentale centrale del Museo di arte ucraina di Kiev.[5]

A Kiev, Prymačenko si sottopose a due operazioni che le permisero di restare in piedi da sola.[5]In città incontrò anche il suo partner Vasyl Marynčuk. Nel marzo 1941 nacque il loro figlio Fedir Prymačenko.[7] Prymačenko e Marynčuk non ebbero il tempo di sposarsi prima che lui partisse per la guerra. Non tornò, morendo in Finlandia.[8][7] Nello stesso periodo il fratello di Prymačenko fu ucciso dai nazisti e lei decise di tornare a Ivankiv, lavorando in una fattoria collettiva.[8] Il figlio Fedir divenne a sua volta un artista popolare e un maestro dello stile naïf; morì nel 2008 e venne sepolto accanto a sua madre. Anche i nipoti di Prymačenko, Petro e Ivan, divennero artisti.[7]

Chaplin selvaggio. 1977, su francobollo ucraino
Bestia di piselli, 1971, su francobollo ucraino

La prima Mostra Repubblicana di Arte Popolare, del 1936, espose i dipinti di Prymačenko. Questa mostra fu presentata a Mosca, Leningrado e Varsavia. Nel 1937 le opere dell'artista furono esposte a Parigi, dove acquisì una certa notorietà.[5]

Le opere di Prymačenko erano ispirate dalle tradizioni popolari ucraine, in particolare della regione della Polesia. Includono riferimenti al mondo naturale e alle fiabe.[2][9] Negli anni Trenta, Prymačenko passò dal ricamo alla pittura e le sue opere di questo periodo sono dipinte su sfondi bianchi. Sviluppò uno stile di disegno audace ed espressivo, combinando motivi tradizionali ucraini in modi nuovi.[5]

Tra gli anni Sessanta e Ottanta il suo stile continuò a svilupparsi, con dipinti che assumono una tavolozza di colori sempre più vibranti e una nuova scelta di sfondi luminosi per le sue opere. In questo periodo passò dall'acquarello al guazzo. Negli anni Settanta Prymačenko iniziò anche a scrivere brevi frasi o proverbi sul retro delle sue tele, riferiti all'argomento dell'opera.[5]

Tra le sue opere artistiche si possono menzionare: Leone fra i funghi moscai, Uccello che nutre la sua famiglia, Gallina selvatica nel vigneto, Ubriacona che cade per strada.[10]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Viale Marija Prymačenko, Kiev

Nel 1960 fu insignita dell'Ordine del distintivo d'onore, nel 1966 ricevette il Premio nazionale ucraino intitolato a Taras Ševčenko, nel 1970 fu nominata Artista benemerita e nel 1988 Artista del popolo della RSS Ucraina.[1] L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha dedicato il 2009 a Maria Prymačenko.[2][11] Nello stesso anno le è stato intitolato il viale Lichačev a Kiev.[2]

Pablo Picasso, dopo aver visitato una mostra di Prymačenko a Parigi, dichiarò: "Mi inchino davanti al miracolo artistico di questa brillante ucraina".[3]

Cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Le composizioni di Prymačenko sono state esposte in tutta l'ex Unione Sovietica, in Ucraina e in altri paesi, tra cui Polonia, Bulgaria, Francia e Canada.[12] I suoi album sono stati pubblicati ampiamente in tutto il mondo. Il suo dipinto Rat on a Journey è stato copiato dalla famosa designer finlandese Kristina Isola in un disegno di tessuto Folks in the Woods, utilizzato anche da Finnair per la decorazione degli aerei.[13] Il suo lavoro è apparso su francobolli e monete dall'Ucraina.[14]

Nel 1998 le è stato intitolato il pianeta minore (142624) Prymachenko, da parte di KIym Čurjumov.[15]

Oltre 650 opere di Prymačenko sono conservate nella collezione del Museo nazionale di arti decorative popolari.[11]

Distruzione di opere[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo di storia e storia locale di Ivankiv, dove erano conservate diverse opere di Prymačenko, è stato bruciato durante l'invasione russa dell'Ucraina nel 2022, con la presunta perdita di 25 delle sue opere.[16][17][18][19][11] Tuttavia, secondo un post sui social media della giornalista Tanja Gončarova, la gente del posto è riuscita a salvare alcune delle opere di Prymačenko dal fuoco.[20]

Vlada Litovčenko, direttrice della Riserva storica e culturale di Vyšhorod, ha osservato che il museo ospitava non solo le opere di Prymačenko, ma anche altri artisti ucraini, come Hanna Veres.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (RU) Примаченко (на укр. Приймаченко) Мария Авксентьевна, su art-nostalgie.com.ua. URL consultato il 14 marzo 2022.
  2. ^ a b c d (EN) Prymachenko Maria, su Ukrainian Art Library. URL consultato il 3 marzo 2022.
  3. ^ a b (EN) HerArt Podcast, Maria PRYMACHENKO — the Ukrainian artist that made Picasso bow down, su Medium, 22 gennaio 2021. URL consultato il 3 marzo 2022.
  4. ^ Pryimachenko Maria, Sixteen Paintings in the National Museum of Ukrainian Folk Art, Shown On A Set of Sixteen Color Postcards Published By Aurora Art Publishers, Leningrad, 1979, "Art Ukraine" site
  5. ^ a b c d e f g (EN) Maria Prymachenko’s fantastic world of flowers and animals, su blogs.bl.uk. URL consultato il 3 marzo 2022.
  6. ^ (EN) Santoshi Halder e Vassilios Argyropoulos, Inclusion, Equity and Access for Individuals with Disabilities: Insights from Educators across World, Springer, 2 March 2019, ISBN 978-981-13-5962-0.
  7. ^ a b c 75 років від дня народження Федора Васильовича Примаченка (Приймаченко) (1941–2008), майстра народного декоративного розпису. Народився на Київщині — Славутицька бібліотека, su slavutichlib.com.ua. URL consultato il 3 marzo 2022.
  8. ^ a b (EN) Russian Forces Destroyed the Wild and Beautiful Art of Maria Prymachenko, su vice.com. URL consultato il 3 marzo 2022.
  9. ^ Kolisnyk, O. V., and M. O. Kovalenko. "Naive art: features of creative perception." Art and Design (2021).
  10. ^ Primačenko, Marija Avksentieva, in le muse, IX, Novara, De Agostini, 1967, p. 356.
  11. ^ a b c d (EN) Russian Forces Burned Down a Museum Home to Dozens of Works by Ukrainian Folk Artist Maria Prymachenko, in Artnet, 28 February 2022.
  12. ^ 100th anniversary of the birth of Maria Primachenko, painter (1908–1997), Unesco Portal, year 2008
  13. ^ (EN) Daily: Marimekko print copied from Ukrainian folk artist, su News, 29 maggio 2013. URL consultato il 3 marzo 2022.
  14. ^ Tomasz Kosinski, Coins of UKRAINE 1901–2014: Coins of Europe Catalog 1901–2014, Tomasz Kosinski, 18 August 2014.
  15. ^ (EN) Lutz D. Schmadel, Dictionary of Minor Planet Names, Springer Science & Business Media, 10 June 2012, ISBN 978-3-642-29718-2.
  16. ^ (EN) Matt Stevens e Graham Bowley, Treasured Paintings Burned in Russian Invasion, Ukrainian Officials Say, in The New York Times, 28 febbraio 2022. URL consultato il 3 marzo 2022.
  17. ^ (EN) Natia Giorgobiani, A museum with unique works by Maria Primachenko burned down near Kiev, su Perild, 28 febbraio 2022. URL consultato il 3 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2022).
  18. ^ (RU) Оккупанты сожгли музей в Иванкове, сгорели работы Марии Приймаченко, su Украинская правда. URL consultato il 3 marzo 2022.
  19. ^ (UK) Україна втратила понад 20 робіт Марії Примаченко внаслідок нападу Росії – Литовченко, su Радіо Свобода. URL consultato il 3 marzo 2022.
  20. ^ (UK) Картини Приймаченко врятовано. Селяни винесли їх з палаючого музею. Еспресо.Захід, su zahid.espreso.tv. URL consultato il 3 marzo 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Naiden, O. S., "Марія Приймаченко : орнамент простору і простір орнаменту / Marii︠a︡ Pryĭmachenko : ornament prostoru i prostir ornamentu", Kyïv : Stilos, VD, 2011.
  • Subotina, V., Soni︠a︡chne mystet︠s︡tvo Mariï Pryĭmachenko, Kyïv : Chornobylʹinterinform, 1997
  • Veligotska, N., Maria Pryimachenko, Kyïv : Mystet︠s︡tvo, 1994
  • Maria Primatchenko. Exposition. Musée des Beaux-arts, Lyon, janvier-février 1976, Musée des Augustius, Toulouse, novembre-décembre 1975. Toulouse : impr. Espic, 1975.

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