Carlo Emanuele dal Pozzo della Cisterna

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Carlo Emanuele dal Pozzo della Cisterna

Deputato del Regno di Sardegna
Durata mandato8 maggio 1848 –
30 dicembre 1848
LegislaturaI
CollegioAvigliana
Sito istituzionale
Carlo Emanuele dal Pozzo della Cisterna
Carlo Emanuele dal Pozzo della Cisterna in una fotografia d'epoca
Principe di Cisterna d'Asti e di Belriguardo
Stemma
Stemma
In carica1819 -
1864
PredecessoreGiuseppe Alfonso dal Pozzo della Cisterna
SuccessoreMaria Vittoria dal Pozzo della Cisterna
Nome completoCarlo Emanuele Filippo Giuseppe Alfonso Francesco Maria dal Pozzo della Cisterna
Altri titoliMarchese di Voghera
Conte di Ponderano
Barone del Primo Impero Francese
NascitaTorino, 7 gennaio 1787
MorteTorino, 26 marzo 1864
Luogo di sepolturaCappella della Madonna della Pietà
DinastiaDal Pozzo della Cisterna
PadreGiuseppe Alfonso dal Pozzo della Cisterna
MadreMaria Anna Teodora Carlotta Balbo Bertone dei conti di Sambuy
ConsorteLouise de Mérode
FigliMaria Vittoria
Giuseppa Antonia
ReligioneCattolicesimo

Carlo Emanuele dal Pozzo della Cisterna, V principe di Cisterna d'Asti (Torino, 7 gennaio 1787Torino, 26 marzo 1864), è stato un nobile e patriota italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovinezza[modifica | modifica wikitesto]

Nacque il 7 gennaio 1787 a Torino dal principe Giuseppe Alfonso dal Pozzo della Cisterna e da Maria Anna Teodora Carlotta Balbo Bertone dei conti di Sambuy.

Fu Ciambellano di Camillo Borghese e Barone del Primo Impero Francese.

Moti del 1820 ed esilio[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Emanuele Filippo Giuseppe Alfonso Francesco Maria dal Pozzo della Cisterna, convinto sostenitore della monarchia costituzionale, cospirò contro Vittorio Emanuele I e partecipò ai moti del 1821.

Rientrato Carlo Felice a Torino, fu condannato a morte in contumacia ed impiccato "in effigie", mentre era ormai riuscito a fuggire a Parigi.

Dalla Francia, continuò la sua opera di sostegno al Risorgimento attraverso i suoi scritti e attività di propaganda.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Il 27 settembre 1846 sposò la contessa Louise de Mérode (Bruxelles, 22 maggio 1819 - Torino, 1º marzo 1868), figlia di Werner de Mérode dei Principi di Rubempré e Grimberghe e di Vittoria dei conti di Spangen d'Uyternesse.

Senatore del Regno di Sardegna[modifica | modifica wikitesto]

Mutati i tempi a lui ostili, fu nominato Senatore del Regno di Sardegna il 3 aprile 1848 ed eletto deputato il 27 aprile nel collegio di Avigliana. Prima cercò di rinunciare alla nomina di senatore con una lettera al marchese Vincenzo Ricci del 7 aprile ritenendosi convinto nell'intimo di essere insufficiente «a riempire funzioni legislative»[1], poi rinunciò alla Camera optando per il Senato, ma la sua nomina non venne mai convalidata né prestò giuramento[2][3].

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Morì nel 1864 all'interno del Palazzo Cisterna a Torino, e venne sepolto a Reano nella Cappella della Madonna della Pietà.[4]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Emanuele dal Pozzo della Cisterna e Louise de Mérode ebbero:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alfonso Enrico dal Pozzo, III Principe della Cisterna e di Belriguardo Amedeo Alfonso dal Pozzo, II Principe della Cisterna e di Belriguardo  
 
Marie Henriette Le Hardy, Dama della Trousse  
Giuseppe Amedeo Tommaso dal Pozzo, Principe della Cisterna e di Belriguardo  
Barbara Benedetta Roero dei Marchesi di Cortanze Ercole Tomasso Roero, Marchese di Cortanze  
 
Ludovica Caterina Roero di Settime dei conti di Mombarone  
Giuseppe Alfonso dal Pozzo, IV Principe della Cisterna e di Belriguardo  
Pietro Giorgio Caresana, IV Conte di Carisio Giuseppe Antonio Caresana, III Conte di Carisio  
 
Maria Amedea Malabaila dei conti di Canale  
Anna Gabriella Enrichetta Caresana dei conti di Carisio  
Luigia Gabriella Doria dei Marchesi di Cirié Giovanni Battista Doria, Marchese di Cirié  
 
Cristina Margherita d'Este dei Marchesi di Dronero  
Carlo Emanuele dal Pozzo, V Principe della Cisterna e di Belriguardo  
Giulio Cesare Balbo Bertone, Signore di Sambuy Giovanni Battista Balbo, Signore di Sambuy  
 
Lucrezia Olimpia Tana di Santena  
Carlo Emanuele Balbo Bertone, Conte di Sambuy  
Beatrice di Saluzzo dei conti di Verzuolo Carlo Michele di Saluzzo, Conte di Verzuolo  
 
Cristina Biandrate dei Marchesi di San Giorgio  
Maria Anna Teodora Carlotta Balbo Bertone dei conti di Sambuy  
Filippo Valentino Asinari, Marchese di San Marzano Ghiron Roberto Asinari, Marchese di San Marzano  
 
Maria Margherita Alfieri dei Marchesi di Magliano  
Rosalia Barbara Asinari dei Marchesi di San Marzano  
Maria Luisa Ferrero-Fieschi dei Principi di Masserano Vittorio Amedeo Ferrero-Fieschi, Principe di Masserano  
 
Giovanna Irene Caracciolo dei Principi di Santo Buono  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ E. Esposito, La prima infornata senatoriale in Piemonte nel 1848, in «Rassegna storica del Risorgimento», 1924, p. 467. (on-line Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.)
  2. ^ G. Galletti, P. Trompeo, Atti del Parlamento Subalpino, Sessione 1855-56, Raccolti e corredati di note e di documenti inediti, Firenze: Tipografia Eredi Botta 1870, p. X. (on-line)
  3. ^ Atti parlamentari della Camera dei deputati, Firenze: Tipografia Eredi Botta 1848, p. 18. (Google libri, parziale)
  4. ^ Carla Casalegno, Cronologia, in Maria Vittoria. Il sogno di una principessa in un regno di fuoco, Effatà Editrice, 2003, p. 8. URL consultato il 26 gennaio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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