Ludmila Pagliero

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Ludmila Soledad Pagliero (Buenos Aires, 15 ottobre 1983) è una ballerina argentina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ludmila Pagliero è nata a Buenos Aires, figlia di un elettricista e di una massaggiatrice. Ha iniziato a danzare all'età di otto anni e a dieci è stata ammessa alla scuola del Teatro Colón.[1] Sei anni più tardi è stata scritturata dal Balletto di Santiago, dove è stata promossa al rango di solista nel 2002.[2]

Dopo un anno con l'American Ballet Theatre, nel 2005 è stata ingaggiata dal balletto dell'Opéra di Parigi e nel 2009 è stata promossa a première danseuse. Nel marzo del 2012 ha sostituito all'ultimo momento Dorothée Gilber ne La Bayadère con le coreografie di Rudol'f Nureev e, al termine della rappresentazione, il direttore artistico Brigitte Lefèvre l'ha nominata danseuse étoile della compagnia.[3] Nel 2017 ha vinto il Prix Benois de la Danse.

All'Opéra di Parigi Pagliero ha danzato tutti i maggiori ruoli femminili del repertorio della compagnia, tra cui Odette e Odille ne Il lago dei cigni, Kitri in Don Chisciotte, Esmeralda in Notre Dame de Paris, Tatiana in Onegin, l'eponima protagonista di Giselle, La Sylphide e Paquita, Aurora ne La bella addormentata, Diamanti in Jewels, Polimnia nell'Apollon musagète, Clara ne Lo schiaccianoci, Manon ne L'histoire de Manon, Giulietta in Romeo e Giulietta e il cigno ne La morte del cigno.[1] Ha danzato come ospite con il Balletto Bol'šoj e il Balletto Mariinskij.

Nel 2023 riceve il Premio come Danzatrice dell'anno in occasione del Premio Positano Léonide Massine.[4]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordre des Arts et des Lettres - nastrino per uniforme ordinaria
«Servizi alla danza»
— 2010

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ludmila Pagliero débute comme danseuse étoile ce lundi soir, su web.archive.org, 15 dicembre 2018. URL consultato il 17 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2018).
  2. ^ Pointe magazine – Ballet at its Best., su web.archive.org, 13 dicembre 2014. URL consultato il 17 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2014).
  3. ^ (FR) Grazia.fr, Confessions d’une danseuse étoile - Grazia, su grazia.fr, 6 luglio 2012. URL consultato il 17 gennaio 2022.
  4. ^ Redazione Gazzetta di Salerno, Premio Positano Léonide Massine per la danza, gala sabato 2, su Gazzetta di Salerno, 30 agosto 2023. URL consultato il 5 settembre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN79246122 · ISNI (EN0000 0004 6474 6581 · GND (DE1262612063 · BNF (FRcb15985750r (data) · WorldCat Identities (ENviaf-79246122