Libri per tutti

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«(...) ed ecco il mercoledì sera, intorno alle ventidue: “Tutti al bar! (s'intende, al bar col televisore)”. E' la parola d'ordine di tutti gli intellettuali che (...), intabarrati in ampi ferraioli, sgusciano guardinghi da portoncini bui e (...) scompaiono in piccoli locali dove, nell'ombra livida di salette interne, s'affollano per ascoltare le dotte disquisizioni del Luigi Silori che cura la rubrica libresca “Libri per tutti”, con le piccanti avanscoperte della graziosa Carla Bizzarri, che gli dà un'affusolata mano.»

Anno{{{anno prima visione}}}
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreLuigi Silori

Libri per tutti, programma televisivo culturale, andava in onda, con cadenza settimanale, il mercoledì alle 22.25 e durava circa un'ora [1] .
La prima puntata andò in onda sul Programma Nazionale mercoledì 3 gennaio 1962. Era presentato da Luigi Silori. In studio, per leggere brani scelti di libri, l'attrice Carla Bizzarri [2].

Il programma

Il programma sostituiva Uomini e Libri, sempre di Silori, che andò in pensione dopo tre anni e 177 puntate. La nuova trasmissione, però, aveva un impianto nettamente diverso e innovativo.

All'inizio veniva fatto un rapido giro d'orizzonte sui libri che sarebbero stati oggetto di approfondimento nella puntata; subito dopo un critico di valore (che cambiava di puntata in puntata, nella prima – ad esempio – intervenne Carlo Bo) analizzava il libro della settimana. Poi veniva presentato a fondo, anche con l'ausilio di brevi filmati, un secondo libro, in genere non di narrativa. Seguiva un incontro di Silori con uno scrittore, durante il quale Carla Bizzarri leggeva alcuni brani di libri dello stesso. Infine, l'ultima parte della trasmissione era costituita da un'intervista a un personaggio noto dello spettacolo, della scienza, dell'economia, sulle letture che preferiva e a cui dedicava il proprio tempo libero.

La regia asciutta di Moscatelli, l'ottima qualità attoriale della Bizzarri e soprattutto lo stile colloquiale, sia pur rigoroso e serio, di Silori segnarono il successo di questa trasmissione che, per gli amanti della lettura, divenne una specie di cult. Come dice Aldo Grasso nel suo La TV italiana dalle origini[3],

«Libri per tutti fu un programma di successo, (...) in cui contava più ciò che veniva detto di ciò che veniva mostrato.»

Per capire il clima del costume dei primi anni sessanta, si legga un articolo di critica televisiva apparso sull'Europeo, a firma del grande umorista Achille Campanile, in cui si racconta che - a causa della messa in onda del secondo tempo della partita di calcio Real Madrid - Juventus - un mercoledì la trasmissione non ebbe luogo e ciò creò proteste di un grande numero di costernati e delusi utenti televisivi, che evidentemente non apprezzavano il calcio [4].

Secondo alcuni studiosi della televisione dei primi anni, Libri per tutti ispirò Bernard Pivot, il celebre critico letterario francese, a ideare a fine anni sessanta la trasmissione Apostrophe, che – su Antenne 2 – andò in onda per oltre 700 puntate fino al 1990 [5]

Note

  1. ^ Servizio documentazione e studi RAI – Annuario RAI 1962, 1963, Eri Edizioni
  2. ^ AA.VV. – Enciclopedia della Televisione, 2002, Garzanti
  3. ^ Aldo Grasso - Storia della televisione italiana, vol. I, 2002, Garzanti, pag. 127
  4. ^ A. Campanile, Avanti, signori Intellettuali, c'è posto e libri per tutti, L'Europeo, 4 marzo 1962
  5. ^ Piero Dorfles - Atlante della radio e della televisione. Quarant'anni di TV, 1993, Nuova ERI
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