Leonimo
Leonimo (in greco antico: Λεόνιμος?, Leónimos; Crotone, ... – Leucade, ...; fl. VI secolo a.C.) è stato un militare greco antico, più volte citato da Strabone, Cicerone (De natura deorum), Plutarco, Giustino, Pausania e Conone (Cronistoria)[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la leggenda, combatté insieme a Formione nella battaglia della Sagra dove si fronteggiarono le truppe crotoniate e quelle locresi.
Ferito gravemente da Aiace, Re dei Locresi, andò a consultare l'Oracolo di Delfi, che gli disse di recarsi all'isola di Leuca; vi trovò Achille ed Elena regnanti in quelle terre. Elena consigliò a sua volta a Leonimo di recarsi da Stesicoro per riferirgli che la cecità di cui era affetto la ebbe per il castigo ricevuto dall'Olimpo, a causa dell'indecorosità dei versi da lui citati e indirizzati a quest'ultimo. Alla fine vennero entrambi guariti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Angelo Vaccaro, Kroton, vol. I, Cosenza, MIT, 1966, p. 154
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Girolamo Marafioti, Croniche et antichità di Calabria, Padova, Ad instanza degl'Uniti, 1601;
- Giovanni Battista di Nola Molisi, Cronica dell'antichissima e nobilissima città di Crotone, 1649;
- Lorenzo Braccesi, Hesperìa, 10. Studi sulla grecità di Occidente, Roma, L'Erma di Bretschneider, 1994.