Jean-Georges Lefranc de Pompignan

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Jean-Georges Lefranc de Pompignan
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato22 febbraio 1715 a Montauban
Nominato vescovo15 luglio 1743 da papa Benedetto XIV
Consacrato vescovo11 agosto 1743 dal vescovo Michel de Verthamon de Chavagnac
Elevato arcivescovo9 maggio 1774 da papa Clemente XIV
Deceduto29 dicembre 1790 (75 anni) a Parigi
 

Jean-Georges Lefranc de Pompignan (Montauban, 22 febbraio 1715Parigi, 29 dicembre 1790) è stato un politico e arcivescovo cattolico francese, fratello minore di Jean-Jacques Lefranc, marchese di Pompignan. Fu il penultimo arcivescovo metropolita di Vienne e, in qualità di rappresentante del clero agli Stati generali del 1789, fu anche secondo presidente dell'Assemblea nazionale costituente, succedendo all'astronomo Jean-Sylvain Bailly.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fratello del poeta Jean-Jacques Lefranc di Pompignan, fu allievo dei gesuiti all'istituto Louis-Le-Grand e poi al seminario di San Sulpizio di Parigi. Conseguì il dottorato in teologia, poi fu preside della Sorbona. Arcidiacono di Montauban, fu nominato vescovo di Le Puy-en-Velay nel 1743, fu confermato dal papa il 15 luglio e consacrato in agosto da Michel de Verthamon de Chavagnac, vescovo di Montauban. Nel 1747 divenne abate commendatario dell'abbazia di Saint-Chaffre. Divenne arcivescovo di Vienne il 27 settembre 1774: in questa occasione il re unì l'abbazia di Saint-Chaffre alla diocesi, fino al 1789.

Durante il suo episcopato, ebbe problemi con i filosofi illuministi, in particolare con Voltaire. Così pubblicò un ordine contro l'edizione prevista delle opere dello scrittore. Nella sua lettera pastorale, criticò anche le tesi di Jean-Jacques Rousseau. Quest'ultimo, in una lettera al suo editore Marc-Michel Rey, sottolinea che "l'unico uomo che mi ha attaccato e che sembrava ascoltarmi è il vescovo di Le Puy".[1] Nel 1747, pronunciò l'orazione funebre del delfino di Francia e, nel 1768, quella della regina Maria Leszczyńska.

Deputato del clero degli Stati Generali del 1789, Jean-Georges si unì al Terzo Stato. Fu presidente dell'Assemblea nazionale costituente dal 3 al 19 luglio 1789. Fu chiamato il 4 agosto 1789 da Luigi XVI nel suo consiglio, come ministro di Stato, si dimise dalla sua sede episcopale nel dicembre del 1789.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Jean-Jacques Rousseau, Lettre à M.-M. Rey, 17 marzo 1764 in Lettres. Édition Champion/Slatkine, dite du Centenaire. Tome 3, lettre 1113, p. 1604, Genève-Paris, 2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Le Puy-en-Velay Successore
François-Charles de Béringhen d'Armainvilliers 15 luglio 1743 - 14 aprile 1774 Marie-Joseph de Galard de Terraube
Predecessore Arcivescovo metropolita di Vienne Successore
Guillaume d'Hugues 9 maggio 1774 - 14 dicembre 1789 Charles François d'Aviau du Bois-de-Sanzay
Predecessore Primate di Borgogna Successore
Guillaume d'Hugues 9 maggio 1774 - 14 dicembre 1789 Charles François d'Aviau du Bois-de-Sanzay
Predecessore Presidente dell'Assemblea nazionale costituente Successore
Jean-Sylvain Bailly 3 luglio 1789 - 19 luglio 1789 François Alexandre Frédéric de La Rochefoucauld-Liancourt
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