Coprob

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COPROB SCA
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariacooperativa agricola
Fondazione1962 a Bologna
Sede principaleMinerbio
Persone chiaveClaudio Gallerani (Presidente)
SettoreAlimentare
ProdottiZucchero (sottoprodotti polpe surpressate e melasso per alimentazione animale, produzione di energia)
Fatturato342 milioni di € (2012) (2012)
Utile netto1.300.000 € (capogruppo) (2012)
Dipendenti300 a tempo indeterminato + 300 stagionali (2012)
Slogan«Una realtà consolidata al futuro»
Sito webwww.coprob.com

COPROB (Cooperativa Produttori Bieticoli) è una società cooperativa italiana, operante nel settore bieticolo e saccarifero, con sede a Minerbio. Tratta 284.000 tonnellate di zucchero, pari al 56% della quota di produzione nazionale[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia di COPROB inizia il 21 dicembre 1962 a Bologna presso la sede centrale dell'Ente per la colonizzazione del Delta Padano grazie all'iniziativa promossa dall'On.le Giovanni Bersani che coinvolse 30 coltivatori diretti, 22 cooperative bracciantili del C.I.C.A. (Consorzio Interprovinciale Cooperative Agricole)[2] e a cui si unirono, successivamente, le diverse forze del mondo agricolo quali l'Unione Provinciale delle Cooperative, la Federazione dei Coltivatori Diretti e l'Unione degli Agricoltori.

Nel 1967 entra in vigore il Regolamento CEE che modifica profondamente il mercato dello zucchero con l'introduzione ed il contingentamento delle quote interne nazionali di produzione.[3]

Nel 1975 l'Ente per la colonizzazione del Delta Padano esce dalla base sociale di COPROB e nel 1976 viene deliberata l'adesione alla Confcooperative. Il 21 dicembre 1992, 30 anni dopo la sua costituzione, COPROB si aggiudica l'asta per l'acquisizione dello stabilimento di Ostellato (FE). Nel settembre 2001 si ufficializza l'accordo con Sadam (a cui successivamente si unirà anche Finbieticola) per l'acquisizione al 50% di Eridania Beghin Say, la cui vendita viene formalizzata nell'aprile 2002 alla società SACOFIN, pariteticamente partecipata da COPROB, SADAM e Finbieticola. Nel dicembre dello stesso anno viene costituita Italia Zuccheri SpA, partecipata al 50% da COPROB e Finbieticola che assume la proprietà e gestione di cinque zuccherifici acquisiti da Eridania.

A seguito della riforma dell'OCM zucchero (Regg. CE 318[4], 319[5] e 320[6] del 28 febbraio 2006), nel 2006 avviene la ristrutturazione del settore bieticolo saccarifero nazionale con conseguente cessazione dell'attività negli zuccherifici di Finale Emila (MO), Bondeno (FE), Casei Gerola (PV), Porto Viro (RO) di Italia Zuccheri e di Ostellato (FE) di COPROB.

Il 1º dicembre 2006 il gruppo COPROB - Italia Zuccheri sigla una joint venture con un importante produttore di zucchero a livello europeo, la tedesca Pfeifer & Langen, dando vita a Italia Zuccheri Commerciale con lo scopo di commercializzare e distribuire sul territorio nazionale il portafoglio prodotti a lei affidato dai due soci produttori[7]. Nel luglio 2008 viene siglato l'accordo con Finbieticola per la scissione di Italia Zuccheri e COPROB acquisisce lo stabilimento produttivo di Pontelongo (PD)[8] e gli stabilimenti da riconvertire di Finale Emilia (MO) e Porto Viro (RO). Finbieticola entra nella compagine della cooperativa come socio finanziatore, così come Fondosviluppo, la società di promozione cooperativa di Confcooperative. Nel 2011 si concluderà l'operazione societaria con l'incorporazione di Italia Zuccheri in COPROB e conseguente concentrazione nella cooperativa del core business relativo alla produzione dello zucchero.

Struttura societaria[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo COPROB è costituito da:[9]

  • COPROB SCA, società cooperativa aderente a Confcooperative, costituita da 5.456 (nel 2012) soci in Emilia-Romagna e Veneto. Ad essa fanno capo le attività di produzione zucchero (e relativi sottoprodotti) mediante la trasformazione della materia prima (barbabietole) fornita dai propri soci. È la holding del gruppo.
    • Italia Zuccheri Commerciale Srl (50,1% COPROB) è la società che gestisce sul mercato nazionale le attività commerciali ed il marchio Italia Zuccheri. Copre il 22% del mercato, di cui l'80% destinato all'industria alimentare e delle bevande ed il restante ad artigiani, pasticcieri, gelatai e GDO.
    • AgroEnergia IZ Spa (100% COPROB) si occupa della riconversione degli ex zuccherifici di Finale Emilia, e Porto Viro in impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nonché della gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del Gruppo.[10]

Stabilimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il Gruppo opera attraverso due stabilimenti produttivi[11], Minerbio (BO) e Pontelongo (PD) che sono situati negli stessi comprensori bieticoli che forniscono loro la materia prima. Questa vicinanza tra "campo" e "stabilimento" permette la trasformazione della materia prima in tempi brevi dall'estirpo, rendendo il ciclo produttivo della trasformazione dello zucchero veloce ed efficiente.

Nei due zuccherifici si concentra la produzione della quota produttiva del Gruppo ed il confezionamento del prodotto. Ad essi sono affiancati i siti logistici di Argelato (BO), Finale Emilia, Porto Viro e Ostellato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Zucchero italiano Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive., Roberto Faben, Roma, Donzelli Editore, 2012.
  2. ^ cicabo.it Archiviato il 4 dicembre 2013 in Internet Archive. - Chi Siamo
  3. ^ REGOLAMENTO N. 1043/67/CEE DELLA COMMISSIONE del 22 dicembre 1967 relativo alle modalità di applicazione per fissare le quote di base nel settore dello zucchero. (GU P 314 del 23.12.1967, pag. 17)
  4. ^ REGOLAMENTO (CE) N. 318/2006 DEL CONSIGLIO del 20 febbraio 2006 relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero
  5. ^ REGOLAMENTO (CE) N. 319/2006 DEL CONSIGLIO del 20 febbraio 2006 recante modifica del regolamento (CE) n. 1782/2003 che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori Archiviato l'8 dicembre 2013 in Internet Archive.
  6. ^ REGOLAMENTO (CE) N. 320/2006 DEL CONSIGLIO del 20 febbraio 2006 relativo a un regime temporaneo per la ristrutturazione dell'industria dello zucchero nella Comunità e che modifica il regolamento (CE) n. 1290/2005 relativo al funzionamento della politica agricola comune]
  7. ^ italiazuccheri.it - Azienda
  8. ^ agricoltura24.it Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive. - COPROB inaugura l'impianto a biogas di Pontelongo (PD)
  9. ^ coprob.com - Gruppo COPROB
  10. ^ enel.com Archiviato il 2 dicembre 2013 in Internet Archive. - Partnership tra Enel Green Power e COPROB per una nuova centrale a biomasse a Finale Emilia
  11. ^ coprob.com - Bacini di produzione e stabilimenti

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]