Istoplasmosi

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Istoplasmosi
Histoplasma capsulatum
Specialitàinfettivologia
Eziologiainfezione
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM115115
ICD-10B3939.
OMIM312500
MeSHD006660
MedlinePlus001082
eMedicine1002185 e 299054
Sinonimi
Morbo di Darling
Eponimi
Darling

L’istoplasmosi è un'infezione causata da un fungo chiamato Histoplasma capsulatum.

Storia ed epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

L'infezione è comune nella zona centro-orientale degli Stati Uniti, ma anche in altre zone dei paesi tropicali e temperati. La varietà duboisii è presente in Africa centrale.

L'Histoplasma fu scoperto nel 1905 da Samuel T. Darling, ma l'infezione è stata individuata soltanto nel 1930.

In Italia sono stati descritti più di 100 casi di istoplasmosi, per la maggior parte si trattava di individui che avevano acquisito l'infezione in America del centro-sud. La mortalità riportata è stata del 28% [1].

Eziologia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Histoplasma capsulatum.

L'Histoplasma capsulatum è un fungo comunemente presente nell'ambiente, si ritrova nel suolo sotto forma di filamento, mentre quando infetta l'uomo si comporta come un lievito.

Nei terreni contaminati da escrementi di uccelli o roditori, il fungo si moltiplica rapidamente e l'infezione avviene in genere per inalazione della polvere infetta.

Patogenesi[modifica | modifica wikitesto]

L'Histoplasma infetta i macrofagi e la patogenesi della malattia somiglia molto a quella della tubercolosi. Per questo motivo, fino al 1930 le due malattie venivano confuse.

Nella maggior parte degli individui l'infezione decorre in maniera asintomatica.

Clinica[modifica | modifica wikitesto]

Segni e sintomi[modifica | modifica wikitesto]

  • Istoplasmosi polmonare acuta: l'infezione polmonare acuta si manifesta come malattia febbrile con cefalea, tosse e dolore toracico, malessere, mialgie e calo ponderale. Il decorso è di circa una settimana, ma se la carica infettiva è notevole o se le difese immunitarie del paziente sono scarse (come ad esempio nel paziente affetto da AIDS), la malattia può anche risultare fatale.
  • Istoplasmosi polmonare cronica: l'infezione cronica colpisce i soggetti con lesioni polmonari di tipo enfisematoso. In questi casi la malattia assume l'aspetto di infiltrati localizzati soprattutto agli apici polmonari, che possono essere facilmente confusi con infiltrati tubercolari.
  • Istoplasmosi disseminata: l'infezione sistemica è una manifestazione rara, quasi sempre letale, che si verifica in genere solo nei pazienti immunodepressi. Assieme alla febbre, alla epatosplenomegalia e alla linfoadenopatia possono comparire anemia, leucopenia, polmonite interstiziale, meningite, encefalite e ulcere orofaringee.

Diagnosi differenziale ed esami di laboratorio[modifica | modifica wikitesto]

Oltre ad un'accurata anamnesi, con particolare attenzione ai luoghi che ha visitato la persona, la sierologia fornisce una corretta diagnosi.

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

La terapia consiste nella somministrazione di antifungini quali ketoconazolo e itraconazolo. L'Amfotericina B è riservata ai casi più gravi.

Prognosi[modifica | modifica wikitesto]

La prognosi risulta infausta se il grado di inclusione del fungo dei macrofagi è molto alto, e se la risposta immunitaria del paziente è compromessa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Verena Zerbato, Stefano Di Bella e Riccardo Pol, Endemic Systemic Mycoses in Italy: A Systematic Review of Literature and a Practical Update, in Mycopathologia, 9 giugno 2023, DOI:10.1007/s11046-023-00735-z. URL consultato l'11 giugno 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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