Isola di Santo Stefano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Coordinate: 40°47′22″N 13°27′15″E / 40.789444°N 13.454167°E40.789444; 13.454167
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima isola in Sardegna, vedi Isola Santo Stefano (Sardegna).
Disambiguazione – Se stai cercando il traghetto con questo nome, vedi Isola di Santo Stefano (nave).
L'isola di Santo Stefano vista da Ventotene, si nota l'imponenza del carcere.

Santo Stefano è una piccola isola del Mar Tirreno situata al largo della costa fra Lazio e Campania, e fa geograficamente parte delle Isole ponziane. Ha una forme circolare di meno di 500 metri di diametro, ed un'estensione di circa 27 ettari. Si trova a circa 2 chilometri ad est di Ventotene, dal cui comune dipende amministrativamente.

Come il resto dell'arcipelago, l'isola ha origine vulcanica. L'unico edificio presente su di essa è un carcere (edificio circolare) fatto costruire nel periodo borbonico (circa 179495) da Ferdinando IV, ed in uso fino al 1965. I detenuti più illustri del penitenziario furono Luigi Settembrini, l'anarchico Gaetano Bresci, lo scrittore Giuseppe Buttà, e durante il ventennio fascista, perché oppositori del regime, l'ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini, Umberto Terracini, Giorgio Amendola, Sante Pollastri, Lelio Basso, Mauro Scoccimarro, Giuseppe Romita, Altiero Spinelli e Ernesto Rossi. Proprio a questi ultimi due si deve la redazione del c.d. Manifesto di Ventotene che, nel 1941, in pieno conflitto mondiale chiedeva l'Unione dei paesi europei, e costituirà, negli anni successivi, il riferimento ideale cui guarderanno in molti per il processo di integrazione continentale.

Nel periodo romano l'isola aveva diversi nomi, tra cui Partenope, Palmosa, Dommo Stephane e Borca.

Al momento l'isola è disabitata e di proprietà privata.

All'interno del penitenziario è stato girato il film L'urlo di Tinto Brass.

Immagini

Voci correlate

Collegamenti esterni