In the Year 2525

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In the Year 2525
singolo discografico
ArtistaZager and Evans
Pubblicazione1969
Durata3:10 (Truth Records)
3:15 (RCA Records)
GenereFolk rock
EtichettaTruth Records
RCA Records
Zager and Evans - cronologia
Singolo precedente
Singolo successivo
Mr. Turnkey
(1969)

In the Year 2525 (titolo completo: In the Year 2525 (Exordium & Terminus)) è un singolo del 1969 del duo pop rock statunitense Zager and Evans, venduto in oltre 4 milioni di copie e premiato con il disco d'oro dalla RIAA nel luglio 1969.[1]

Il brano, che è stato l'unico ad aver fatto riscuotere successo a Zager and Evans (costituendo per questo motivo una one-hit wonder), venne scritto e composto da Rick Evans nel 1964 e fu originariamente pubblicato da una piccola etichetta discografica regionale, la Truth Records, nel 1968.[2] Nel 1969 venne ristampato come singolo dalla RCA Records,[3] classificandosi al 1º posto nella Billboard Hot 100 il 12 luglio 1969 e mantenendo tale posizione per 6 settimane;[4][5] inoltre si piazzò al 1º posto nella UK Singles Chart per 3 settimane tra i mesi di agosto e settembre di quell'anno.[6]

In the Year 2525 è stato riproposto in molteplici versioni cover[7], tra cui due in lingua italiana: la prima cantata dallo stesso duo con il titolo Nell'anno 2033 ed inclusa nel singolo a 45 giri Nell'anno 2033/Donna pubblicata dalla RCA Victor (numero di catalogo 1583)[8] e la seconda interpretata sia da Caterina Caselli sia da Dalida su testo scritto da Daniele Pace ed intitolata Nel 2023.[3][9]

Nel 2001, in seguito agli attacchi dell'11 settembre negli Stati Uniti, il brano venne incluso in un memorandum di Clear Channel, distribuito da Clear Channel Communications a tutte le stazioni radio di proprietà dell'azienda, che conteneva 165 canzoni considerate "liricamente discutibili".[10]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il tema dominante di In the Year 2525 è quello di un mondo condannato dalla sua passiva acquiescenza e dipendenza eccessiva dalle proprie tecnologie.[11]

Il brano si apre con un verso introduttivo che spiega che se l'umanità fosse sopravvissuta fino al 2525 avrebbe assistito agli eventi successivi descritti nella canzone. I versi successivi compiono dei salti temporali in avanti di millennio in millennio, delineando in particolare gli anni 3535, 4545, 5555, 6565, 7510, 8510 e 9595. In ogni millennio successivo, la vita diventa sempre più sedentaria e automatizzata: i pensieri sono pre-programmati in pillole che le persone possono consumare, occhi, denti e arti perdono tutti i loro scopi a causa delle macchine che sostituiscono le loro funzioni, e il matrimonio diventa obsoleto perché i bambini sono concepiti in provette.

La canzone termina dopo 10000 anni: a quel punto gli esseri umani si sono definitivamente estinti, ma il narratore fa capire che da qualche altra parte, forse in un universo alternativo, gli scenari raccontati nella canzone devono ancora svolgersi, poiché la canzone riparte dall'inizio (ma con la stessa tonalità e velocità dei versi finali) mentre la registrazione sfuma.

Registrazione[modifica | modifica wikitesto]

La canzone venne registrata nel 1968 in uno studio localizzato in un pascolo di mucche ad Odessa, in Texas.[12]

Il disco ebbe un successo regionale, dopodiché la RCA Records lo riprese per una pubblicazione nazionale. Il produttore RCA Ethel Gabriel venne incaricato di migliorare il suono e l'arrangiamento. Il singolo giunse al 1º posto delle classifiche statunitensi entro tre settimane dalla sua pubblicazione.[13]

Componenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Denny Zager e Rick Evans - chitarre acustiche e voce
  • Mark Dalton - basso
  • Dave Trupp - batteria
  • The Odessa Symphony - strumenti aggiuntivi
  • Tommy Allsup - produttore[14]

Nella cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]

In the Year 2525 è stato citato in diversi film e serie televisive, tra cui:

  • Alien 3 (1992), in cui due versi della canzone vengono cantati da Murphy immediatamente prima della sua morte;
  • Millennium nell'episodio finale della 2ª stagione intitolato The Time Is Now (1998);
  • Cleopatra 2525 (2000), in cui il brano è stato riscritto ed utilizzato come sigla;
  • Tunnel Rats (2008);
  • Gentlemen Broncos (2009);[15]
  • Futurama nel 7º episodio della 6ª stagione Fry il ritardatario (2010), in cui il brano viene parodiato con il titolo In the Year 105105.[16]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Settimanali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1969-1970) Posizione
massima
Australia (Kent Music Report)[17] 2
Canada (RPM Top Singles)[18] 1
Canada (RPM Adult Contemporary)[19] 1
Irlanda (Irish Singles Chart)[20] 1
Nuova Zelanda (Listener)[21] 1
Regno Unito (UK Singles Chart)[22] 1
Stati Uniti (Billboard Hot 100)[23] 1
Stati Uniti (Billboard Adult Contemporary)[24] 1
Stati Uniti (Cash Box Top 100)[25] 1

Annuali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1969) Posizione
Australia[26] 32
Canada[27] 15
Regno Unito[28] 12
Stati Uniti (Billboard Hot 100)[29] 26
Stati Uniti (Billboard Easy Listening) 37
Stati Uniti (Cash Box)[30] 11

Assolute[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1958-2018) Posizione
Stati Uniti (Billboard Hot 100)[31] 298

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Joseph Murrells, The Book of Golden Discs, 2ª ed., Londra, Barrie and Jenkins Ltd, 1978, pp. 270-271, ISBN 0-214-20512-6.
  2. ^ (EN) Nathaniel Miller, Hit song of 1969 recorded in Odessa, su newsok.com, News OK, 19 agosto 2011. URL consultato il 22 maggio 2023.
  3. ^ a b Franco Zanetti, Canzoni da riscoprire: "In the year 2525" di Zager & Evans, su rockol.it, Rockol, 5 settembre 2021. URL consultato il 22 maggio 2023.
  4. ^ (EN) The Hot 100, Week of July 12, 1969, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 22 maggio 2023.
  5. ^ ESTATE 1969 (chart USA + UK + Germania, giugno-luglio-agosto), su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 22 maggio 2023.
  6. ^ (EN) David Roberts, British Hit Singles & Albums, 19ª ed., Londra, Guinness World Records Limited, 2006, p. 236, ISBN 1-904994-10-5.
  7. ^ (EN) In The Year 2525 (1969), su All versions of Some musics, 30 settembre 2010. URL consultato il 22 maggio 2023.
  8. ^ (EN) Zager And Evans - Nell'Anno 2033 / Donna - RCA Victor - Italy - N 1583, su 45cat.com. URL consultato il 22 maggio 2023.
  9. ^ Dalida Nel 2023, la canzone che anticipava quest’anno torna virale (testo e video), su screenworld.it, 5 gennaio 2023. URL consultato il 22 maggio 2023.
  10. ^ (EN) Steven Wishnia, Bad Transmission: Clear Channel's Hit List, in Reviews, LiP magazine, 24 ottobre 2001 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2008).
  11. ^ (EN) Tom Reynolds, I Hate Myself and Want to Die: The 52 Most Depressing Songs You've Ever Heard, Milsons Point, Random House, 2005, p. 85, ISBN 1-74166-020-3.
  12. ^ (EN) Drummer on only No. 1 hit to come out of Lincoln dies at 72, su journalstar.com, 19 novembre 2015. URL consultato il 22 maggio 2023.
  13. ^ (EN) Zager and Evans, su Way Back Attack. URL consultato il 22 maggio 2023.
  14. ^ (EN) Tommy Allsup 1931-2017: From Buddy Holly to Bob Wills, su vintageguitar.com, 14 marzo 2019. URL consultato il 22 maggio 2023.
  15. ^ (EN) Ryan Gilbey, Hear me out: why Gentlemen Broncos isn’t a bad movie, in The Guardian, 12 aprile 2021. URL consultato il 22 maggio 2023.
  16. ^ (EN) Zack Handlen, Futurama: "The Late Philip J. Fry", su TV Club, 29 luglio 2010. URL consultato il 22 maggio 2023.
  17. ^ (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  18. ^ (EN) Canadian peak - RPM, su collectionscanada.gc.ca. URL consultato il 22 maggio 2023.
  19. ^ (EN) Item Display - RPM - Library and Archives Canada, su collectionscanada.gc.ca, 6 settembre 1969. URL consultato il 22 maggio 2023.
  20. ^ (EN) The Irish Charts – Search Results – In the Year 2525, su irishcharts.ie, Irish Singles Chart. URL consultato il 22 maggio 2023.
  21. ^ (EN) Flavour of New Zealand - Search Listener, su flavourofnz.co.nz. URL consultato il 22 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2020).
  22. ^ (EN) Official Charts Company, su officialcharts.com. URL consultato il 22 maggio 2023.
  23. ^ (EN) Zager & Evans – Awards, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2013).
  24. ^ Joel Whitburn, Top Adult Contemporary: 1961–1993, Record Research, 1993, p. 264.
  25. ^ (EN) Cash Box Top 100 8/09/69, su tropicalglen.com. URL consultato il 22 maggio 2023.
  26. ^ (EN) Go-Set Magazine Charts, su poparchives.com.au, Barry McKay (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2007).
  27. ^ (EN) RPM Top Singles of 1969, su Library and Archives Canada, RPM. URL consultato il 22 maggio 2023.
  28. ^ (EN) Sixties City - Pop Music Charts - Every Week Of The Sixties, su sixtiescity.net. URL consultato il 22 maggio 2023.
  29. ^ (EN) Top 100 Hits of 1969/Top 100 Songs of 1969, su musicoutfitters.com. URL consultato il 22 maggio 2023.
  30. ^ (EN) Cash Box Year-End Charts: Top 100 Pop Singles, December 27, 1969, su tropicalglen.com (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2019).
  31. ^ (EN) Billboard Hot 100 60th Anniversary Interactive Chart, in Billboard. URL consultato il 22 maggio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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