Hermann Einstein

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Hermann Einstein

Hermann Einstein (Bad Buchau, 30 agosto 1847Milano, 10 ottobre 1902) è stato un imprenditore tedesco, pioniere dell'industria elettrica e padre di Albert Einstein.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio di Abraham Einstein (1808-1868) ed Helene Moos (1814-1887). Dal suo matrimonio con Pauline Koch (1858-1920), oltre ad Albert, nacque la figlia Maja (1881-1951).

Fu coproprietario, insieme al fratello Jacob, della Elektrotechnische Fabrik J. Einstein & Cie, una fabbrica di apparecchiature elettriche da utilizzare per l'allora nuova illuminazione elettrica delle strade. La fabbrica, con circa 300 dipendenti, era situata a Monaco di Baviera a Lindwurmstraße n. 127; l'edificio venne distrutto durante la Seconda guerra mondiale e oggi al suo posto vi è una scuola.

Gli Einstein elettrificarono il sito in cui si svolgeva l'Oktoberfest e le strade di Schwabing che conducevano alla birreria Salvator. Le lampadine usate erano della AEG. Fra i loro clienti vi erano, tra gli altri, la fabbrica di birra Pschorr e un'importante clinica, la Klinikum rechts der Isar.

A seguito della concorrenza costituita da Siemens & Halske e AEG, che si erano specializzati in corrente alternata, le quote di mercato si erano ridotte e gli Einstein si specializzarono in apparecchiature per corrente continua, ma nel 1893 andarono incontro a un fallimento.

Nel 1894, convinti dall'ingegnere torinese Lorenzo Garrone, i fratelli si trasferirono a Milano, e nello stesso anno fecero costruire a tempo di record una fabbrica a Pavia, sul Naviglio. Nel 1896 i fratelli, a causa di una crisi che li portò a un nuovo fallimento, furono costretti a cessare l'attività[1][2][3].

Il solo Hermann tornò a Milano, dove aprì una piccola fabbrica di dinamo in via Antonio Lecchi[2][4].

Hermann Einstein morì a Milano, e venne tumulato nel locale Cimitero Monumentale; decenni dopo venne traslato nel Civico Mausoleo Palanti, una ex edicola privata dello stesso Monumentale, al Riparto V, destinata ad "illustri cittadini"[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ RESIDENZA MILANESE DI ALBERT EINSTEIN , MILANO (MILANO) - I Luoghi del Cuore [collegamento interrotto], su iluoghidelcuore.it. URL consultato il 13 luglio 2017.
  2. ^ a b Einstein, genio scanzonato - la Provincia Pavese, in Archivio - la Provincia Pavese. URL consultato il 13 luglio 2017.
  3. ^ Gli Einstein imprenditori e il Nobel Golgi - la Provincia Pavese, in Archivio - la Provincia Pavese. URL consultato il 13 luglio 2017.
  4. ^ Einstein, a Milano l'officina paterna - ECONOMIA E POLITICA - ItaliaOggi, su italiaoggi.it. URL consultato il 13 luglio 2017.
  5. ^ Albert Einstein, su digilander.libero.it. URL consultato il 13 luglio 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jürgen Neffe, Einstein: Eine Biographie, Rowohlt Verlag, Amburgo, 2005, ISBN 3-498-04685-3
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  • Christof Rieber, Albert Einstein. Biografie eines Nonkonformisten, Thorbecke Verlag, Ostfildern 2018, ISBN 978-3-7995-1281-7