Hemiscylliidae
Hemiscylliidae | |
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Hemiscyllium trispeculare | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Chondrichthyes |
Sottoclasse | Elasmobranchii |
Ordine | Orectolobiformes |
Famiglia | Hemiscylliidae Gill, 1862 |
Nomi comuni | |
Squali bambù | |
Generi | |
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Gli Hemiscylliidae Gill, 1862 sono una famiglia di squali dell'ordine Orectolobiformes. Sono conosciuti anche col nome di squali bambù.
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Sono squali snelli e relativamente piccoli: la specie più grande non supera i 121 cm in età adulta. Il corpo è cilindrico e presenta dei corti barbigli ed un grande sfiatatoio. Hanno generalmente lunghe code, che superano il corpo in lunghezza.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Sono pesci che si muovono lentamente e si nutrono di invertebrati e piccoli pesci.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia contiene 15 specie divise in 2 generi. Due nuove specie, che probabilmente appartengono al genere Hemiscyllium (Hemiscyllium henryi ed Hemiscyllium galei), sono state scoperte nel settembre del 2006 da una spedizione organizzata dall'associazione Conservation International nella Bird's Head Peninsula, nella provincia di Papua Occidentale, in Indonesia.
Chiloscyllium
[modifica | modifica wikitesto]Il genere si riconosce per il muso relativamente allungato con narici subterminali. Gli occhi e le creste superorbitali sono sporgenti. La bocca è più vicina agli occhi che alla punta del muso, ed i margini labiali inferiori sono in genere collegati attraverso il mento da un lembo di pelle. Le pinne pettorali e pelviche sono magre e non molto muscolose. Si differenzia dall'altro genere della famiglia in quanto sulla testa è assente il cappuccio nero, né sono presenti i grossi punti neri sui fianchi[1].
- Chiloscyllium arabicum Gubanov, 1980
- Chiloscyllium burmensis Dingerkus & DeFino, 1983
- Chiloscyllium caerulopunctatum Pellegrin, 1914
- Chiloscyllium griseum Müller & Henle, 1838
- Chiloscyllium hasseltii Bleeker, 1852
- Chiloscyllium indicum (Gmelin, 1789)
- Chiloscyllium plagiosum (Bennett, 1830)
- Chiloscyllium punctatum Müller & Henle, 1838
Hemiscyllium
[modifica | modifica wikitesto]Questo genere si trova nelle acque di Australia e Nuova Guinea. Hanno musi accorciati e le narici si trovano praticamente sulla punta del muso stesso. Occhi e creste superorbitali sono sporgenti. La bocca è più vicina alla punta del muso che agli occhi e manca il tessuto di collegamento sul mento tipico dei Chiloscyllium. Le pinne pettorali e pelviche sono spesse e molto muscolose.[1].
- Hemiscyllium freycineti Quoy & Gaimard, 1824
- Hemiscyllium galei Allen & Erdmann, 2008[2]
- Hemiscyllium hallstromi Whitley, 1967
- Hemiscyllium halmahera Gerald R. Allen, Mark van Nydeck Erdmann e Christine L. Dudgeon, 2013[3]
- Hemiscyllium henryi Allen & Erdmann, 2008[2]
- Hemiscyllium michaeli Allen & Dudgeon, 2010[4]
- Hemiscyllium ocellatum Bonnaterre, 1788
- Hemiscyllium strahani Whitley, 1967
- Hemiscyllium trispeculare Richardson, 1843
In cattività
[modifica | modifica wikitesto]Sono a volte tenuti in acquario domestico[5]. Il loro habitat naturale è costituito da pozze di marea, rocce e coralli.[5]. La predisposizione a spazi relativamente stretti li aiuta ad adattarsi meglio agli acquari domestici rispetto ad altri pesci[5]. Sono apprezzati dagli acquaristi anche per le piccole dimensioni e per il fatto che amano le temperature a cui si adattano anche gli altri pesci da acquario[5]. Molte specie infine, sono state con successo indotte all'accoppiamento in cattività[5].
Gli adulti di Hemiscyllium ocellatum possono essere conservati in vasche contenenti almeno 680 litri d'acqua, mentre i Chiloscyllium ne richiedono almeno 900.[5]. Hanno bisogno di grotte artificiali in cui nascondersi. Arredamento poco stabile può invece indurli a farsi del male fatalmente perché sono soliti scavare il fondale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Compagno, Leonard J.V., Sharks of the World: An Annotated and Illustrated Catalogue of Shark Species Known to Date, Rome, Food and Agricultural Organization, 1984, ISBN 92-5-101384-5.
- ^ a b Allen & Erdmann, Two new species of bamboo sharks (Orectolobiformes: Hemiscylliidae) from Western New Guinea, in Aqua (Miradolo Terme), vol. 13, n. 3-4, 2008, pp. 93–108.
- ^ Allen, G.R., Erdmann, M.V. & Dudgeon, C.L. (2013): Hemiscyllium halmahera, a new species of Bamboo Shark (Hemiscylliidae) from Indonesia. aqua, International Journal of Ichthyology, 19 (3): 123-136.
- ^ Allen & Dudgeon, Hemiscyllium michaeli, a new species of Bamboo Shark (Hemiscyllidae) from Papua New Guinea, in Aqua International Journal of Ichthyology, vol. 16, n. 1, 2010, pp. 19–30.
- ^ a b c d e f Scott W. Michael, Sharks at Home, in Aquarium Fish Magazine, marzo 2004, pp. 20–29.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Hemiscylliidae su FishBase, su fishbase.org.
- Compagno, L.J.V. 1984 FAO species catalogue. Vol. 4. Sharks of the world. An annotated and illustrated catalogue of shark species known to date. Part 1 - Hexanchiformes to Lamniformes. FAO Fish. Synop. 125(4/1):1-249.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hemiscylliidae
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