Hapalemur aureus

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Apalemure dorato
Hapalemur aureus
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
(clade) Euarchonta
Ordine Primates
Sottordine Strepsirrhini
Infraordine Lemuriformes
Superfamiglia Lemuroidea
Famiglia Lemuridae
Genere Hapalemur
Specie H. aureus
Nomenclatura binomiale
Hapalemur aureus
Meier, Albignac, Peyriéras, Rumpler & Wright, 1987

L'apalemure dorato (Hapalemur aureus Meier, Albignac, Peyriéras, Rumpler & Wright, 1987) è un primate della famiglia dei Lemuridae, endemico del Madagascar.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un lemure di media taglia lungo 37-39.5 cm con una coda di 37–41 cm.
Pesa tra 1 e 1.5 kg.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'Hapalemur aureus è diffuso in alcune aree ristrette della foresta pluviale e delle regioni sud-orientali del Madagascar.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Ha abitudini crepuscolari, solitamente forma piccoli gruppi di non oltre 4 individui coprendo un'area di circa 26 ettari.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Ha una dieta estremamente specializzata: si nutre infatti quasi esclusivamente di germogli, foglie e midollo di bambù gigante (Cathariostachys madagascariensis), o volohosy in malgascio[3]. Questa specie di bambù è nota per il suo contenuto di cianuro, il che vuol dire che questo apalemure ingerisce ogni giorno una dose di veleno 12 volte superiore a quella necessaria per uccidere un uomo, senza ricavarne alcun danno: il meccanismo di disintossicazione della specie, tuttavia, è ancora sconosciuto.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo un periodo di gestazione di circa 138 giorni, la femmina dà alla luce un solo piccolo per anno.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le stime della IUCN, la popolazione è in declino e attualmente ne sopravvivono circa un migliaio di esemplari, il che la fa considerare una specie a rischio critico di estinzione[4].

La Zoological Society of London, in base a criteri di unicità evolutiva e di esiguità della popolazione, considera l'Hapalemur aureus una delle 100 specie di mammiferi a maggiore rischio di estinzione.[5]

Parte del suo areale ricade nel territorio del Parco Nazionale di Ranomafana e del Parco Nazionale di Andringitra.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Hapalemur aureus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Colin Groves, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, a cura di D.E. Wilson e D.M. Reeder, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Tan C.L, Group composition, home range size, and diet in three sympatric bamboo lemur species (genus Hapalemur) in Ranomafana National Park, Madagascar, in International Journal of Primatology, vol. 20, 1999, pp. 547–566. URL consultato il 19 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2018).
  4. ^ (EN) Ganzhorn, J. & Members of the Primate Specialist Group 2000, Hapalemur aureus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  5. ^ (EN) Hapalemur aureus, in EDGE (Evolutionary Distinct and Globally Endangered), Zoological Society of London.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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