Guerra bulgaro-serba (853)

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Guerra bulgaro-serba (853)
parte delle guerre bulgaro-serbe
L'Europa centrale e sudorientale intorno all'850
Data853
LuogoSerbia e Bulgaria, Balcani centrali
EsitoVittoria serba
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
ignotiignoti
Perdite
Vladimiro e 12 boiardi vengono fatti prigionieriignote
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La guerra bulgaro-serba dell'853 fu un conflitto combattuto tra l'Impero bulgaro e il Principato di Serbia. Si trattò del secondo scontro facente parte del ciclo di guerre bulgaro-serbe.[1][2][3]

Preludio e guerra[modifica | modifica wikitesto]

Il Primo Impero bulgaro nel IX secolo e la sua espansione territoriale sotto Krum, Omurtag e Presiano

Dopo la morte del principe Vlastimiro di Serbia nell'850 circa, i suoi domini furono divisi tra i suoi figli e i loro parenti.[4] Vlastimiro e Presiano, padre di Boris I di Bulgaria, si erano scontrati nella guerra bulgaro-serba dell'839-842, conclusasi con una vittoria serba. Boris cercò di vendicare quella sconfitta e, nell'853 circa, l'esercito bulgaro guidato da Vladimiro-Rasate, figlio di Boris I, invase la Serbia, con l'obiettivo di rimpiazzare il dominio bizantino sui serbi.[1] L'esercito serbo rispondeva agli ordini di Mutimiro e dai suoi due fratelli, che sconfissero i bulgari, catturarono Vladimiro e dodici boiardi.[5] Boris I e Mutimiro si accordarono per la cessazione delle ostilità e forse suggellarono persino un'alleanza,[1] con il sovrano serbo che decise di inviare i suoi figli Bran e Stefano al confine per scortare i prigionieri, dove avvenne uno scambio di doni in segno di pace. Boris fece loro «ricchi regali», mentre a lui furono dati «due schiavi, due falchi, due cani e ottanta pellicce».[6]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Per ragioni ignote, in seguito insorse un conflitto interno che portò Mutimiro a bandire i due fratelli minori, i quali chiesero asilo corte bulgara.[1][7] Secondo alcuni studiosi, il motivo della faida andrebbe ricercato in un tradimento.[8] Mutimiro, dal canto suo, costrinse il figlio di Goinico, Pietro, a rimanere alla sua corte per ragioni politiche.[8] Ciononostante, Petar riuscì comunque a fuggire dopo poco tempo in Croazia.[7] Petar avrebbe poi sconfitto Pribislavo, figlio di Mutimiro, e sarebbe salito al trono serbo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Fine (1991), p. 141.
  2. ^ Ćirković (2004), p. 15.
  3. ^ Curta (2006), pp. 145, 167.
  4. ^ De administrando imperio, pp. 154-155.
  5. ^ Bury (1912), pp. 373-374.
  6. ^ De administrando imperio, p. 152.
  7. ^ a b Ćirković (2004), p. 15.
  8. ^ a b (EN) Đ. Đekić, Why did prince Mutimir keep Petar Gojnikovic?, in Teme, vol. 33, n. 2, 2009, pp. 683-688.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Fonti secondarie[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]