La Serbia era unita al Montenegro nell'Unione Statale di Serbia e Montenegro ma in seguito al referendum del 21 maggio2006, il Montenegro ha optato per l'indipendenza. A seguito del referendum, la Confederazione è stata sciolta e la Serbia (così come il Montenegro) è divenuta uno stato sovrano.
È priva di accessi diretti sul mare, anche se l'accesso all'Adriatico è possibile tramite il vicino Montenegro, mentre il fiume Danubio garantisce un accesso fluviale verso l'Europa centrale e il Mar Nero.
Stefan Dušan introdusse anche il Dušanov Zakonik (Codice di Dušan, 1349), un risultato giuridico unico negli stati europei dell'epoca. L'imperatore Dušan aprì nuove vie di commercio e rafforzò l'economia dello stato. L'Impero serbo fiorì, risultando una delle nazioni più evolute e culturalmente avanzate del continente. Alcune delle opere d'arte serbe medievali furono proprio create durante questo periodo: tra tutte si ricorda principalmente il Nomocanon di San Sava.
Pietro I di Serbia,
figlio di Aleksandar Karađorđević e di sua moglie, la principessa Persida Nenadovic, seguì la famiglia all'abdicazione paterna nel 1858 nell'attuale Romania. Il giovane passò parte del suo esilio in Francia, dove studiò all'accademia militare di Saint-Cyr e prese parte alla Guerra franco-prussiana come ufficiale della Legione straniera francese, e nel 1875 prese parte alla rivolta della Bosnia contro gli Ottomani.
Visoki Dečani (in serbo: Манастир Високи Дечани) è un grande monastero della Chiesa Ortodossa Serba in Kosovo, a 12 chilometri a sud della città di Peć. La sua cattedrale è la più grande chiesa medievale dei Balcani e contiene il più grande affrescobizantino che si sia conservato fino a noi.
Il monastero venne fondato in un castagneto dal re Stefano Dečanski nel 1327. Il suo atto di fondazione ufficiale risale al 1330. L'anno successivo il re morì e venne sepolto nel monastero, che quindi divenne il suo santuario, infatti l'epiteto "Dečanski" deriva direttamente dal monastero che egli fondò.