Guardacaccia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il guardacaccia di Richard Ansdell

Il guardacaccia (o guardiacaccia),[1] o agente di vigilanza venatoria, è una figura professionale che si occupa di tutela e salvaguardia della fauna selvatica nel territorio (riserve faunistiche ecc).

Il guardacaccia era una figura già presente nei secoli passati e aveva il compito di evitare il bracconaggio nelle terre dei nobili, oltre a provvederle di prede per la caccia o la pesca.

Inoltre, era una figura dipendente dai comitati provinciali della caccia, istituiti con il Regio decreto del 5 giugno 1939, n. 1016, annoverabile tra gli antesignani degli attuali agenti e ufficiali della Polizia provinciale.

Con i compiti di cui sopra, in Sardegna sono tuttora presenti le Compagnie Barracellari.

I guardacaccia svolgono normalmente un'attività di controllo e vigilanza in ambito territoriale per acquisire informazioni sullo stato del territorio e sulle abitudini degli animali, oltre ad avere un compito più squisitamente didattico per educare al rispetto dell'ambiente, della fauna selvatica e della normativa di riferimento. Inoltre, segnalando alle autorità competenti le eventuali malattie riscontrate dalla fauna, provvedono all'abbattimento dei capi malati.

Tra le funzioni delle guardie vi è la verifica dei permessi e delle licenze dei cacciatori nonché la contestazione di reati con possibilità di elevare contravvenzioni in caso di violazione delle leggi a tutela del patrimonio faunistico.

Nella cultura di massa

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ dizionario da "corriere.it", su dizionari.corriere.it.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàThesaurus BNCF 16371