Gran Premio motociclistico delle Nazioni 1973

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Bandiera dell'Italia GP delle Nazioni 1973
235º GP della storia del Motomondiale
4ª prova su 12 del 1973
Data 20 maggio 1973
Nome ufficiale 51º Gran Premio delle Nazioni
Luogo Autodromo nazionale di Monza
Percorso 5,750 km
Risultati
Classe 350
188º GP nella storia della classe
Distanza 24 giri, totale 138,000 km
Pole position Giro veloce
Bandiera dell'Italia Giacomo Agostini Bandiera dell'Italia Renzo Pasolini
MV Agusta in 1:44.800 a 197,510 km/h Harley-Davidson in 1:42.500 a 201,754 km/h
Podio
1. Bandiera dell'Italia Giacomo Agostini
MV Agusta
2. Bandiera della Finlandia Teuvo Länsivuori
Yamaha
3. Bandiera della Svezia Kent Andersson
Yamaha
Classe 125
203º GP nella storia della classe
Distanza 16 giri, totale 92,000 km
Pole position Giro veloce
Bandiera della Svezia Kent Andersson Bandiera della Spagna Ángel Nieto
Yamaha in 1:58.300 a 174,979 km/h Morbidelli in 1:58.100 a 175,275 km/h
Podio
1. Bandiera della Svezia Kent Andersson
Yamaha
2. Bandiera dei Paesi Bassi Jos Schurgers
Bridgestone
3. Bandiera dell'Italia Eugenio Lazzarini
Piovaticci
Classe 50
92º GP nella storia della classe
Distanza 10 giri, totale 57,500 km
Pole position Giro veloce
Bandiera dei Paesi Bassi Jan de Vries Bandiera dei Paesi Bassi Jan de Vries
Kreidler in 2:12.400 a 156,344 km/h Kreidler in 2:13.500
Podio
1. Bandiera dei Paesi Bassi Jan de Vries
Kreidler
2. Bandiera della Svizzera Bruno Kneubühler
Kreidler
3. Bandiera della Germania Ovest Gerhard Thurow
Kreidler

Il Gran Premio motociclistico delle Nazioni 1973 fu il quarto appuntamento del motomondiale 1973. Si svolse il 20 maggio 1973 all'autodromo nazionale di Monza, ed erano in programma tutte le classi.

La giornata si aprì alle 9.00 con una gara del campionato italiano juniores della classe 250. Seguì alle 10.00 la classe 50, agevolmente dominata dalle Kreidler ufficiali di Jan de Vries e Bruno Kneubühler.

La classe 125 (in programma alle 11.00) vide la quarta vittoria consecutiva stagionale di Kent Andersson.

La gara della classe 350 (ore 14.00) fu caratterizzata dal duello tra Giacomo Agostini e Renzo Pasolini: il romagnolo, partito male (15º al primo giro), recuperò fino ad andare in testa, segnando il record sul giro ad oltre 200 km/h, prima di ritirarsi per un "dritto" alla parabolica (conseguenza di un grippaggio).

Al primo giro della gara della classe 250 (ore 15.15) l'Harley-Davidson di Pasolini, impostando il "curvone", perse aderenza scivolando: sia il "Paso" che la moto si schiantarono contro il guard-rail. La moto perse la sella e il serbatoio (che sparse miscela sulle balle di paglia poste a protezione dei guard-rail, incendiandole), rimbalzando poi in pista centrando in pieno Jarno Saarinen, che sopraggiungeva. Il finlandese fu sbalzato di sella e cadde rovinosamente sull'asfalto, finendo poi investito dalle moto che sopraggiungevano. Oltre a Pasolini e Saarinen, per i quali non ci fu niente da fare, caddero a terra altri dodici piloti, alcuni dei quali gravemente feriti. La gara fu annullata, così come quelle della classe 500 (prevista alle 16.30) e dei sidecar (ore 18)[1].

Le cause dell'incidente furono molteplici: la pericolosità del circuito, circondato da guard-rail e con un asfalto in cattive condizioni; l'olio in pista, perso dalla Benelli di Walter Villa durante la gara della 350 e non tolto (alcuni giornalisti che lo fecero notare al direttore di gara furono consegnati alla Polizia come "facinorosi", mentre il pilota John Dodds fu minacciato di essere trattenuto e di non partecipare alla gara); il grippaggio della moto di Pasolini (certificato da una perizia del Tribunale);

L'8 luglio, quarantanove giorni dopo il GP, durante la gara del campionato italiano juniores della classe 500, gara in programma prima della "500 km di Monza", morirono nello stesso punto di Pasolini e Saarinen altri tre centauri, Renato Galtrucco, Carlo Chionio e Renzo Colombini[2]. A seguito di questi incidenti non vi furono gare motociclistiche sul circuito brianzolo per due anni[3] e il "Nazioni" ritornò a Monza solo nel 1981.

Classe 350[modifica | modifica wikitesto]

Arrivati al traguardo[modifica | modifica wikitesto]

Pos Pilota Moto Tempo Punti
1 Bandiera dell'Italia Giacomo Agostini MV Agusta 42:05.500 15
2 Bandiera della Finlandia Teuvo Länsivuori Yamaha +9.800 12
3 Bandiera della Svezia Kent Andersson Yamaha +40.500 10
4 Bandiera dell'Australia John Dodds Yamaha +41.400 8
5 Bandiera dell'Italia Walter Villa Benelli +54.600 6
6 Bandiera della Svizzera Werner Pfirter Yamaha +1:05.400 5
7 Bandiera della Germania Ovest Dieter Braun Yamaha +1:06.600 4
8 Bandiera dell'Italia Mario Lega Yamaha +1:10.400 3
9 Bandiera del Regno Unito Mick Grant Yamaha +1:13.400 2
10 Bandiera della Svizzera Gyula Marsovszky Yamaha +1:47.100 1
11 Bandiera della Spagna Víctor Palomo Yamaha +1 giro
12 Bandiera dei Paesi Bassi Marcel Ankoné Yamaha +1 giro
13 Bandiera dell'Italia Armando Toracca Yamaha +1 giro
14 Bandiera della Svezia Kurt-Ivan Carlsson Yamaha +1 giro
15 Bandiera dei Paesi Bassi Leo Bovee Yamaha +1 giro
16 Bandiera dell'Italia Ferruccio Bonalumi Yamaha +1 giro
17 Bandiera dell'Italia Gianfranco Bonera Harley-Davidson +2 giri

Ritirati[modifica | modifica wikitesto]

Pilota Moto
Bandiera dell'Italia Renzo Pasolini Harley-Davidson
Bandiera del Regno Unito Phil Read MV Agusta
Bandiera dell'Italia Silvio Grassetti MZ
Bandiera dell'Italia Giovanni Proni Yamaha
Bandiera dell'Italia Giovanni Provenzano Yamaha
Bandiera della Svizzera Bruno Kneubühler Yamaha
Bandiera dell'Italia Luigi Torelli Yamaha
Bandiera del Regno Unito Chas Mortimer Yamaha
Bandiera dei Paesi Bassi Rob Bron Yamaha
Bandiera dell'Italia Vittorio Gornati Yamaha
Bandiera dell'Italia Mangione Yamaha

Classe 125[modifica | modifica wikitesto]

Classe 50[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le pole position delle classi le cui gare furono annullate:
    * 250: Jarno Saarinen (Yamaha) 1:46.500 a 194,366 km/h;
    * 500: Jarno Saarinen (Yamaha) 1:41.400 a 204,142 km/h;
    * Sidecar: Gerry Boret/Nigel Boret (Renwick-König) 1:54.900 a 180,157 km/h.
  2. ^ Stampa Sera, 9 luglio 1973, pag. 9
  3. ^ Otto Grizzi e Franco Varisco, Il tempio della velocità, Motociclismo d'Epoca 10/2002, pag. 113

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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