Godfather

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Godfather
NazioneBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
PeriodoAnni 1970
IdeatoreSconosciuto
LocaleSconosciuto
BicchiereTumbler basso
Base primaria
DecorazioneNessuna
Tecnica di miscelazioneStirring
CapacitàMedium drink
Momento del consumoAfter-dinner
ClasseDuo cocktail
StileGangster style
FamigliaTrilogia criminale
Cocktail ufficiale IBA
Inclusione1986[1][2]
Estromissione2020[3]

Godfather è un cocktail a base di scotch whisky e liquore amaretto, facente parte della lista di cocktail ufficiali IBA dal 1986 al 2020.[1][3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia del cocktail Godfather non è del tutto nota. L'ipotesi maggiormente accettata indica come probabile periodo di nascita del cocktail gli anni settanta del XX secolo, nella zona degli Stati Uniti, con il nome dedicato a Marlon Brando e alla sua partecipazione al film del 1972 Il padrino (in inglese, appunto, The Godfather): tale cocktail, secondo questa ipotesi, sarebbe stato appunto il preferito dell'attore e la presenza di un liquore tipicamente italiano avrebbe decretato la decisione definitiva sul nome[4][5][6][7][8][9]. Tale teoria, sarebbe poi supportata dalla somiglianza con la tipologia di cocktail creati in quell'epoca, come ad esempio il Rusty Nail[4][5].

Una seconda ipotesi, meno supportata, fa risalire, invece, la creazione del cocktail a Donato “Duke” Antone, un barista italo-americano di Los Angeles degli anni 40-'50, il quale avrebbe dedicato questo cocktail ai famosi gangster italo-americani che frequentavano in quegli anni i locali notturni. Questa ipotesi sarebbe supportata da altre ipotesi che vedono lo stesso barman inventore di altri cocktail simili come il Rusty Nail e il White Russian[5][8][10].

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Il godfather è il capostipite della famiglia della trilogia criminale, parte dello stile gangster della classe dei cocktail duo[7][9]. Il cocktail risulta una combinazione equilibrata fra le note secche del whisky e i toni morbidi e dolci dell'amaretto; il grado alcolico si aggira intorno ai 30°[11][12].

Ingredienti[modifica | modifica wikitesto]

  • 3,5 cl di scotch whisky
  • 3,5 cl di Liquore di amaretto[13]

Preparazione[modifica | modifica wikitesto]

Versare direttamente nel bicchiere tumbler basso riempito di ghiaccio lo scotch whisky e il liquore amaretto, mescolare con o stirrer o con cucchiaio da barman e servire senza decorazioni.[9][10][13][14]

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Data la semplicità di ingredienti e preparazione, il Godfather è un cocktail facilmente disponibile nella maggioranza dei locali. Esistono, comunque, delle varianti sia nella composizione che negli ingredienti:

  • Godfather (varianti di composizione): le varianti di composizione vedono le proporzioni sbilanciarsi a favore del whisky in un range che varia fra 2:1 fino a 8:1; le varianti più comuni, però, sono quelle più equilibrate, cioe 2:1 e 3:1.[15] La prima ricetta IBA del 1986, ad esempio, consigliava 3/10 di amaretto e 7/10 di scotch whisky.[2] Inoltre, diversi siti ufficiali di produttori di amaretto e di whisky presentano diverse varianti nelle proporzioni.[16][17]
  • Godmother: variante che sostituisce lo scotch whisky con la vodka.
  • Godchild: variante che aggiunge la crema di latte.
  • French connection: variante che sostituisce lo scotch whisky con il cognac.
  • Godfather II: variante che sostituisce lo scotch whisky con il bourbon.[18]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Marco Romani, I cocktail ufficiali I.B.A. – 1986, su bar.it, 30 giugno 2015. URL consultato il 26 agosto 2018.
  2. ^ a b I mondiali I.B.A. 1986 (PDF), su bar.it. URL consultato il 26 agosto 2018.
  3. ^ a b (EN) 2020 IBA official cocktail list, su iba-world.com. URL consultato il 28 aprile 2020.
  4. ^ a b (EN) kara Newman, The Unlikely Comeback of the Godfather Cocktail, su punchdrink.com, 13 ottobre 2017. URL consultato il 28 aprile 2020.
  5. ^ a b c (EN) Jim Sabataso, Happy Hour History: The Godfather, in Paste magazine, 27 luglio 2015. URL consultato il 28 aprile 2020.
  6. ^ (EN) Manly Libation of the Week: The Godfather, su cheatsheet.com. URL consultato il 28 aprile 2020.
  7. ^ a b Cocktail criminali, su professionebarman.it. URL consultato il 28 aprile 2020.
  8. ^ a b Godfather: ricetta, ingredienti di base e come si prepara, su dilei.it. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2018).
  9. ^ a b c God-father, su professionebarman.it. URL consultato il 28 aprile 2020.
  10. ^ a b Cocktail Godfather:storia e preparazione, su preparacocktails.it. URL consultato il 28 aprile 2020.
  11. ^ Godfather cocktail, su cocktailitalia.it. URL consultato il 28 aprile 2020.
  12. ^ Godfather, su cibo360.it. URL consultato il 28 aprile 2020.
  13. ^ a b Ricettario cocktails I.B.A: 2011 (PDF), su professionebarman.it. URL consultato il 28 aprile 2020.
  14. ^ Godfather, su cocktailitalia.it. URL consultato il 28 aprile 2020.
  15. ^ (EN) Godfather cocktail, su diffordsguide.com. URL consultato il 28 aprile 2020.
  16. ^ Godfather, su disaronno.com. URL consultato il 28 aprile 2020.}
  17. ^ (EN) Godfather cocktail, su johnniewalker.com. URL consultato il 28 aprile 2020.
  18. ^ (EN) Godfather II, su punchdrink.com. URL consultato il 28 aprile 2020.

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