Giuseppe Righini di San Giorgio

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Giuseppe Righini di San Giorgio
NascitaTorino, 17 febbraio 1781
MorteTorino, 27 gennaio 1871
Dati militari
Paese servito Regno di Sardegna
Regno di Napoli
Regno di Sicilia
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Forza armataRegia Armata Sarda
Esercito delle Due Sicilie
British Army
ArmaFanteria
CorpoGranatieri
UnitàReggimento Cacciatori
RepartoItalian Levy
GradoTenente generale
ComandantiVittorio Amedeo Sallier della Torre
GuerrePrima coalizione
Seconda coalizione
Terza coalizione
Quinta coalizione
Guerra d'indipendenza spagnola
Sesta coalizione
Settima coalizione
CampagneCampagna d'Italia (1796-1797)
Campagna italiana di Suvorov
Campagna d'Italia (1800)
Invasione di Napoli (1806)
Insurrezione calabrese
Campagna d'Italia (1813-1814)
BattaglieInvasione di Ischia
Battaglia del Canale di Procida (1809)
Cattura di La Spezia
Assedio di Genova (1814)
Comandante diUn reggimento della Italian Levy
Brigata di Alessandria
Divisione di Genova
Altre caricheGovernatore di Novara
Governatore di Alessandria
dati tratti da Gli ufficiali del Regno di Sardegna dal 1814 al 1821 (Dizionario biografico)
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Giuseppe Righini di San Giorgio (Torino, 17 febbraio 1781Torino, 27 gennaio 1871) è stato un generale e nobile italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Righini di San Giorgio nacque a Torino il 17 febbraio 1781, figlio di Alessandro e di Giuseppina Badia.[1] Iniziò presto la carriera militare.

Il 9 agosto 1793 fu nominato sottotenente nel I battaglione del Corpo dei Granatieri Reali e il 2 maggio 1796 fu promosso luogotenente.[1] Partecipò alle campagne sostenute dal Regno di Sardegna contro la Repubblica francese dal 1793 al 1800.[1] Dopo l'occupazione del Piemonte, Righini di San Giorgio nel 1805 entrò al servizio del Regno di Napoli, rimanendo nelle truppe di Ferdinando IV fino al 1812.[1] Nell'esercito delle Due Sicilie combatté contro i francesi negli Abruzzi, nelle Calabrie, nell'invasione di Ischia e nella battaglia del Canale di Procida.[1] Dal 1812 al 1816 fu al servizio del Regno Unito come tenente colonnello comandante di un reggimento della Italian Levy, creata dal generale William Bentinck.[2] Con i britannici combatté nella guerra d'indipendenza spagnola e nel 1814 in Italia nella campagna sulla Riviera ligure, poi a Nizza e infine in Francia, dove combatté di nuovo nel 1815, durante la guerra della settima coalizione.[1]

Dopo la Restaurazione tornò al servizio del Regno di Sardegna e il 20 febbraio 1816 fu nominato luogotenente colonnello nel Reggimento dei Cacciatori Italiani.[1] Il 17 maggio 1817 fu nominato colonnello comandante della Brigata di Alessandria, mentre il 15 gennaio 1823 fu promosso maggior generale comandante della Divisione di Genova.[1] In seguito fu anche governatore di Novara e Alessandria (1838).

Sposò Carola Recco, dalla quale ebbe, fra gli altri, Alessandro, anche lui generale, e Paolo.
Morì a Torino il 27 gennaio 1871, a 89 anni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]