Giuseppe Bonito

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Autoritratto, Galleria degli Uffizi, Firenze

Giuseppe Bonito (Castellammare di Stabia, 1º novembre 1707Napoli, 19 maggio 1789) è stato un pittore italiano del periodo rococò.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

L'Immacolata Concezione, Cappella palatina della Reggia di Caserta

Fu uno dei maggiori pittori di genere napoletani, le sue numerosissime tele di carattere popolaresco ne fanno uno dei migliori rappresentanti del genere, forse il più importante dell'Italia meridionale del Settecento. Ebbe molto riscontro tanto che alcune tele di altri pittori suoi contemporanei e conterranei gli furono per lungo tempo attribuite. Il caso più eclatante fu quello del napoletano Gaspare Traversi al quale soltanto nel Novecento, grazie agli studi dello storico dell'arte Roberto Longhi, fu riconosciuta la paternità dell'intera sua opera fino a quel momento attribuita a Bonito.

Fu allievo di Francesco Solimena, pittore tardo barocco di grandi pale d'altare, Bonito imparò dal suo maestro l'uso dei chiaroscuri che applicò in maniera personale sia ai grandi quadri di tema religioso sia ai piccoli quadri di genere popolare.

Bonito rappresentò la sua città, anche negli aspetti più folcloristici e ovvi, con la presenza di "scugnizzi" e l'immancabile Pulcinella, ma la sua pittura non fu moraleggiante o dai significati oscuri; quanto un ritratto, alle volte edulcorato altre volte spietato, della sua città e del suo tempo.

Ritratto di Maria Amalia di Sassonia, Museo del Prado, Madrid

Tra il 1736 e il 1742 Bonito lavorò per i Borboni per la decorazione a fresco della Reggia di Portici. Come ritrattista fu molto ricercato dalla nobiltà napoletana: celebre il ritratto di Maria Amalia di Sassonia, moglie del re di Napoli Carlo di Borbone.

Una delle sue ultime opere, L'Immacolata Concezione del 1789, fu dipinta da Bonito per la Cappella Palatina della Reggia di Caserta.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto di Carlo di Borbone, re delle Due Sicilie, 1745, Museo del Prado, Madrid
L'ambasciata turca a Napoli, 1741, Museo del Prado, Madrid
Scena di genere con personaggi carnevaleschi, tra cui un Pulcinella, Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Per le opere alla Galleria dell'Accademia di belle arti di Napoli, vediː Galleria dell'Accademia,  p. 102 e fig. 13.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Anna Caputi, Raffaello Causa, Raffaele Mormone (a cura di), La Galleria dell'Accademia di Belle Arti in Napoli, Napoli, Banco di Napoli, 1971, SBN IT\ICCU\NAP\0178087.
  • Jane Turner (a cura di), The Dictionary of Art, vol. 4, New York, Grove, 1996, p. 323, ISBN 1-884446-00-0.
  • Achille della Ragione, Giuseppe Bonito. Opera completa, Napoli, Edizioni Napoli Arte, 2014.

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