Giuseppe Argenti

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Giuseppe Argenti (Viggiù, 21 marzo 1811Nizza, 5 giugno 1876) è stato uno scultore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Non sono note notizie biografiche relative ai primi anni di attività, se non che fu allievo di Pompeo Marchesi all'Accademia di belle arti di Brera[1].

Tra il 1834 e il 1843 si ha notizia che lavorò in diverse occasioni al Duomo di Milano[1]. Tuttavia la maggior parte delle sue opere furono realizzate nelle città dello stato sabaudo, dove collaborò anche con lo scultore Stefano Butti.

Tra il 1836 e il 1838, per la Barriera Albertina, realizzò statue allegoriche raffiguranti virtù o attività civiche[2][1].

A Palazzo Bertelli, inaugurato il 4 novembre del 1837, realizzò la statua superiore, che raffigura un'allegoria della città di Novara[3].

Tra il 1839 e il 1841 realizzò, a Palazzo Orelli, il vertice e gli acroteri laterali del timpano, con rappresentazioni dell'Acqua e della Terra, assieme alla statua di Melchiorre Gioja all'interno[4][5].

Per lo scurolo di Sant'Alessandro a Fontaneto d'Agogna (NO), nel 1845, Argenti eseguì le 12 statue in terracotta con i santi onomastici degli illustri committenti, proprietari in Fontaneto[6].

Nel 1851 realizzò, al palazzo dell'Archivio di Stato di Novara, sull'architrave dell'ingresso, la statua del Genio della Conservazione[7][8].

Genio della conservazione - Archivio di Stato di Novara

Dal 1852, nel cortile centrale dell'Ospedale maggiore della Carità, realizzò medaglie e busti marmorei di benefattori organizzati in base a un suo progetto decorativo[9].

Nel 1858, a Bellinzago Novarese, nella chiesa parrocchiale di San Clemente, Argenti realizzò le quattro statue degli Evangelisti, da lui eseguite su disegno dall'Antonelli. Oltre a queste realizzò due busti di marmo, raffiguranti l'uno il prevosto Serafino Bellini e l'altro Alessandro Antonelli[10].

Monumento a Cavour a Vercelli, realizzato con Ercole Villa nel 1864

A Vercelli, nel 1864, in collaborazione con lo scultore Ercole Villa che ritrasse lo statista Cavour, Argenti realizzò le due statue allegoriche alla base del monumento dedicate all'Agricoltura che tiene in mano i frutti della terra e al Commercio che auspica il libero mercato, come titola il grande volume ai suoi piedi[11].

Tra il 1867 e il 1869 eseguì la serie di medaglioni a tema religioso per il Duomo di Novara[12].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Molti sono i suoi lavori nella città di Novara ed in provincia.

A titolo di esempio, a Novara realizzò, al Palazzo Civico, il monumento a Carlo Alberto, distrutto nel periodo della seconda guerra mondiale. Rappresentava un'aquila con un'ala spezzata, posta tra due statue, raffiguranti la Vigilanza e la Temperanza[13].

Altre opere[modifica | modifica wikitesto]

  • A Lu (AL) nella Chiesa di Santa Maria Nuova, nel 1846, Argenti realizza l'altorilievo della Madonna Assunta che decora l'abside[14].
  • Ad Oleggio (NO), realizza le decorazioni plastiche e le statue che decorano la facciata del Santuario della Beata Vergine Assunta in località Loreto[15].
  • A Galliate (NO), negli anni '40 dell'Ottocento, realizza diverse statue delle cappelle del complesso del Varallino[16]. Nel 1863 scolpisce inoltre la statua di San Carlo Borromeo per la chiesa parrocchiale[17].
  • A Meina (VCO) nella villa Faraggiana, realizza le decorazioni scultoree della facciata in pietra di Viggiù[18].
  • A Vercelli, realizza le statue di quattro apostoli poste sulla facciata del duomo (il gruppo a destra)[19].
  • Ad Aosta realizza le statue rappresentanti i due fiumi che attraversano la città: il Buthier e la Dora Baltea. Le due statue si trovano sulla facciata dell'Hotel de Ville (1838-1842) in piazza Chanoux[20].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1926 il comune di Novara gli ha intitolato una via nel quartiere Sacro Cuore, presso Largo Leonardi[21][22].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Fernando Cova, Dizionario (repertorio) dei pittori, scultori, architetti, artigiani... bosini, varesotti, varesini nati nell'attuale provincia di Varese dal XII al XIX secolo (PDF), febbraio 2009, p. 22. URL consultato il 26 novembre 2021. Ospitato su Antiqua.
  2. ^ Barriera Albertina, su Agenzia Turistica Locale della Provincia di Novara. URL consultato il 17 novembre 2021.
  3. ^ Itinerari turistici nella città di Novara, su La comunità di Veveri. URL consultato il 25 novembre 2021.
  4. ^ I principali monumenti della città, su Comune di Novara. URL consultato il 25 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  5. ^ M. N., Le statue di M. Gioja e di G. D. Romagnosi nel Palazzo del Mercato di Novara, in Bollettino storico piacentino, n. 1, Piacenza, Tip. Edit. A. Del Maino, gennaio-marzo 1924, p. 34. URL consultato il 22 novembre 2021. Ospitato su Google Libri.
  6. ^ Lo scurolo di Sant'Alessandro a Fontaneto d'Agogna, su Piemonte Orientale & Oltre. URL consultato il 25 novembre 2021.
  7. ^ Archivio di Stato di Novara, su dati.san.beniculturali.it. URL consultato il 25 novembre 2021.
  8. ^ Archivio di Stato, su ATL Novara. URL consultato il 26 novembre 2021.
  9. ^ Emiliana Mongiat, Opera d'arte di Argenti Giuseppe (1810/1876), a Novara, su Beni-Culturali, 1985. URL consultato il 25 novembre 2021.
  10. ^ Chiesa Parrocchiale di San Clemente (Sec. XVI - XIX) (PDF), su Comune di Bellinzago Novarese, 5 giugno 2017. URL consultato il 25 novembre 2021.
  11. ^ Stefania Filice, Piazza Cavour, il cuore medievale di Vercelli, su vercelli.italiani.it, 4 dicembre 2018. URL consultato il 25 novembre 2021.
  12. ^ Dell'Omo, 2019
  13. ^ Luigi Simonetta, Spigolature - La "caduta" dei Savoia, su Società Storica Novarese. URL consultato il 25 novembre 2021.
  14. ^ Monumenti, su Comune di Lu. URL consultato il 25 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2010).
  15. ^ Flavia Fiori e Mario Airoldi, Il Santuario di Loreto in Oleggio e le corporazioni dei mestieri, illustrazioni di Giacomo Gallarate, Museo di arte religiosa, 1993.
  16. ^ Roberto Cardano, Il santuario del Varallino, su Parrocchia di Galliate, 13 settembre 2018. URL consultato il 25 novembre 2021.
  17. ^ Roberto Cardano, La chiesa parrocchiale, su Parrocchia di Galliate, 13 settembre 2018. URL consultato il 25 novembre 2021.
  18. ^ Silvana Bartoli, Politica in villa. I Faraggiana a Meina nel secondo Ottocento, su Archivio iconografico del Verbano-Cusio-Ossola, 6 ottobre 2014. URL consultato il 25 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2021).
  19. ^ Mario Guilla, Indicazione delle più significative emergenze d'arte in Vercelli e luoghi limitrofi, su Eusebiano.com, 2010. URL consultato il 25 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2013).
  20. ^ Statuaria monumentale, su Il portale turistico e culturale del comune di Aosta. URL consultato il 25 novembre 2021.
  21. ^ Denominazione Vie - Scheda via Argenti, su Comune di Novara. URL consultato il 26 novembre 2021.
  22. ^ Alessandro Viglio, Un importante gruppo di nuove denominazioni di vie cittadine e suburbane, in Bollettino Storico per la Provincia di Novara, n. 1, Novara, Stab. Tip. Cattaneo, 1927, pp. 121-124. URL consultato il 27 maggio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Caravatti, Viggiù nella storia e nell'arte, Varese, Arti Grafiche Varesine, 1925.
  • Gottardo Ortelli, Picasass. Storia del mestiere e degli uomini che hanno fatto la storia di Viggiù, Varese, Macchione Editore, 1995.
  • Gabriella Bottarelli e Walter Guerra, Dizionario architetti, ceramisti, incisori, pittori e scultori di Varese e del Varesotto dal sec. XII al sec. XX, Varese, Archivio Artistico Varesino, 1998.
  • Marina Dell'Omo, Uno scultore dell'800 per il Novarese. Giuseppe Argenti, in Novarien, n. 14, Interlinea Edizioni, 1984, pp. 192-206, ISSN 0078-253X (WC · ACNP).
  • Marina Dell'Omo, Quasi un finale di partita: Giuseppe Argenti nella cattedrale di Novara, 1867-1869, in Novarien, n. 48-49, Novara, Interlinea Edizioni, 2019, pp. 93-104, ISSN 0078-253X (WC · ACNP). URL consultato il 26 novembre 2021.

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