Giovanni Santini (architetto XIX secolo)

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Giovanni Santini (Umbertide, 1802Perugia, 1868) è stato un architetto italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Santini si forma presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia, dove studia Architettura, Prospettiva e Ornato nei corsi tenuti da Giovanni Monotti. Nonostante l'ambito accademico perugino di quegli anni sia caratterizzato da una forte impronta neoclassicista, durante il corso di studi affronta il progetto di nuove tipologie funzionali ai bisogni della città contemporanea.

Terminati gli studi nel 1833, Santini diventa docente delle cattedre di Architettura e Prospettiva nell'Accademia del capoluogo umbro. La sua attività didattica è caratterizzata da una marcata impronta innovatrice, laddove introduce lo studio dei testi a tema archeologico di Luigi Canina e di nuove riviste quali “L'Ape italiana delle belle arti”. In particolare promuove il rilievo dell'architettura quale strumento conoscitivo, soprattutto per quanto riguarda l'indagine dell'architettura gotica, che diverrà il linguaggio privilegiato del nuovo stile eclettico neomedioevale. Frequentano i suoi corsi Nazareno Biscarini, Giulio De Angelis e Guglielmo Calderini.

L'attività didattica di Santini è accompagnata da un'intensa attività progettuale. Negli edifici che progetta ricorrono temi neoclassici, in particolare nella composizione delle facciate (quali ad esempio la tripartizione orizzontale e verticale, l'utilizzo della finestra termale e l'adozione del bugnato liscio e dell'ordine gigante) e nell'utilizzo di elementi decorativi vegetali e antropomorfi (disposti al fine di evidenziare i singoli elementi architettonici). Allo stesso tempo però alcune scelte progettuali tradiscono una temperie innovatrice, quali ad esempio l'adozione di arcate al fine di marcare la prima campata della navata centrale dal presbiterio dalle navate laterali e l'adozione del cosiddetto dado brunelleschiano e di colonne particolarmente slanciate. In una ricerca di verticalità che richiama le navate gotiche, particolarmente evidente nei due portali neomedievali (1848-1855) realizzati nel duomo di San Lorenzo a Perugia.

Principali opere[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Belardi, Luca Martini, Giovanni Santini (1802-1868), in Paolo Belardi, Simone Bori, a cura di, 1861-1939 L'architettura della Perugia postunitaria, Perugia, EFFE Fabrizio Fabbri Editore, 2013, pp. 124-139.
  • Laura Niccacci, Rilievo architettonico della cappella del Battistero di Giovanni Santini nella cattedrale di San Lorenzo a Perugia, Tesi di laurea triennale in Ingegneria Civile, Università degli Studi di Perugia, a.a. 2011-2012 (relatore prof. ing. Paolo Belardi; correlatore ing. Luca Martini).
  • Paolo Belardi, Valeria Menchetelli, L'architettura della Perugia postunitaria 1861-1911. Dalla città aristocratica alla città borghese, in Francesco Federico Mancini, a cura di, Il Palazzo Cesaroni di Perugia, Perugia, Quattroemme, 2011, pp. 35-52.
  • Paolo Persichini, Rilievo architettonico del Santuario della Madonna della Stella a Montefalco (PG) di Giovanni Santini, Tesi di laurea triennale in Ingegneria Civile, Università degli Studi di Perugia, a.a. 2006-2007 (relatore prof. ing. Paolo Belardi; correlatori ing. Simone Bori e ing. Valeria Menchetelli).
  • Gabriele Prenni, Rilievo architettonico della Chiesa Matrice a Monte Castello di Vibio (PG) di Giovanni Santini, Tesi di laurea triennale in Ingegneria Civile, Università degli Studi di Perugia, a.a. 2006-2007 (relatore prof. ing. Paolo Belardi; correlatori ing. Simone Bori e ing. Valeria Menchetelli).
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