Giovanni Cecini
Giovanni Cecini (Roma, 4 luglio 1979) è uno storico italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato e scresciuto nel quartiere romano dell’Appio-Latino, consegue nel 1998 il diploma di maturità al Liceo scientifico statale “Isacco Newton” di Roma, nella stessa classe frequentata l’anno prima da Virginia Raggi, futura sindaca della città. Si iscrive quindi alla facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Durante il secondo anno accademico vince un concorso come ufficiale di complemento nell’Esercito Italiano. Pertanto, nel primo semestre del 2000 svolge il corso AUC presso la Scuola di fanteria di Cesano di Roma. Superati gli appositi corsi nella specialità della Fanteria motorizzata viene chiamato a prestare il periodo di prima nomina con il grado di sottotenente in qualità di comandante di plotone e vicecomandante di compagnia nel battaglione addestramento reclute del 157º reggimento di fanteria “Liguria” ad Albenga.[1]
Proseguendo il percorso di studi in Scienze Politiche, chiusa l’esperienza militare nel 2001, consegue così la laurea quadriennale nel 2003 in Storia militare. Discute una tesi sull’applicazione della normativa antiebraica fascista nelle Forze armate italiane. Lo studio, che riprendeva e sviluppava un precedente lavoro del defunto generale Alberto Rovighi, è stato notato dall’l'Ufficio Storico dello Stato maggiore dell'Esercito italiano, del quale Cecini diviene quindi collaboratore esterno.[2] In questo modo negli anni a seguire egli si è concentrato sulle ricerche e sulla realizzazione di alcuni volumi dedicati all'organizzazione delle Forze Armate, allo studio delle uniformi e delle decorazioni dei reparti italiani. [3] Nel frattempo, si era già iscritto al corso di laurea magistrale in Storia contemporanea presso la facoltà di Lettere e filosofia sempre della Sapienza. Consegue così una seconda laurea nel 2007 con una tesi sulla politica militare italiana in Turchia dopo la Prima guerra mondiale.
Nel 2008 escono poi le sue prime due monografie, che gli consentono di avvicinarsi a una serie di enti scientifici. Diviene prima socio dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, poi della Società italiana di Storia militare e della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea. Nello stesso periodo inizia a collaborare con il Museo storico della Guardia di Finanza e poi con l'Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa (già Commissione Italiana di Storia Militare). Tra il 2008 e il 2012 ha collaborato con Rai Storia per alcuni documentari di storia militare. Nel 2015 è divenuto membro del Comitato di studi storici del Museo storico della Guardia di Finanza ed è stato chiamato come autore a redigere alcuni lemmi del Dizionario biografico degli italiani edito dall’Istituto della Enciclopedia Italiana.[4] Dal 2015 fa parte del collegio dei redattori della rivista «Quaderni del Nastro Azzurro» ed è membro del Centro Studi sul Valor Militare (CeSVaM), ente culturale dell'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro.
In parallelo gli sono affidati alcuni incarichi universitari. Nell’anno accademico 2009-2010 è chiamato da Piero Crociani come cultore della materia in "Storia delle istituzioni militari" presso la facoltà di Scienze Politiche della Sapienza, mentre in quello 2011-2012 in "Diritto internazionale" e in "Diritto dell'Unione Europea" presso la facoltà di Economia sempre dello stesso ateneo. Dal 2018 è infine docente nei Master di I livello Storia Militare Contemporanea 1796-1960, Politica militare comparata dal 1945 ad oggi. Dottrina, strategia, armamenti e Terrorismo e antiterrorismo internazionale. Obiettivi, piani e mezzi presso l'Università degli Studi Niccolò Cusano di Roma.[5]
Dal marzo 2020 Giovanni Cecini è titolare dell’omonimo canale YouTube, in cui propone recensioni e approfondimenti di carattere storico e cinematografico.[6] Come appassionato di militaria ha partecipato a numerose rievocazioni e celebrazioni di battaglie della Seconda guerra mondiale tra cui gli sbarchi di Sbarco di Anzio e della Sbarco in Normandia.[7] Come esperto di cinema, ha curato negli ultimi anni le scenografie e i costumi di alcuni cortometraggi a tema Anni di piombo e nel corso dell’anno 2022 è stato tra l’altro vicepresidente dell’Associazione Culturale James Bond Italia-Sezione Doppio Zero.[8]
Le opere[modifica | modifica wikitesto]
- I soldati ebrei di Mussolini, Mursia, Milano 2008.
- Bandiere, Stendardi, Labari e Gagliardetti dei Corpi Militari dello Stato 1860-2006 (con Stefano Ales e Franco Dell'Uomo), Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Esercito, Roma 2008.
- Il Corpo di spedizione italiano in Anatolia (1919-1922), Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Esercito, Roma 2010.
- Arrigo Procaccia di religione israelita. Un finanziere nella tempesta delle leggi razziali (con Gerardo Severino), edizioni Chillemi, Roma 2011.
- Arnhem 1944, edizioni Chillemi, Roma 2013.
- La Guardia di Finanza nelle isole italiane dell'Egeo 1912-1945, Museo Storico della Guardia di Finanza / Gangemi Editore, Roma 2014.
- Militari italiani in Turchia (1919-1923), Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa, Roma 2014.
- I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015. Storia del copricapo nazionale da combattimento, Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa, Roma 2015.
- I generali di Mussolini, Newton Compton, Roma 2016 e 2019.
- Generali in trincea, edizioni Chillemi, Roma 2017.
- Giornata del Decorato. Atti del Convegno “Le Missioni di Pace ed il Valor Militare” – Atti del 4º Incontro “Nemici ieri, amici oggi” (a cura di e con G. Ramaccia), “Quaderni” del Nastro Azzurro, n. 2, Roma 2018.
- Il rovescio delle medaglie. I militari ebrei italiani 1848-1948, (a cura di), Mediascape-Edizioni ANRP, Roma 2019.
- Ebrei non più italiani e fascisti. Decorati, discriminati, perseguitati, Nuova Cultura, Roma 2019.
- Le Leggi razziali e il Valor militare. Antologia di testi e documenti, Nuova Cultura, Roma 2019.
- Operazione Market Garden, edizioni Chillemi, Roma 2019.
- L’incredibile storia della seconda guerra mondiale, Newton Compton, Roma 2019.
- Il salvataggio italiano degli ebrei nella Francia meridionale e l'opera del Generale Maurizio Lazzaro de' Castiglioni, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Esercito, Roma 2021.
- La battaglia di Anzio e Nettuno, edizioni Chillemi, Roma 2022.
- I gerarchi fascisti, Newton Compton, Roma 2022.
- Albertone in divisa e la guerra sulla sabbia, l’Universale, 2023.
Premi[modifica | modifica wikitesto]
- Premio speciale Europa2010, all'interno dell'Edizione 2015 del Premio Cerruglio (V edizione).
- Premio Corsena 2020 (IV edizione).
- Finalista Sezione scientifica del Premio Acqui Storia, edizione 2021
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ giovannicecini.it, https://www.giovannicecini.it/chi-sono/ .
- ^ opac.sbn.it, https://opac.sbn.it/risultati-autori/-/opac-autori/detail/RMLV068910 .
- ^ societaitalianastoriamilitare.org, http://www.societaitalianastoriamilitare.org/Bibliografie%20dei%20soci/CECINI%20CV%20e%20Bibliografia.pdf .
- ^ sissco.it, https://www.sissco.it/soci/cecini-giovanni/ .
- ^ giovannicecini.it, https://www.giovannicecini.it/chi-sono/ .
- ^ youtube.com, https://www.youtube.com/@GiovanniCeciniStoriaCinema .
- ^ youtube.com, https://www.youtube.com/watch?v=LsJNk9S8nv4&list=PLKwZG9x5nTbr5cIz2f10COSppNNFx6zyY .
- ^ jamesbonditalia.it, https://www.jamesbonditalia.it/direttivo/ . URL consultato il 10 ottobre 2022.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su giovannicecini.it.
- Recensione del Corriere della Sera su "I soldati ebrei di Mussolini", su archiviostorico.corriere.it.
- "I congedi razziali dei militari ebrei nel 1938-1939" (PDF), su unive.it. URL consultato il 19 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2011).
- Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea, su sissco.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 52908050 · ISNI (EN) 0000 0001 1472 7006 · SBN RMLV068910 · LCCN (EN) no2008071665 · GND (DE) 135620236 · BNF (FR) cb16265435j (data) · J9U (EN, HE) 987007498831105171 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2008071665 |
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