Gian Domenico Cignaroli
Gian Domenico Cignaroli (Verona, 18 maggio 1724 – Verona, 13 aprile 1793) è stato un pittore italiano, fratello del più noto pittore veronese Giambettino Cignaroli.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato da Leonardo Cignaroli e da Maddalena Vicentini, Gian Domenico venne avviato alla pittura dal fratello Giambettino Cignaroli, che fu probabilmente il suo unico maestro.[1] Fino al 1760 lavorò presso la bottega del fratello, nato dal primo matrimonio del padre, venendo impegnato anche nell'esecuzione di repliche di alcune sue opere. Il 1760 è per Gian Domenico l'anno della svolta in quanto, a seguito delle nozze con Caterina Zabaroni, riesce a raggiungere una stabilità economica che gli consente di condurre un'attività autonoma, di aprire una propria bottega e dipingere in maniera più personale, pur influenzato dall'opera artistica del fratello.[2]
Grazie ad una raccomandazione di Giambettino, che reputava lodevole l'opera del fratello minore, nel 1766 egli riuscì a procurarsi un importante incarico presso la corte dei Savoia, dove rimase però solo soli dieci mesi. Dopo l'insuccesso nel Regno di Sardegna tornò a Verona, dove non riuscì però inizialmente a procurarsi nuovi lavori e commissioni, dovendo quindi essere sostenuto economicamente dalla moglie Caterina Zabaroni.[1] In mancanza di committenti, egli dovette rinunciare alla carriera autonoma e tornare a lavorare presso la bottega di Giambettino, che gli affidò l'esecuzione di copie e gli procurò alcuni incarichi. Alla morte di Giambettino, nel 1770, Gian Domenico si stabilì nella bottega, dove ereditò anche importanti incarichi incompiuti.[2]
Dal matrimonio ebbe due figlie e un figlio, Leonardo, che avviò alla pittura.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]La sua pittura era decisamente meno raffinata rispetto a quella del fratello maggiore, nonostante nel suo stile cercasse di fondere la vaghezza dei colori del fratello con la robustezza di Giovanni Battista Piazzetta, di cui era grande ammiratore.[1]
Tra le opere del pittore si elencano:[1]
- SS. Vescovo, Rocco e Antonio con l'Educazione della Vergine nello sfondo, Alzano Lombardo, chiesa di Santa Maria della Pace
- Adorazione dei Magi, Il transito di Maria e La Pietà, 1756 circa, Bonate Sopra, chiesa parrocchiale
- Annunciazione, Presentazione al tempio e Assunzione, Castel d'Ario, chiesa parrocchiale
- Trionfo di Venere, Chievo, villa Pellegrini Marioni Pullè
- Il Redentore e i ss. Francesco di Sales, Gerolamo e Gaetano, 1764, Crema, sagrestia della chiesa della Santissima Trinità
- La Vergine e s. Simone Stock, Adorazione dei Magie Natività di Gesù, Lonato, chiesa parrocchiale
- Madonna e santi, 1768, Marcaria, chiesa parrocchiale
- Resurrezione e Vergine in gloria, Wiener Neustadt, duomo di Wiener Neustadt
- S. Pietro, S. Luigi e Assunzione della Vergine, Ostiglia, chiesa parrocchiale
- La Vergine e le anime del purgatorio, Verona, chiesa di Sant'Eufemia
- S. Carlo Borromeo in preghiera, Verona, chiesa di San Luca
- Miracolo dei santi Siro e Libera, Verona, chiesa dei Santi Siro e Libera
- S. Giovanni Evangelista e S. Luigi, Verona, chiesa della Santissima Trinità in Monte Oliveto
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Gian Domenico Cignaroli, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ a b Bebuzzi, 2018, p. 164.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fabien Benuzzi, Appunti per il catalogo di Giandomenico Cignaroli, in Arte Documento, n. 32, Roma, Stadium, 2006, ISBN 978-88-6512-485-7. URL consultato il 7 novembre 2019.
- Fabien Benuzzi, Appunti sulla formazione e sul percorso artistico di Giandomenico Cignaroli, in Proporzioni: Annali della Fondazione Roberto Longhi, XIII-XIV, Firenze, Fondazione Longhi, 2018. URL consultato il 7 novembre 2019.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 304765598 · ISNI (EN) 0000 0004 1010 4313 · CERL cnp02077984 · ULAN (EN) 500046313 · GND (DE) 1036124169 |
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