Francesco Confalonieri (militare)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Francesco Confalonieri
NascitaMilano, 1896
MorteMonte Chiarista, 30 dicembre 1940
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoAlpini
Reparto9º Reggimento alpini
Anni di servizio1916-1940
GradoMaggiore in servizio permanente effettivo
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra di Spagna
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Grecia
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Francesco Confalonieri (Milano, 1896Monte Chiarista, 30 dicembre 1940) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Milano nel 1896, figlio di Francesco e Adelaide Amigoni.[2] Partecipò alla prima guerra mondiale con il 5º Reggimento alpini con il grado di sottotenente della Milizia Territoriale in forza alla 120ª Compagnia mitraglieri, dove conseguì la promozione a tenente dal 4 aprile 1917.[3] Rimasto ferito in combattimento a Selo il 20 agosto 1917, fu decorato con una medaglia d'argento al valor militare.[3] fu trattenuto in servizio a domanda alla fine della guerra e nel giugno 1923 fu trasferito in servizio permanente effettivo.[3] Destinato dapprima all'8º Reggimento alpini, ritornò al 5º Reggimento pochi mesi dopo, trasferendosi, con la promozione a capitano, nel luglio 1934, alla Scuola allievi ufficiali di Bassano del Grappa in qualità di istruttore.[3] Nell'aprile 1938 partì volontario per la Spagna al comando della 3ª Compagnia d'assalto del 2º Reggimento "Volontari del Littorio", dove fu insignito di medaglia d'argento al valor militare in Catalognae medaglia di bronzo al valor militare a Rio Albertosa.[3] Rimpatriato nel giugno 1939 dopo avere riportato una seconda ferita in combattimento, ritornò alla Scuola di Bassano del Grappa. Promosso maggiore nel 1940, fu trasferito al 9º Reggimento alpini ed assunto il comando del battaglione alpini "Vicenza", il 3 ottobre dello stesso anno partì per l'Albania per combattere sul fronte greco albanese.[3] Insignito della medaglia di bronzo al valor militare il 28 ottobre 1940, cadde in combattimento sul Monte Chiarista il 30 dicembre successivo.[3] Per il coraggio dimostrato in questo frangente venne insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[4]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Superba figura di comandante, magnifica tempra di soldato, in un lungo periodo di combattimenti condotti attraverso le più ardue prove, contro un nemico insidioso e preponderante, in un terreno ed in un clima asperrimi, tra privazioni di ogni genere, dimostrava di possedere eccezionali doti di organizzatore, trascinatore e valoroso combattente. Sempre primo ove più grave era il pericolo e più necessaria l’opera sua di comandante,in un combattimento di eccezionale importanza, con l’ascendente personale, con l’eroico suo comportamento riusciva con pochi superstiti del battaglione a mantenere un’importante posizione attaccata da soverchianti forze nemiche. Gravemente ferito, rifiutava ripetutamente di abbandonare i suoi alpini, continuando ad incitarli alla resistenza. Esausto per l’abbondante sangue perduto decedeva poco dopo. Epiro - Pindo - Monte Chiarista (Fronte greco), 28 ottobre -30 dicembre 1940 .[5]»
— Regio Decreto 2 febbraio 1943.[6]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Rimasto unico ufficiale della compagnia, in quattro giorni d'intensa azione, sotto un terribile bombardamento nemico, riordinava il suo reparto più volte colpito dal fuoco, guidandolo con serenità e risolutezza alla conquista di importanti posizioni, e respingendo, poi, con pochi superstiti, i violenti contrattacchi nemici. Selo, 20 agosto 1917
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
« Catalogna, 23 dicembre 1938-15 gennaio 1939
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
« Rio Albertosa, 15 luglio 1938
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di battaglione alpino duramente provato in più giorni di aspri combattimenti, dava brillanti prove di valore e di sprezzo del pericolo e riusciva con abili manovre ad arginare l'impetuosità travolgente degli attacchi nemici per dar modo alle nostre truppe di arretrare su altra posizione difensiva. Pindo (fronte greco-albanese), 28 ottobre -12 novembre 1940

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.514.
  2. ^ Combattenti Liberazione.
  3. ^ a b c d e f g Bianchi, Cattaneo 2011, p.262.
  4. ^ Bianchi, Cattaneo 2011, p.263.
  5. ^ Confalonieri Francesco, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato il 19 luglio 2020.
  6. ^ Registrato alla Corte dei conti addì 12 marzo 1943, registro n.11 guerra, foglio 37.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 514.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]