Fossa cubitale

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Fossa cubitale
Arterie radiali e ulnari
Nome latinofossa cubitalis
SistemaSistema scheletrico
Localizzazione anatomicaavambraccio
Inserzioni e origini muscolarimuscolo pronatore rotondo, muscolo supinatore, muscolo brachiale
Arteriaarteria brachiale
Venavena cubitale mediana
Nervonervo mediano, nervo radiale
Identificatori
TAA01.2.07.010
FMA39848

La fossa cubitale, o fossa del gomito, è una depressione di forma triangolare che si trova anteriormente all'articolazione del gomito.

Limiti[modifica | modifica wikitesto]

Limiti della fossa cubitale

Si possono descrivere tre limiti:

Strutture neurovascolari contenute[modifica | modifica wikitesto]

La fossa cubitale contiene quattro strutture principali (da laterale a mediale):

  • Il nervo radiale: si trova in prossimità della fossa cubitale, situato tra i muscoli brachioradiale e brachiale. È spesso considerato parte della fossa cubitale;[1]
  • Il tendine del bicipite brachiale: si porta profondamente verso il radio;
  • L'arteria brachiale: l'arteria di solito si biforca vicino all'apice (parte inferiore) della fossa cubitale nell'arteria radiale (superficiale) e nell'arteria ulnare (più profonda);
  • Il nervo mediano: innerva i muscoli della loggia posteriore del braccio, fino a decorrere di fianco all'omero. Arrivando nella porzione distale dell'omero si porta anteriormente, entrando nella fossa cubitale in profondità, dove si divide in ramo profondo o superficiale.

Anche il nervo ulnare si trova nell'area, ma non nella fossa cubitale; occupa un solco sulla faccia posteriore dell'epicondilo mediale dell'omero.

Nell'area sono presenti anche diverse vene (ad esempio, la vena cubitale mediana, la vena cefalica e la vena basilica), ma queste sono generalmente considerate superficiali alla fossa cubitale e non fanno parte del suo contenuto.

Da laterale a mediale, l'ordine dei contenuti all'interno della fossa cubitale può essere descritto dall'acronimo TAN: tendine, arteria, nervo.[2]

Aspetto clinico[modifica | modifica wikitesto]

Un campione di sangue prelevato dalla vena cubitale mediana, attraverso la fossa cubitale con un Vacutainer, per un esame del sangue.

Come altre superfici di flessione delle grandi articolazioni (inguine, fossa poplitea, ascella ed essenzialmente la parte anteriore del collo), è un'area in cui i vasi sanguigni e i nervi passano in modo relativamente superficiale.

Durante le misurazioni della pressione sanguigna, lo stetoscopio viene posizionato sopra l'arteria brachiale nella fossa cubitale. L'arteria decorre medialmente al tendine del bicipite e il polso brachiale può essere palpato nella fossa cubitale appena medialmente al tendine.[3]

L'area appena superficiale alla fossa cubitale è spesso utilizzata per l'accesso venoso (flebotomia) in procedure quali iniezioni e prelievo di campioni per esami del sangue. Un certo numero di vene superficiali può attraversare questa regione. Può anche essere utilizzato per l'inserimento di un catetere centrale ad inserimento periferico.[4][5]

Storicamente, quando si praticava il salasso (venoso), l'aponeurosi bicipitale (il soffitto della fossa cubitale) era conosciuta come il tendine della "grazia di Dio", perché proteggeva i contenuti più importanti della fossa (cioè l'arteria brachiale e il nervo mediano).[6]

Statisticamente, la fossa cubitale è la regione meno dolente per l'accesso endovenoso periferico, sebbene fornisca un rischio maggiore di trombosi venosa.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nicholas M. Glover e Patrick B. Murphy, Anatomy, Shoulder and Upper Limb, Radial Nerve, StatPearls Publishing, 2022. URL consultato il 3 gennaio 2023.
  2. ^ (EN) Stephanie BM Tan, Contents of the cubital fossa (mnemonic) | Radiology Reference Article | Radiopaedia.org, su Radiopaedia. URL consultato il 3 gennaio 2023.
  3. ^ Saad Rehman, Muhammad F. Hashmi e Vivian L. Nelson, Blood Pressure Measurement, StatPearls Publishing, 2022. URL consultato il 3 gennaio 2023.
  4. ^ (EN) Lucas Alves Sarmento Pires, Albino Fonseca Junior e Jorge Henrique Martins Manaia, Comprehensive review of the superficial veins of the forearm from a historical, anatomical and clinical point of view, in Italian Journal of Anatomy and Embryology, vol. 124, n. 2, 21 novembre 2019, pp. 142–152. URL consultato il 3 gennaio 2023.
  5. ^ Harold Ellis, S. Feldman e W. Harrup-Griffiths, The clinical anatomy of the antecubital fossa, in British Journal of Hospital Medicine (London, England: 2005), vol. 71, n. 1, 2010-01, pp. M4–5, DOI:10.12968/hmed.2010.71.Sup1.45982. URL consultato il 3 gennaio 2023.
  6. ^ (EN) Lucas Alves Sarmento Pires, Albino Fonseca Junior e Jorge Henrique Martins Manaia, Comprehensive review of the superficial veins of the forearm from a historical, anatomical and clinical point of view, in Italian Journal of Anatomy and Embryology, vol. 124, n. 2, 21 novembre 2019, pp. 142–152. URL consultato il 3 gennaio 2023.
    «Due to this property, some authors referred to the bicipital aponeurosis as the “fascia of the grace of God”»
  7. ^ Kanae Mukai, Yukari Nakajima e Tomotaka Nakano, Safety of Venipuncture Sites at the Cubital Fossa as Assessed by Ultrasonography, in Journal of Patient Safety, vol. 16, n. 1, 2020-03, pp. 98–105, DOI:10.1097/PTS.0000000000000441. URL consultato il 3 gennaio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]