Fornaci romane di Alcamo
Fornaci romane di Alcamo | |
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Civiltà | Romana |
Utilizzo | quartiere artigianale |
Epoca | I secolo-III secolo |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Alcamo |
Dimensioni | |
Superficie | 2 500 m² m² |
Scavi | |
Data scoperta | 2000 |
Date scavi | 2003-2005 |
Organizzazione | Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell'Ateneo di Bologna (sede di Ravenna) |
Archeologo | Dario Giorgetti |
Amministrazione | |
Ente | Comune di Alcamo |
Visitabile | no |
Mappa di localizzazione | |
Le fornaci romane di Alcamo sono parte di un complesso archeologico che si trova ad Alcamo Marina (in contrada Foggia) scoperto nel 2000.
Questo antico impianto produttivo ha una particolare importanza a livello internazionale, sia per l'estensione del sito che per la qualità della conservazione.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima fornace del sito è stata rinvenuta casualmente nel 2000 durante lo svolgimento di alcuni lavori di sbancamento per attività edilizie nella zona.[2] Fermati subito i lavori, è stata stipulata una convenzione fra la facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'università di Bologna (sede di Ravenna), l'Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana e la soprintendenza di Trapani[3], che ha dato inizio alle ricerche archeologiche. A capo di questo progetto è stato scelto Dario Giorgetti, professore di storia romana e di topografia antica nell'Università di Bologna, che ha operato assieme agli allievi della facoltà di Ravenna e del corso di Archeologia Navale di Trapani.
Il professore Dario Giorgetti assieme ad dottor Antonio Filippi hanno effettuato il primo sopralluogo nel giugno 2002: si sono evidenziate delle tracce di una fornace dell'età romana, alquanto ben conservata, nonostante avesse subito gli interventi di scasso delle attività di lottizzazione.
Sono state fatte tre campagne di ricerca: ottobre 2003, ottobre 2004 e settembre 2005: in quella del 2005 sono stati scoperti, nel lato sud, i resti di una terza fornace.
Messa in sicurezza, l'area è stata aperta al pubblico il 23 maggio 2015 (per 2 giorni), grazie all'intesa tra Assessorato alla Cultura del comune di Alcamo, l'Archeoclub d'Italia Calatub (con i suoi volontari) e la soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani.
Il 26 aprile 2016 è stato inoltre firmato un accordo tra comune di Alcamo e Archeoclub d'Italia Calatub per valorizzare in pieno il sito archeologico con attività di manutenzione, pulizia, agevolazione per la fruizione e ricerca.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La zona degli scavi, di proprietà del Comune di Alcamo, si trova al km 43,800 della Strada Provinciale 187, vicino al fiume San Bartolomeo al confine fra Alcamo e Castellammare del Golfo e a monte della linea ferroviaria Trapani–Palermo, nella zona Magazzinazzi.[5]
L'area ha un'estensione di 2500 metri quadrati; si sono scoperte tre fornaci, due locali per la produzione e 5 strutture murarie che delimitano la zona produttiva, fatte con grandi blocchi di calcarenite locale; questi muri servivamo al contenimento della dilatazione del terreno, causato dal calore delle fornaci e maggiormente nelle fasi di riscaldamento e raffreddamento.
Le fornaci, datate fra il I secolo d.C. e la metà del V secolo d.C., sono disposte a "schiera", sull'asse nord-sud.[6] La loro forma è circolare, con un diametro di circa 3 metri e presentano un insolito stato di conservazione.
La struttura della fornace "A" è del tipo "a muffola",[7] di cui esistono pochi esemplari nell'Italia e in Europa di età romana.[5] Risulta ben distinguibile la struttura del praefurnium e parte del corridoio che serviva per l'inserimento della legna.
Considerata la vastità dell'area di lavoro, probabilmente c'erano dei fossi utili per la depurazione dell'argilla, e diverse linee di produzione, magazzini di deposito.[8] Si ritiene probabile perfino l'esistenza di addirittura 15 fornaci; ognuna dava lavoro a 8 persone, quindi è probabile che in quest'area esistesse un nucleo abitato.
L'impianto forse apparteneva a una o più famiglie di nobili imprenditori romani. Nella fornace "A" è stato ritrovato un coppo con il bollo Maesi e un segno a forma di croce, del V secolo d.C., e vicino ad Alcamo (in contrada Sirignano) in un'antica villa è stata rinvenuta una tegola con il bollo Maesi Anae.[8] I Maesi erano presenti nella Sicilia dell'età imperiale tardo antica, e ci sono numerose iscrizioni a Termini Imerese, Palermo e Marsala.
Ipotesi sull'utilizzo
[modifica | modifica wikitesto]Nel periodo di utilizzo delle fornaci di Alcamo ci sono state almeno due diverse fasi durante la dominazione romana, inoltre, lo scavo ha fatto ritrovare nel settore sud-orientale i resti di un'altra struttura destinata alla produzione della ceramica.
Queste fornaci erano utilizzate per la produzione di materiale di uso domestico e da costruzione (stoviglie, anfore, tegole e mattoni, embrici, ceramica comune)[5] e fanno considerare a un possibile collegamento con l'attività commerciale del porto di Castellammare del Golfo, con diverse rotte in direzione della Spagna, Sardegna e Roma.
Il fiume San Bartolomeo, nelle cronache del '700, era ancora un fiume navigabile e a contatto con la vicina Segesta. Il suo delta è il frutto di detriti di due corsi d'acqua (il canale Molinello e il fiume San Bartolomeo), con una notevole presenza di un naturale deposito argilloso e di una fonte d'acqua, occorrenti entrambi per la produzione della ceramica.
Le anfore di tipo Dressel 21 e Dressel 22, scoperte nel sito, forse erano realizzate come contenitori per la frutta e per la conservazione e il trasporto del pesce, soprattutto tonno e sgombro, attestata dai diversi impianti di lavorazione del pesce presenti nel Golfo di Castellammare, a San Vito Lo Capo, a Marsala e nelle isole Egadi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=14854
- ^ http://www.magazine.unibo.it/archivio/2004/06/29/alcamo
- ^ http://www.arkeomania.com/alcamofornace.html
- ^ AlpaUno, "Alcamo-Valorizzazione Fornaci Romane, accordo Comune-Archeoclub"
- ^ a b c "Le fornaci romane di Alcamo: rassegna, ricerche e scavi 2003-2005", a cura di Dario Giorgetti, p. 8.
- ^ http://www.turismo.trapani.it/it/1029/fornaci-romane.html
- ^ N. Cuomo Di Caprio, "Fornaci e officine da vasaio tardo-ellenistiche" (1992), 3ª ed., Princeton New Jersey, Morgantina Studies.
- ^ a b http://www.alqamah.it/2014/06/10/historia-alcami-le-fornaci-romane-e-il-monte-bonifato/
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dario Giorgetti, Le fornaci romane di Alcamo : rassegna, ricerche e scavi 2003-2005 / a cura di Dario Giorgetti; prefazione di Antonio Carile ; testi di Claudio Capelli ... [et al.], Roma, Aracne editrice, 2006. URL consultato il 2 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2016).
- M.L. Stoppioni, Gli impianti produttivi, in Con la terra e con il fuoco: Fornaci romane del riminese, Rimini, Guaraldi Editore, 1993.p.25-34
- N. Cuomo Di Caprio, Fornaci e officine da vasaio tardo-ellenistiche, IIIª ed., Princeton New Jersey, Morgantina Studies, 1992.
- Michele Di Piazza, Giacomo A. Orofino e Cesare Fiori, Le fornaci romane di Alcamo. Rassegna, ricerche e scavi 2003-2005 F(a cura di D.Giorgetti), Roma, Aracne, 2012, p. 244, ISBN 978-88-548-0596-5.
- Dario Giorgetti e Xabier Gonzalez Muro, "Le fornaci romane di Alcamo. Rassegna di studi e ricerche 2006/2008. Catalogo dei materiali" a cura di Dario Giorgetti e Xabier Gonzalez Muro, Iª ed., La Mandragora, 2011, p. 286, ISBN 978-88-7586-252-7.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Sito Archeologico del Monte Bonifato
- Alcamo Marina
- Geosito Travertino della Cava Cappuccini
- Cuba delle Rose
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fornaci romane di Alcamo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Historia Alcami: le Fornaci romane e il Monte Bonifato, su alqamah.it. URL consultato il 18 marzo 2020.
- Salviamo le “Fornaci Romane”. Stellino: “Forse abbiamo dimenticato l’orgoglio dell’essere Alcamese”, su alqamah.it. URL consultato il 18 marzo 2020.
- FORNACI ROMANE, su turismo.trapani.it. URL consultato il 2 giugno 2016.
- ideazionenews.it, https://web.archive.org/web/20160809081713/http://www.ideazionenews.it/articoli/20419/alcamo-sabato-e-domenica-visita-alle-fornaci-romane-il-comune-mercoledi-presenta-liniziativa/ . URL consultato il 2 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2016).
- Fornaci romane tra Alcamo e Castellammare, aperta al pubblico l'area archeologica, su youtube.com. URL consultato il 24 maggio 2016.