Fallujah. La strage nascosta

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Fallujah. La strage nascosta
PaeseItalia
Anno2005
Formatofilm TV
Generedocu-drama
Crediti
RegiaSigfrido Ranucci, Maurizio Torrealta
FotografiaEmanuela Barbieri
MontaggioEdoardo Pincelli
MusicheChristian Rigano
Casa di produzioneRai
Prima visione

Fallujah. La strage nascosta è un documentario di Sigfrido Ranucci e Maurizio Torrealta andato in onda per la prima volta sulle reti televisive della Rai l'8 novembre 2005.

L'inchiesta[modifica | modifica wikitesto]

L'indagine documenta le prove dell'uso di armi chimiche, in particolare ordigni incendiari e armi basate sul fosforo bianco e altre sostanze simili al napalm, come la bomba incendiaria Mark 77, e l'uso indiscriminato della violenza contro i civili da parte delle forze militari statunitensi nella città irachena di Falluja durante l'offensiva del novembre 2004.

Le interviste con ex militari statunitensi che affermano di essere stati presenti all'offensiva di Falluja supportano l'ipotesi dell'uso di armi da parte degli Stati Uniti, mentre i giornalisti che erano in Iraq discutono dei tentativi degli Stati Uniti di bloccare la diffusione delle notizie.

Vi sono filmati di armi al fosforo bianco sparate da elicotteri in aree urbane, così come riprese dettagliate mostrano i resti di persone che si suppone siano state uccise da quelle armi, tra cui donne e bambini. Nel documentario viene intervistato l'ex soldato statunitense, ora attivista contro la guerra, Jeff Englehart, il quale discute dell'uso del fosforo bianco, chiamato “Willie Pete” (nome alternativo per "White Phosphorus" "WP"), da parte degli Stati Uniti in aree edificate e descrive l'offensiva di Falluja come «un'uccisione di massa di arabi». Englehart ha trascorso due giorni a Falluja durante la battaglia.[1]

Il film sostiene che i civili iracheni, comprese donne e bambini, sono morti per le ustioni causate dal fosforo bianco durante l'offensiva di Fallujah come parte della sua campagna. Englehart ha descritto il fosforo bianco come disperso in una nuvola che uccide indiscriminatamente all'interno di una vasta area, ogni essere umano o animale. L'ex scout dell'esercito americano Garret Reppenhagen, anche lui del Colorado, ha affermato che le morti civili erano comuni. Ha descritto un caso di uccisione di civili con il fuoco di una mitragliatrice mentre stavano scappando in un'auto che si stava avvicinando a lui.

Per le rivelazioni in anteprima il documentario è stato ripreso dalle maggiori testate mondiali, fra le quali Le Monde[2], El País[3], il New York Times[4], il Guardian[5], oltre alle italiane La Repubblica[6] e Corriere della Sera[7]; su quest'ultimo, Enzo Biagi richiamò il filmato e i suoi autori nella sua rubrica “Strettamente personale”[8].

Nel 2006 Ranucci ha vinto per il documentario il premio Alpi con la seguente motivazione: «Sigfrido Ranucci svela in esclusiva l'utilizzazione del fosforo nei bombardamenti americani su Falluja. L'inchiesta di Rai News 24 ha fatto il giro del mondo denunciando un drammatico retroscena della guerra in Iraq.»[9]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Andrew Buncombe e Solomon Hughes, The fog of war: white phosphorus, Fallujah and some burning questions, in The Independent, 15 novembre 2005. URL consultato il 24 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2014).
  2. ^ Des bombes au phosphore sur le bastion de Fallouja, in Le Monde. URL consultato il 1º gennaio 2015.
  3. ^ EE UU admite haber usado un arma prohibida por la ONU en la lucha contra guerrilla iraquí, in El País, 16 novembre 2005. URL consultato il 1º gennaio 2015.
  4. ^ Scott Shane, U.S. Is Slow to Respond to Phosphorus Charges, in The New York Times, 21 novembre 2005. URL consultato il 1º gennaio 2015.
  5. ^ George Monbiot, Behind the phosphorus clouds are wars crimes within war crimes, in The Guardian, 22 novembre 2005. URL consultato il 1º gennaio 2015.
  6. ^ “Fosforo bianco contro i civili” Così gli USA hanno preso Falluja, in La Repubblica, 7 novembre 2005. URL consultato il 1º gennaio 2015.
  7. ^ Usa spararono armi chimiche su Falluja [collegamento interrotto], in Il Corriere della Sera, 7 novembre 2005. URL consultato il 1º gennaio 2015.
  8. ^ Enzo Biagi, Bianco e nero per un simbolo, in Il Corriere della Sera, 4 dicembre 2005. URL consultato il 1º gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  9. ^ I vincitori del premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi 2006, su ilariaalpi.it, ilariaalpi.it. URL consultato il 1º gennaio 2015.
  10. ^ Premio Ilaria Alpi Archiviato il 21 ottobre 2014 in Internet Archive.
  11. ^ (PDF) Premio Colombe d'oro per la pace Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive., Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo
  12. ^ a b Il mare nero di Sigfrido Ranucci Archiviato il 1º gennaio 2015 in Internet Archive., Le voci dell'inchiesta, 17 aprile 2011
  13. ^ (PDF) Rai ai festival internazionali Archiviato il 1º gennaio 2015 in Internet Archive. Prix Italia, Rai
  14. ^ Giulio Francese, Premio Francese 2007 a Ranucci, su marioegiuseppefrancese.it, marioegiuseppefrancese.it. URL consultato il 2 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]