Emma Andijevs'ka

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Emma Andijevs'ka nella sua casa

Emma Ivanivna Andijevs'ka (in ucraino Емма Іванівна Андієвська?; Donec'k, 19 marzo 1931) è una poeta, scrittrice e pittrice ucraina moderna. Le sue opere, caratterizzate da uno stile surrealista, sono state tradotte in inglese, tedesco ed ebraico[1][2][3]. Fa parte dell'Unione nazionale degli scrittori dell'Ucraina, del PEN Club ucraino, dell'Accademia libera di Monaco e dell'Associazione federale degli artisti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nata a Donetsk da padre chimico di talento e madre cosacca. Per le sue frequenti e gravi malattie, Andijevs'ka ha frequentato la scuola solo occasionalmente, studiando a casa con le governanti.[4] I problemi di salute della bambina hanno poi portato allo spostamento della famiglia, prima a Vyšhorod nel 1937 e poi a Kiev nel 1939. Dopo il 1943 - quando il padre è stato fucilato dalle autorità sovietiche per impedire di trasferire le sue scoperte ai tedeschi - i figli e la madre sono stati costretti a partire per la Germania. La famiglia ha vissuto in diverse città della Germania, inclusa Berlino, in una zona di occupazione inglese. Lì Andijevs'ka, malata di tubercolosi alla spina dorsale, è rimasta ingessata per tre anni e per otto anni ha indossato un corsetto.[5] Alla fine del 1949 la famiglia si è trasferita a Mittenwald e successivamente a Monaco.

Nel 1957 Andijevs'kasi si è laureata alla Libera Università ucraina di Monaco specializzandosi in filosofia e filologia.[6] Nel 1957 l'intera famiglia si è trasferita a New York, dove nel 1962 ha ottenuto la cittadinanza statunitense. Nel 1959 ha sposato il critico letterario, saggista e scrittore ucraino Ivan Košelivets, con cui ha vissuto per quarant'anni. Dal 1955 al 1995 Andijevs'ka ha lavorato come annunciatrice, sceneggiatrice e giornalista del dipartimento ucraino di Radio Liberty a Monaco[7]. Vive e lavora a Monaco di Baviera.

Letteratura[modifica | modifica wikitesto]

Emma Andijewska, Narodnya poema pro yabluko (info file)
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Поема "Народня поема про яблуко" Емми Андієвської прочитана авторкою.
(UK)

«Від традиційних текстів твори Андієвської відрізняє щонайперше невідповідність її логіки логіці, до якої ми звикли. Причому це не вибрик, а її органіка. Ламаючи логіку сущого, вона, власне, й пробує з нього вирватись, а прирощені в її поетичному акті нові регіони сущого диктують уже свою, до того «не наявну» логіку (чи алогічність — якщо так комусь подобається більше)»

(IT)

«Ciò che distingue le opere di Andievskaya dai testi tradizionali è, prima di tutto, l'incoerenza della sua logica con la logica a cui siamo abituati. E questo non è uno scherzo, ma è organico. Rompendo la logica dell'essere, lei infatti, sta cercando di liberarsene, e le nuove regioni dell'essere aggiunte al suo atto poetico dettano già la loro logica (o illogicità - se piace a qualcuno) prima "inesistente")»

Inizialmente è stata associata al New York Group, poeti e scrittori ucraini emigrati di New York, gruppo dal quale in seguito si è allontanata.[9] La sua poesia e prosa caratterizzata dall'essere puramente estetico e non politico, sono state spesso definite surrealiste. Nel suo lavoro Andijevs'ka ha sottolineato l'importante ruolo del subconscio, la spiritualità e misticismo come aspetti importanti della sua scrittura. La visione del mondo di Andijevs'ka è stata in qualche modo considerata simile alle idee del buddismo e di Carlos Castaneda.[7]

Pittura[modifica | modifica wikitesto]

Andijevs'ka ha iniziato a disegnare e dipingere durante l'infanzia, allestendo la sua prima mostra personale a Monaco di Baviera nel 1956. In seguito ha esposto negli Stati Uniti, Canada, Ucraina ed Europa occidentale, soprattutto in Germania. Artista prolifica, nella pittura ha prediletto composizioni grandi e dai colori vivaci che raffigurano paesaggi surrealisti popolati da creature ultraterrene. Oltre ai cataloghi delle mostre, sono stati pubblicati diversi album contenenti suoi dipinti.[9]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Poesia

  • Poeziï (1951)[10]
  • Narodzhennia idola (1958)
  • Ryba i rozmir (1961)
  • Kuty opostin' (1963)
  • Pervni (1964)
  • Bazar (1967)
  • Pisni bez tekstu (1968)
  • Nauka pro zemliu (1975)
  • Kavarnia (1983)
  • Spokusy sviatoho Antoniia (1985)
  • Vigilii (1987)
  • Arkhitekturni ansambli (1989)
  • Znaky. Tarok (1995)
  • Land between the Rivers (1998)
  • Segmenty snu (1998)
  • Villy nad morem (2000)
  • Atraktsiony z orbitamy i bez (2000)
  • Khvyli (2002)
  • Khid konem (2004)
  • Pohliad z kruchi (2006)
  • Hemispheres and Cones (2006)
  • Rozhevi kazany (2007)
  • Ful' guryty (2008)
  • Idylii (2009)
  • Mirazhi (2009)
  • Mutanty (2010)
  • Lamani koany (2011)
  • Mista-valety (2012)
  • Bezdzygarnyi chas (2013)
  • Landscapes in the Drawers (2015)

Racconti

  • Podorozh (1955)
  • Tyhry (1962)
  • Dzhalapita (1962)
  • Kazky (2000)
  • Problem holovy (2000)

Romanzi

  • Herostraty (1970)
  • Roman pro dobru liudynu (1973)
  • Roman pro liuds'ke pryznachennia (1982)
  • Labyrinth (incompiuto, fragmenti publicati nel 1988)

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Premio Antonovič (1983)
  • Ordine per il coraggio intellettuale, "per coerenza, instancabile e significativo contributo alla modernizzazione della cultura ucraina" (2002)[11]
  • Premio letterario internazionale "Triumph" (2003)
  • Scarbo Hlodoskyi (2009)
  • "Diploma d'oro" della Società di lingua ucraina di Donetsk intitolata a Taras Ševčenko (2011)
  • Premio Nazionale Taras Ševčenko (2018)[12][13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Hans Thill (a cura di), Vorwärts, ihr Kampfschildkröten!: Gedichte aus der Ukraine, Das Wunderhorn, 2006, ISBN 978-3884232590.
  2. ^ (EN) Selections from Tyhry (PDF), su shevchenko.org. URL consultato il 15 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  3. ^ (EN) Tale about the Vampireling Who Fed on Human Will (PDF), su utoronto.ca. URL consultato il 27 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2011).
  4. ^ (UK) Людмила Тарнашинська, Емма АНДІЄВСЬКА: «Неправда, що людина не має права вибору. Вона його має повсякчас», in Day Kiev, 30 gennaio 1999. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2016).
  5. ^ (UK) Шаф О., Сонет Емми Андієвської в західноєвропейському контексті, in Соборність, 2—3, 2008, pp. 32—33.
  6. ^ (UK) Емма Андієвська – лауреат Шевченківської премії-2018 (PDF), collana Collana "Laureati premi letterari", 2018. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2018).
  7. ^ a b (EN) “Space” by Emma Andijewska, in The Odessa Journal, 7 settembre 2021.
  8. ^ OGAstafiev e AODnistrovy (a cura di), Poeti del "gruppo di New York": Antologia, Ranok, 2003, pp. 45-66.
  9. ^ a b (EN) Andiievska, Emma, su Encyclopedia of Ukraine, Canadian Institute of Ukrainian Studies.
  10. ^ (FR) Emma Andievska, su Lycos. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2004).
  11. ^ (UK) Капітула Журналу “Ї”. Лауреати 2002 р., su Ji Magazine. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  12. ^ (EN) Selections from Tyhry Emma Andijewska (PDF), in Ukrainian Literature, vol. 1, 2004, pp. 221–226. URL consultato il 29 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2008).
  13. ^ (UK) Vera Ageeva, Шевченківську премію отримає Емма Андієвська: хто вона?, su BBC News, 12 febbraio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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