Emil Hinkó

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Emil Hinkó
NazionalitàBandiera dell'Ungheria Ungheria
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Carriera
Squadre di club1
1922-1923Piacenza14 (5)
Carriera da allenatore
1922-1923Piacenza
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Emil Jozsef Hinkó, noto anche come Emilio Josè Hinko[1][2] (Budapest, 9 aprile 1901[1][3]Fortaleza, 4 gennaio 2002[3]), è stato un architetto, calciatore e allenatore di calcio ungherese naturalizzato brasiliano.

É considerato la figura di architetto più importante di Fortaleza e dello Stato di Cearà tra gli anni trenta e anni sessanta del XX secolo[4].

Nato a Budapest nel 1901 e figlio di un costruttore edile[5], vi inizia gli studi presso la Magyar Királyi Állami Felső Ipariskola (Scuola tecnica superiore statale reale ungherese)[3][6] e parallelamente si dedica all'attività sportiva nel Magyar Atlétikai Club[7]. Si interessa in modo particolare di architettura, influenzato dallo stile rinascimentale italiano e dall'opera di Leon Battista Alberti, e si specializza come modellista[5].

Si diploma nel 1922[8] e si trasferisce in Italia, anche a causa dell'instabile situazione politica ungherese[9]; dopo un iniziale transito a Roma[5], riprende l'attività sportiva venendo assunto dal Piacenza, nel quale ricopre il duplice ruolo di allenatore e giocatore per una stagione[7][10]. Terminata l'esperienza piacentina lavora in diversi cantieri e collabora con Ulisse Stacchini alla costruzione della Banca di Tripoli e della stazione Centrale di Milano, rimanendo alle sue dipendenze per cinque anni[5][9].

Dopo aver risieduto anche a Genova[1], nel 1927[11] si trasferisce in Brasile grazie a contatti con una famiglia italiana[5], e dopo un breve soggiorno a Belém[1][5][9][12] si stabilisce a Fortaleza. I primi progetti riguardano soprattutto unità abitative destinate ai medici locali e l'ospedale di Messejana[13], nei quali pone attenzione agli aspetti igienici fino ad allora trascurati[5]. Negli anni quaranta realizza la base aerea di Fortaleza[5][12], adattando gli alloggiamenti dei militari al clima della regione[5].

Nel 1938 sposa l'italiana Pierina Rossi, vedova del commerciante Placido de Carvalho[3], e nel 1940 acquisisce la cittadinanza brasiliana[1][2].

Nei decenni successivi continua ad occuparsi di edilizia residenziale, modernizzando la capitale cearense[14]. Segue come progettista e imprenditore numerosi altri progetti come la Facoltà di Diritto, la Casa dello Studente e le chiese di São Pedro, Coração de Jesus e Missionárias[5], mantenendo influenze dell'architettura italiana (soprattutto lombarda e ligure)[5], dello stile neocoloniale e dell'Art déco[9][14]. Alla fine degli anni trenta collabora alla costruzione dei primi grattacieli[13], e in seguito si occupa della progettazione della sede del Náutico Atlético Cearense, uno dei primi club sportivi della città, inaugurato nel 1952[15] e considerato l'ultima grande opera di stampo eclettico[13]. Nel tempo allarga le sue attività acquisendo una fabbrica di prefabbricati e mosaici, una segheria e una cava[13]. La sua società di costruzioni, con sede a Rio de Janeiro, ha realizzato interventi edilizi in varie regioni del Brasile come Pernambuco e Bahia[5]. Nel 1984 ha ricevuto dalla Câmara Municipal de Fortaleza il titolo di cittadino onorario[5][16].

Colpito da un primo ictus nel 1987 e da altri tre negli anni successivi, muore a Fortaleza la mattina del 4 gennaio 2002[3].

  1. ^ a b c d e Processo de Naturalização de Emilio José Hinko (Hinko Emil Joszef), Fundo: Série Interior - Nacionalidades (IJJ6) (A9), Seção/Série: Processos de naturalização, Notação: BR RJANRIO A9.0.PNE.57174, Arquivo Nacional do Brasil.
  2. ^ a b (PT) Administração da Cidade, Diario Carioca, 20 luglio 1940, pag.6
  3. ^ a b c d e (PT) Miguel Angelo de Azevedo (Nirez), Cronologia de Fortaleza, su Arquivonirez.com.br. URL consultato il 12 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2018).
  4. ^ Duarte, p.34
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m (PT) Emilio Hinko - vida e obra Fortalezanobre.com.br
  6. ^ (HU) A Budapesti M.Kir.Állami Felső Építőipariskola - Ertesitoje - Az 1917/1918. Iskolai evrol
  7. ^ a b Per il Piacenza F.C., Il Nuovo Giornale, 26 agosto 1922
  8. ^ Varie fonti brasiliane citano una laurea alla Scuola Politecnica di Budapest, che non trova riscontro; prova dell'assenza di un titolo di studio formale è la definizione arquiteto licenciado, autorizzazione all'esercizio della professione concessa a soggetti non qualificati con almeno cinque anni di esperienza nell'esecuzione o direzione di lavori professionali. Vedi Farias Lopes, p.143.
  9. ^ a b c d (PT) Revista do Instituto do Ceará - Tomo CXXV – Ano CXXV (PDF)[collegamento interrotto], Fortaleza, 2011, pp. p.95.
  10. ^ Emil Hinko Storiapiacenza1919.it
  11. ^ Numerose fonti riportano erroneamente 1929, a differenza dei documenti di naturalizzazione conservati nell'Arquivo Nacional di Rio de Janeiro.
  12. ^ a b Farias Lopes, p.143.
  13. ^ a b c d Farias Lopes, p.242
  14. ^ a b Farias Lopes, p.46
  15. ^ (PT) Nautico Atlético Cearense Mapacultural.secult.ce.gov.br
  16. ^ (PT) CONCEDE O TITULO DE CIDADAO DE FORTALEZA AO SR. EMILIO HINKO, NA FORMA QUE INDICA. [collegamento interrotto], su Cmfor.ce.gov.br, 21 agosto 1984. URL consultato il 25 settembre 2008.