Easy Lady

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Easy Lady
singolo discografico
ArtistaIvana Spagna, accreditata come Spagna
Pubblicazione1º luglio 1986
Album di provenienzaDedicated to the Moon
GenereDance
Disco
Synth pop
Italo disco
EtichettaCBS
ProduttoreTheo Spagna, Larry Pignagnoli, Ivana Spagna
ArrangiamentiTheo Spagna, Larry Pignagnoli
vocali: Ivana Spagna
RegistrazioneSimple Studios, 1986
Formati7", 12"
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera della Francia Francia[1]
(vendite: 250 000+)
Dischi d'oroBandiera della Spagna Spagna[2]
(vendite: 25 000+)
Ivana Spagna - cronologia
Singolo precedente
(1971)
Singolo successivo
(1987)

Easy Lady è considerato ufficialmente il singolo di debutto della cantante Spagna, pubblicato su 45 giri dall'etichetta discografica CBS nel 1986, che anticipa l'album Dedicated to the Moon (1987)[3][4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi esordi della cantante risalgono agli inizi degli anni 1970, quando, ancora adolescente e con il suo nome di battesimo per intero, incide con scarso successo i due singoli Mamy Blue/È finita la primavera (1971)[5] e Ari ari/Dio mai (1972)[6].

Da quel momento e fino al suo esordio ufficiale, Spagna lavora con importanti artisti come corista[7] oppure fa parte di piccole band come "Opera Madre", da lei stessa creata con la collaborazione del fratello Giorgio 'Theo' Spagna e dell'allora compagno 'Al'fredo 'Larry' Pignagnoli (pseudonimo Abacab), e le Fun Fun, un gruppo tutto al femminile, girando per le discoteche italiane.[3][4]

In questo periodo incide anche singoli come solista, qualcuno dei quali riscuote un moderato successo, sotto i diversi pseudonimi "Mirage"[8], "Carol Kane"[9], "Barbara York"[10], "Yvonne Kay"[11] e collabora ai brani di grandi artisti italiani e stranieri, rappresentanti dei generi dance, disco e italo disco degli anni 1980.[3][4]

Ma solo con la pubblicazione e il successo a livello internazionale del singolo Easy Lady, inizialmente realizzato e prodotto dalla stessa cantante per l'etichetta indipendente "Simple Records" e commercializzato unicamente in Francia[12], ha inizio, nel 1986, la carriera ufficiale dell'artista, che firma un contratto con la casa discografica CBS (poi acquisita da Sony Music) e sceglie come nome d'arte definitivo, semplicemente, il proprio cognome.[3][4]

Successo e classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Il singolo, che ha venduto complessivamente oltre 2 milioni di copie[3], raggiunge i primi posti in diverse classifiche europee[13] e viene certificato disco d'argento in Francia[1]. Solo nel Regno Unito passa quasi inosservato, ma già l'anno seguente e proprio nella classifica UK, il singolo successivo Call Me salirà fino al secondo posto[14].

In Italia la canzone, tra le più richieste e programmate nell'estate del 1986, diventa la numero uno nelle vendite dei singoli e un autentico tormentone estivo. Spagna partecipa al Festivalbar di quell'anno, dove vince il Discoverde ma non il premio principale[15] (che si aggiudicherà l'anno successivo con Dance Dance Dance)[16]. Il brano viene inserito nella compilation Festivalbar '86, che raggiungerà il terzo posto nella classifica degli album italiani, risultando il 26º album più venduto nel 1986[17].

Classifica (1986) Posizione
massima
Settimane
in classifica
Italia(*) Bandiera dell'Italia 1 20 (8 al 1°)
Svizzera[13] Bandiera della Svizzera 2 13
Francia[13][1] Bandiera della Francia 4 22
Germania[13] Bandiera della Germania 12 15
Paesi Bassi[13] Bandiera dei Paesi Bassi 16 11
Belgio (Vallonia)[13] Bandiera del Belgio 21 7
Austria[13] Bandiera dell'Austria 30 2
Regno Unito[14] Bandiera del Regno Unito 62 3

(*) Rimane nella classifica dei dischi più venduti in Italia dal 12 luglio al 22 novembre 1986, senza mai scendere sotto il 5º posto dal 2/8 all'8/11 (15 settimane consecutive) e continuativamente nella prima posizione dal 30/8 al 18/10[18], risultando il terzo singolo più venduto del 1986[19], e in seguito questa canzone apparve in alcuni film italiani di quel periodo di grande successo come Yuppies 2, e nel trailer cinematografico di Rimini Rimini.

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

12" Maxi singolo originale (Simple Records SIM-M003)[12][20]
Lato A

  1. Easy Lady (extended version) – 7:00 (testo: testo: Ivana Spagna – musica: musica: Ivana Spagna, Giorgio Spagna, Alfredo Pignagnoli)

Lato B

  1. Jealousy (extended version) – 5:25 (testo: testo: Giorgio Spagna – musica: musica: Ivana Spagna, Alfredo Pignagnoli)

7" singolo (CBS A 7019)
Lato A

  1. Easy Lady – 4:08

Lato B

  1. Jealousy – 3:52

12" Maxi singolo (CBS 12.7019)
Lato A

  1. Easy Lady – 6:55

Lato B

  1. Jealousy (extended version) – 5:25

12" Maxi singolo Club Remix (CBS A 13.7019, 997 1 37019 6)
Lato A

  1. Easy Lady (Club Remix) – 6:40

Lato B

  1. Jealousy (extended version) – 5:25

12" Maxi singolo Move On Up Remix (CBS A 13.7019)
Lato A

  1. Easy Lady (Move On Up Remix) – 6:40

Lato B

  1. Easy Lady (instrumental) – 6:40

La durata della versione sull'album Dedicated to the Moon di Easy Lady è 4:50.

Altre versioni di Spagna[modifica | modifica wikitesto]

  • 1993 - Remix della "Band of Gypsies" nella raccolta Spagna&Spagna - Greatest Hits (Epic/Sony Music)
  • 2002 - Medley con Call Me (già presentato durante i concerti) nel CD maxi singolo Never Say You Love Me (B&G)
  • 2004 - Versione reggae nell'album di ri-arrangiamenti L'arte di arrangiarsi (B&G)
  • Settembre 2009 - Nel maxi singolo Easy Lady Remake 2009 (Off Records), con diverse nuove versioni del pezzo, ricantato per l'occasione, realizzate dai migliori dj del momento. Disponibile inizialmente solo per il download digitale, entra nella classifica iTunes in 25ª posizione. Lo stesso anno verrà anche pubblicato su CD col titolo Easy Lady (2010 Remake) (Off Records).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (FR) Ricerca certificazioni singoli: scegliere SPAGNA e OK, su infodisc.fr, Infodisc. URL consultato il 12 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2016).
  2. ^ (EN) European Gold & Platinum Awards 1987 (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media. URL consultato il 12 giugno 2014.
  3. ^ a b c d e Biografia anni '70 e '80, discografia, su ivanaspagna.com, Ivana Spagna, sito ufficiale. URL consultato il 12 giugno 2014.
  4. ^ a b c d (FR) Biografie artisti: Ivana Spagna, in Nostalgie, Les chansons de vos Legendes, NRJ Group. URL consultato il 16 gennaio 2014.
  5. ^ Scheda singolo "Mami Blue", in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 12 giugno 2014.
  6. ^ Scheda singolo "Ari ari", in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 12 giugno 2014.
  7. ^ Scheda album "I mari del Sud" di Sergio Endrigo, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 12 giugno 2014.
  8. ^ (EN) Mirage: discografia, su Discogs, Zink Media. URL consultato il 12 giugno 2014.
  9. ^ (EN) Carol Kane: discografia, su Discogs, Zink Media. URL consultato il 12 giugno 2014.
  10. ^ (EN) Barbara York: discografia, su Discogs, Zink Media. URL consultato il 12 giugno 2014.
  11. ^ (EN) Yvonne Kay: discografia, su Discogs, Zink Media. URL consultato il 12 giugno 2014.
  12. ^ a b (EN) Easy Ladiy: Simple Recods, su Discogs, Zink Media. URL consultato il 12 giugno 2014.
  13. ^ a b c d e f g (EN) Classifiche singolo e formati, su italiancharts.com, ItalianCharts. URL consultato il 12 giugno 2014.
  14. ^ a b (EN) UK Singles/Albums Chart, su officialcharts.com, OCC. URL consultato il 12 giugno 2014.
  15. ^ Storia Festivalbar edizione 23, su festivalbar.it. URL consultato il 16 giugno 2014.
  16. ^ Storia Festivalbar edizione 24, su festivalbar.it. URL consultato il 16 giugno 2014.
  17. ^ Classifica vendite annuale album 1986, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 14 giugno 2014.
  18. ^ Classifica vendite settimanali singoli 1986, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 12 giugno 2014.
  19. ^ Classifica vendite annuale singoli 1986, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 12 giugno 2014.
  20. ^ Autori e compositori, in Archivio Opere Musicali, SIAE. URL consultato il 13 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2011).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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