Domenico Morosini

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Stemma Morosini

Domenico Morosini (... – febbraio 1156) fu il trentasettesimo doge della Repubblica di Venezia dal 1148 alla morte.

Durante il suo governo, la flotta veneziana, comandata dai figli del predecessore Naimero e Giovanni Polani, sconfisse i Normanni di Giorgio d'Antiochia a Capo Matapan[1].
Il maggior successo del suo dogado fu però la riappacificazione delle due fazioni in cui si erano divise le famiglie patrizie di Venezia: da una parte i sostenitori del defunto doge Pietro Polani, dall'altra gli avversari capeggiati dai Dandolo e dai Badoer, famiglie che avevano subito per questo gravi persecuzioni. Le proprietà della famiglia Dandolo, distrutte sotto il precedente dogado, furono ricostruite a spese dello stato e i Badoer furono richiamati dall'esilio. Nemerio Polani, infine, sposò una nipote del patriarca di Grado Enrico Dandolo in segno di riappacificazione.

In politica estera, il nuovo doge era considerato meno filobizantino del predecessore, per cui il papa ritirò la scomunica che pendeva su Venezia e lo nominò dominator Marchie. Cercando inoltre di rappacificarsi con le altre repubbliche marinare, a Pisa furono concessi quartieri privilegiati a Costantinopoli, mentre a Genova fu premesso di commerciare in Dalmazia.

Domenico Morosini morì nel febbraio del 1156.

Note

  1. ^ Capo Matapan è la punta di sud-ovest del Peloponneso

Predecessore Doge di Venezia Successore
Pietro Polani 1148-1156 Vitale II Michiel