Discussione:Lingua gallurese

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Linguistica
Sardegna
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Wikipedia in gallurese[modifica wikitesto]

Pensu chi, pà agghjutà li cioani chi voni imparà lu gadduresu e pà salvà la nostra linga, saria una bona cosa crià una versioni di wikipedia in gaddhuresu. Pinseti chi sia possibili? O no si po' palchì c'è gja wikipedia in corsu?

Grave errore[modifica wikitesto]

Avete commesso un gravissimo errore nel riportare supinamente la più grande cantonata presa da Le Lannou. E'vero che nel '700 riprende l'immigrazione corsa in Gallura ma si tratta soltanto di poche decine di famiglie o di personaggi (Bartolomei,Duranti,Cresci ecc.)Perché si possa essere verificato un ripopolamento pari ai tre quarti della popolazione evidentemente avrebbe dovuto verificarsi una calamità naturale tale da distruggere quasi completamente la popolazione esistente, ciò di cui non è traccia nelle cronache.La stragrande maggioranza delle famiglie presenti oggi in Gallura sono giunte dalla Corsica anteriormente al 1623, anno in cui principiano i Quinque Librorum della Collegiata di San Pietro Apostolo di Tempio. Nel '600, secolo evidentemente di maggiore floridezza per la Corsica, le immigrazioni certe documentate sono molto rare (Brigaglia, Serafino ecc.)e riprendono, come detto, nel '700.

Andrebbero controllate le province dei comuni riportati nell'articolo... Quell'«SS» in parentesi alla fine mi sa che si riferisce a tutti i comuni indicati nell'elenco precedente, e almeno tre di essi oggi fanno parte della provincia di Olbia-Tempio.

Ok per un SS di troppo... ma gli altri due quali sarebbero? --DirkCherchi Dch discutiamone 11:16, 28 set 2009 (CEST)[rispondi]

Messaggio per 62.101.126.219[modifica wikitesto]

Non so chi sia questa IP anonima (62.101.126.219) ma i suoi contributi sul gallurese (e la Sardegna in genere) sono ottimi. Avrei bisogno del suo aiuto per migliorare gli articoli in francese sugli stessi argomenti. Un messaggio? Enzino 18:05, 27 nov 2005 (CET)[rispondi]

(per Enzino)[modifica wikitesto]

Puoi contattarmi a dcherchi@tiscali.it

Posto che in italiano ed in corso "pressa" ha il medesimo significato che in gallurese non sono convinto derivi dal catalano e comunque sia resta di dubbia origine. Saluti


Mi permetto di dire che dipende dall'accezione di "pressa" Ecco i significati di Pressa registrati in Còrso (da ADECEC):

pressa francese: presse; hâte; pression; presse, foule, multitude definizione: Macchina atta à cumprime, à stringhje materiale è dalli a forma desiderata, vulsuta: pressa idrolica.- Macchina da stampà: u giurnali sò sottu à a pressa.- Inseme di u persunale chì travaglia in u ghjurnalismu.- Pruduzzione d'opere, pè u più giurnalistiche, stampate: leghje a pressa.- Primura, furia, fretta: avè pressa di rientre in casa soia.- Azzione, effettu di pressà, d'appughjà: a pressa nantu à u brisgiolu tupinu fece zirlà a marcia.- Multitudine, folla d'assai persone: u publicu fece pressa intornu à a so squadra.

In ogni caso io non correrei mai a conclusioni quando si trova una parola anche identica in un'altra lingua: a volte due lingue sono arrivate autonomamente a sviluppare la stessa parola, senza che siano avvenuti effettivamente né calchi, né prestiti. Saluti. --Piero Montesacro


Sono perfettamente d'accordo, è difficile dimostrare che "pressa" derivi dal catalano o dal corso/italiano ma mi fa pensare il fatto che il significato in toscano, nonchè in tantissimi altri dialetti italiani, è identico. Mentre, ad esempio, per "busciaccara" propendo certamente per la derivazione catalana, non ostante in alcune località della corsica, venga chiamata "busciacca". Anche la parola "caglià" è usata in corsica con lo stesso significato ma non nei luoghi da cui è ragionevole pensare siano partite le varie migrazioni corse verso la gallura, per cui l'origine del termine dev'essere molto probabilmente catalana. Saluti e complimenti per il lavoro


Complimenti che vanno a chi ha contribuito alla pagina ed ai quali mi unisco. Io ho solo contribuito il commento che hai letto. Cari saluti. --Piero Montesacro

Ho infatti provveduto a sostituire "pressa" e chiedo venia. Il significato in gallurese è proprio "Primura, furia, fretta" e infatti si usa dire proprio "aè pressa di rientrà in casa soia". Talvolta vengono dei dubbi, specie quando si confrontano le origini tra diverse lingue tutte romanze e in parte simili. Avevo qualche dubbio anche sulla parola "busciaccara/busciacca" che però parrebbe proprio di origine catalana. Invece sul termine "grogu" che inizialmente mi era stato corretto in "giallu" ho il dubbio che quest'ultimo sia un'italianizzazione, per la quale tutt'al più mi risulta la forma "giaddu", analoga al corso meridionale. Per il "rosso" dai toponimi della zona di Vignola risulta inoltre la forma "Monti Russu" che rivela la forma originaria corsa per l'attuale "ruiu" di origine sarda (in una zona in cui gli influssi logudoresi erano indubbiamente deboli rispetto alla predominanza corsa). --Dch 10:26, 10 gen 2006 (CET)[rispondi]


Riguardo "grogu" devo dire sinceramente di averlo sentito solo a Tempio e dintorni ed è tutt'oggi diffusissimo in sassarese, mentre "giallu" o "giaddu" è di uso comune, perlomeno da 100 anni a questa parte. "Ruiu" al contrario è di gran lunga il vocabolo più diffuso per indicare quel colore anche se russu è corretto e diffuso in vari toponimi (monti russu, isula russa) e animali (pittirussu, russignolu). --Jkens 13:56, 10 gen 2006 (CET)[rispondi]

Mi dicono che da "grogu" venga dal Catalano "groc", a sua volta dal Latino "crocum" per "zafferano", e che sia diffuso in gran parte dell'isola di Sardegna, quindi si tratterebbe di una contaminazione del Gallurese intesa come variante del Còrso. Lo stesso vale per "ruju" e certo "russu" è la forma più còrsa. Ciao --Piero Montesacro 12:19, 11 gen 2006 (CET)[rispondi]


"Gallurese" (e altre lingue) Maiuscolo o minuscolo?[modifica wikitesto]

Discussione spostata nel Babel Bar. HΙLLContattami 16:07, 13 gen 2006 (CET)[rispondi]

Còrso e non corso[modifica wikitesto]

Sulla lingua di Corsica in particolare, merita di essere scritta, oltre che in maiuscolo, con l'accento grave sulla o: Còrso (ed è riportata in tal modo dai maggiori linguisti), anche allo scopo di distinguerla dal participio passato di correre anche nel suo valore avverbiale (es. lavori in corso). Tale esigenza si fa pressante quando si tratta, appunto di ciò che fa riferimento alla Corsica e alla sua lingua: nel corso dei secoli il Còrso si è sviluppato.... Non sono certo le piccole influenze del sardo, dovute alla contiguità territoriale , a fare del Gallurese o del Sassarese, lingue ponte tra corso e Sardo. Il sardo e' qualcosa di lontanissimo dal Gallurese, e affatto intellegibile per i galluresi, mentre il gallurese e' una parlata comprensibile, persino a chi sia forestiero e conosca unicamente l'italiano standard.

"Rollback"[modifica wikitesto]

Riportata alla versione originaria la voce dopo intervento di un anonimo che aveva alterato la grafia di alcune istanze di Gaddure- in Gaddhuré-. Tale grafia non risulta essere fondata su solide basi né essere largamente accettata. --Piero Montesacro 20:12, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]


Sono perfettamente d'accordo, tale grafìa oltre a non avere nessuna base storica è totalmente superflua.--Jkens 21:18, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

Confermo anch'io. Si tratta di una grafia un tempo diffusa anche nel sassarese e che si ritrova in alcuni vecchi testi ma che non è da ritenersi linguisticamente condivisibile. Tuttavia devo ammettere che nell'ultimo decennio è stata adottata da diverse amministrazioni comunali anche nella toponomastica (vedi a Tempio nella denominazione dei quartieri storici "Lu Cantareddhu" o la manifestazione sponsorizzata dalla Regione "Statiali in Gaddhura"), nonchè . Non ha tuttavia alcun senso fonetico o di disambiguità e differisce dalla grafia ormai standardizzata -dd- adottata dal còrso meridionale per l'analogo suono (la cui grafia ormai consolidata costituisce pur sempre un punto di riferimento, trattandosi di forme dialettali molto simili). Del resto, in assenza di una normalizzazione della forma scritta abbiamo assistito anche al tentativo di trasferire in gallurese il gruppo sardo -tz- per -zz-, -x- per -sg- e all'utilizzo (meno grave) delle forme -gj-, -j-, -gg- per -ghj-/-gghj- e -cj- per -chj-/-cchj-. --Dch 12:06, 16 gen 2006 (CET)[rispondi]

Ho riportato alla versione precedente dopo l'intervento del solito anonimo amante delle "h".

Signor 217.133.11.210 La pregerei di discuterne quà semmai, anzichè vandalizzare continuamente l'articolo.--Jkens 22:36, 28 gen 2006 (CET)[rispondi]

Codici ISO[modifica wikitesto]

Come mai sono stati attribuiti i codici SRD e SC che indicano il Sardo? Credo sia abbastanza indiscutibile che il Gallurese sia sardo solo geograficamente e che linguisticamente sia nettamente - come il Còrso del quale è stretto parente - Italoromanzo (cosa che naturalmente lo pone fuori dal gruppo Sardoromanzo, al quale probabilmente è invece tutto sommato ascrivibile il Tataresu/Sassarese, pure se come lingua di transizione). A questo proposito invito a seguire e a contribuire alla discussione in sviluppo presso: http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Bar#Cancellazione_della_voce_Latino_volgare e presso: http://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_Wikipedia:Progetto_Lingue relativamente al problema posto dall'errata classificazione di Còrso, Gallurese ecc. e alla ricerca di possibili soluzioni. --Piero Montesacro 18:51, 16 gen 2006 (CET)[rispondi]

Avevo in effetti a un certo punto modificato il codice ISO in ".co" sia per il gallurese e che per il sassarese (che è alquanto sardizzato nel lessico e nella pronuncia ma mantiene la struttura grammaticale, morfologica e di sintassi del gallurese e quindi del corso), ma sono stato stato prontamente corretto da Gaucho in quanto Ethnologue (!) classifica questi due dialetti come appartenenti al sardo (in realtà lo sono ma geograficamente)... E' come sostenere che l'algherese non appartiene alla lingua catalana solo in quanto ha assorbito fortissimi apporti sardi. Quanto al còrso (e con lui gallurese e sassarese), in altro contesto storico avrebbe potuo essere classificato come un dialetto italiano/toscano (e sono innegabili le connessioni linguistiche), ma che ormai costituisca una lingua autonoma è ormai riconosciuto anche dall'ISO (del resto lo stesso discorso si sarebbe potuto fare all'olandese rispetto ai gruppi dialettali del basso-tedesco). --Dch 19:23, 16 gen 2006 (CET)[rispondi]

Con tutto il rispetto (non troppo, anzi poco, nella fattispecie), non credo proprio che questo signor Ethnologue possa imporci di replicare ad avallare le sue fesserie. Con lo stesso criterio di Ethnologue (che si correggano loro!) si potrebbe affermare che il portoghese-brasialiano è afferente al gruppo linguistico Tupì-Guaranì, no? Roba da pazzi!!! Il Còrso è larghissimamente e pacificamente considerato affine al Toscano e parte del gruppo ITALOROMANZO dalla grande maggioranza della comunità linguistica che se ne occupa e gli unici che si oppongono (senza certo volersi far includere nel Sardoromanzo!!!) sono solo degli stravaganti buontemponi (peraltro nel numero di due o tre) che hanno molte motivazioni politiche e nessuna scientifica. A mio parere bisogna assolutamente emendare questa faccenda. --Piero Montesacro 22:46, 16 gen 2006 (CET)[rispondi]

Io ho cambiato i codici perché Ethnologue li metteva così, però d'altronde se il ramo d'apparteneza è quello del Còrso, allora andrebbero corretti... però non scriviamo i nuovi codici come se quelli fossero i codici ufficialmente adottati da Ethnologue... magari vi si potrebbe aggiungere un paragrafo nell'articolo che chiarisca la faccenda... voi che ne pensate? --Gaucho 13:38, 17 gen 2006 (CET)[rispondi]

Capisco perfettamente quel che tu hai fatto, e probabilmente avrei fatto lo stesso qualora mi fossi trovato di fronte una situazione della quale non conoscevo direttamente la natura.
Sta di fatto, però, che il Còrso, come il Gallurese, appartiene indiscutibilmente al gruppo Italoromanzo, e tutta la letteratura specialistica di natura scientifica e non umoristica ne conviene.
Sono ovviamente del tutto d'accordo a segnalare la faccenda a Ethnologue (chi ha contatti con loro?) e, nel frattempo, ad indicare in tabella sia il Còrso, sia il Gallurese, come afferenti al gruppo Italoromanzo.
Sul Sassarese non entro nel merito per difetto di competenza, ma se Dch o altri hanno fonti autoritative che ne consentano l'inclusione nell'italoromanzo non vedo perchè non correggere anche la sua collocazione. Grazie. --Piero Montesacro 13:57, 17 gen 2006 (CET)[rispondi]
ti rispondo a questo messaggio del 2006 per dirti che in nessun modo in Gallurese può essere ascrivibile solo al ceppo italo romanzo essendonil Gallurese nato dall'interazione del corso con le varianti di sardo presenti in Gallura --Ajolinguisticaseria (msg) 19:11, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Condivido tutto quello che dice Piero con l'eccezione del fatto che il Còrso, già dialetto del gruppo italo-romanzo, per ragioni storiche é ormai da considerarsi una lingua a sè. Gallurese e Sassarese (con la zona di transizione del Castellanese), cioè il corso-sardo, presentano notevoli affinità e costituiscono indiscutibilmente un unico gruppo, annesso al còrso e nettamente distinto dalle confinanti parlate sarde logudoresi, con le quali hanno in comune aspetti fonetici e molti vocaboli ma non la struttura. Riterrei pertanto non scientificamente condivisibile separare tra loro questi due dialetti, nonostante l'elevato grado di "corruzione" (che brutto termine!) del sassarese (in realtà è solo l'effetto della storia degli abitanti della città, il cui retroterra economico è costituito proprio dal Logudoro, mentre Tempio e la Gallura sono rimasti maggiormente isolati dal resto della Sardegna). Sull'argomento della comune origine vedi le parole di Wagner [1] ("...mit dem Korsischen zum Festlanditalienischen...") o anche il saggio di Maxia sui dialetti del Nord Sardegna [2]. La questione è comunque dibattuta [3] e non mancano studi come quelli del Mameli che nonostante la superiorità dell'apporto còrso sottolineano i legami con i dialetti logudoresi. In ogni caso gallurese e sassarese vengono sempre trattati come 2 varietà dello stesso gruppo. Quanto a Ethnologue, il cui lavoro è meritorio ma non rigorosamente scientifico, ritengo personalmente che siano partiti per la tangente sulle discutibili classificazioni (e non solo sul gallurese)... --Dch 15:54, 17 gen 2006 (CET)[rispondi]

Mi sembra però che spesso neppure il Còrso (di Corsica) venga considerato una lingua unica e del resto e a mio modesto parere le differenze tra il capocorsino e il "rucchisgianu" sono ben maggiori di quelle che intercorrono tra lo stesso "rucchisgianu" e il gallurese. Allora bisognerebbe dividere in due o più lingue il Còrso? Il sassarese è certamente foneticamente e lessicalmente assai influenzato dal Sardo ma non penso sià sufficiente per considerarlo un dialetto sardoromanzo. L'influenza fonetica del logudorese sul gallurese la considero invece trascurabile.--Jkens 16:58, 17 gen 2006 (CET)[rispondi]

Non capisco in base a quali criteri linguistici il Còrso, strutturalmente del tutto italoromanzo e lessicalmente in assoluto la lingua più affine al Toscano, sarebbe una "lingua a sé". Lingue "a sé" sono al limite il Tosco-Albanese o l'Etrusco, che non hanno affinità strutturali, sintattiche e lessicali con altre lingue note.
Prego di fornire elementi linguistici (e non umoristico/politici, o storici, che nulla hanno a che vedere con la linguistica) che facciano del Còrso una lingua piovuta da un altro pianeta o sorta dal nulla nel Mar Tirreno e non, quale essa è, in ogni evidenza, compresa quella dell'ascoltarla e largamente comprenderla in modo spontaneo per qualsiasi italofono, una lingua del gruppo Italoromanzo che raccoglie anche l'Umbro, il Siciliano ecc. Sul fatto che il Còrso sia italoromanzo vi è una vasta letteratura, anche recentissima, e posto anche che fosse evoluto notevolissimamente, non sarebbe certo uscito dal suo ramo d'origine, come non ne è uscita nessun altra lingua romanza.
Sulla faccenda della "non unicità" del Còrso, essa è stata da tempo brillantemente risolta da un linguista còrso che ha applicato al Còrso la definizione di lingua polinomica, definizione abbastanza largamente accettata anche perchè non scontenta nessuno e non dice nulla di contestabile: quasi geniale. Del resto sono polinomiche tutte le lingue italoromanze, ed anche il Toscano lucchese è diverso da quello grossetano, mentre differenze morfologiche e fonetiche ancor più grandi sono comuni nel dominio del Napoletano o del Siciliano, solo per fare due esempi tra i moltissimi avanzabili. Il problema del Còrso dal punto di vista "istituzionale" è l'assenza di una normazione ufficiale, dovuta a motivi essenzialmente politici e culturali, senza che a nessuno sia mai venuto in mente, per fortuna, di fare delle due varietà principali, cismontana e pumontica, due lingue distinte. --Piero Montesacro 17:50, 17 gen 2006 (CET)[rispondi]
Una nota per fare i miei complimenti più sinceri a chi sta seguendo la voce: ogni volta che viene arricchita (e lo è già, meritando in pieno la vetrina), le aggiunte sono precise, accurate, complete. Davvero bravi. Clap Clap --Piero Montesacro 17:11, 18 gen 2006 (CET)[rispondi]
P.S. ovviamente ribadisco, come sopra, che la tabella dovrebbe essere corretta per far rientrare il Gallurese nel suo gruppo, quello Italoromanzo.

La matrice di Gallurese, Sassarese e dei dialetti corsi e' indiscutibilmente nell'alveo del Toscano ( il pisano medievale ), quindi non parliamo per favore di dialetti della apppartenenti lingua sarda o di lingua corsa. Sono tutte varietà locali italoromanze, che si differenziano tra loro per apporti esterni, più o meno recenti ( sardo, catalano, pochissimo castigliano, ligure, italiano e francese, nel caso della Corsica).

Gallurese e Corso meridionale[modifica wikitesto]

Chi avesse ancora qualche dubbio sulla estrema somiglianza tra gallurese e còrso veda questo racconto in còrso "suttanacciu":

--Dch 18:57, 24 gen 2006 (CET)[rispondi]

Quale avìa dubbiti? ;-) --213.203.155.48 21:41, 24 gen 2006 (CET)[rispondi]

Salve,

La variante Corsa utilizzata da Rinatu Coti è quella Taravese e nonostante sia assolutamente prossima al gallurese non è quella che le si avvicina di più. Il dialetto del sartinese, e più precisamente quello dei paesi di Santa lucia di Tallano e Levie (Alta Rocca) è ancora più vicino. In questi dialetti si osservano le stesse elisioni intervocaliche tipiche del gallurese, alcuni vocaboli non presenti o impopolari in altre località della corsica ma presenti in gallura come "asinu", "minori", "infusu" (cor. "sumeru", "chjucu", "trosciu" it. asino, piccolo, bagnato) ed è addirittura ancora in uso l'epiteto finale "gallurese" -ai-. Inoltre il pronome "eddi" diventa "iddi", come in gallurese.

Riguardo la grafìa, sarebbe utile precisare che i grafemi Corsi "-chj-" e "-ghj-" sono assulutamente equivalenti ai corrispettivi galluresi -cchj- -gghj-. In corsica si è scelto di rappresentarli con una sola consonante, scelta che non condivido.--Jkens 22:04, 24 gen 2006 (CET)[rispondi]

"Li parauli"[modifica wikitesto]

Nei casi in cui qualcuno veniva colpito da un malanno (anche un comune mal di testa), si usava porgli le mani sulla zona dolorante proferendo una litania tra il sacro ed il profano alla quale, nelle campagne galluresi (zona di Luogosanto ad esempio), veniva attribuito un particolare potere "guaritore".

Ma ai fini linguistici? Quale è il testo della litania? --Dch 11:28, 6 feb 2006 (CET)[rispondi]

Ciao quella del li parauli è una pratica fatta in tutta la Sardegna,io conosco anche qualcuno di Luogosanto che le conosce,inoltre i Galluresi sono culturalmente spiccatamente sardi avendo anche noi La mamma di lu soli / sa mama e su sole come i parlanti delle altre lingue in sardegna --Ajolinguisticaseria (msg) 19:14, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Non so' quali siano le parole ma se ti riferisci al malocchio non esisteva una particolare formula ma si doveveno recitare e a bassa voce delle parole imparate tra natale e capodanno e SOLO in questo periodo, le parole erano segrete.

questo il procedimento: http://212.210.110.158/messaggero/docs/1988_maggio_24.pdf

ma mi informerò da ninnanna... Saluti --82.89.147.161 14:36, 6 feb 2006 (CET)[rispondi]

Purtroppo non conosco il testo di queste "litanie" che si chiamano proprio "li parauli", so che minnannu le conosceva e le usava. Il malocchio é un'altra cosa. Mi ricordo tralaltro di avere letto qualcosa in merito diversi anni fa in un articolo del Messaggero Sardo. Ai fini linguistici avrebbe la stessa utilità della poesia di Mannoni riportata qui: che male farebbe? ;) Spero che 82.89.147.161 abbia scoperto qualcosa nel frattempo... grazie.

Ancora con queste "h"[modifica wikitesto]

Ho riportato alla versione precedente dopo l'intervento del solito anonimo amante delle "h". Signor 217.133.11.210 La pregerei di discuterne quà semmai, anzichè vandalizzare continuamente l'articolo.--82.89.147.161 15:06, 6 feb 2006 (CET)[rispondi]

letteratura[modifica wikitesto]

E' piuttosto singolare che una pagina dedicata ad un idioma non abbia citato nemmeno un nome/titolo di documento letterario scritto. C'è qualcosa tra i link etc, ma direi che serve qualche info nel testo. Tanto più che questo è un articolo in vetrina!!! gala.martin (spara fra') 04:31, 30 mar 2006 (CEST)[rispondi]

ite ti parede[modifica wikitesto]

Ohé Dch, so chirchende de faghere kalchi gosa pro Kussu articulu supra sa Sardigna chi mi pariada muribundu. Happo fattu medas migliuriasa subra sa historia e fintzas subra s'ambiente (Karki orta no fio "log in" e apparit diversos IP Ki son tottu sos meos). Keglio fagher ateros articulos e mi fia domandende si fis d'acordu a faghere im paris un'articulu de Kalidade (a tempus perdidu). Happo istu su ki asa fattu supra su gadduresu e m'este meda piaghidu e happo istu fintzas Kussu Kis ser fattende pro sas limbas sardas. Faghem'ischire (no appompies sa grammatica mea, so iscriende sena bi pensare troppu). Ciao meda --Shardan 13:16, 11 mag 2006 (CEST)[rispondi]

sommessamente ricordo che esiste anche una Wikipedia in sardo, e che le discussioni che si intendono non rivolte alla generalità degli utenti si possono tenere nelle rispettive pagine di discussione utente. salude :-) --Sn.txt 13:18, 11 mag 2006 (CEST)[rispondi]

Cercherò di fare qualcosa anche per l'articolo Sardegna, anche se c'è qualcosa da completare e razionalizzare (grammatica, toponimastica bilingue, letteratura, raccolta e spostamento di testi su Wikisource, etc.) sui 3 articoli Dialetto gallurese, Lingua corsa e Lingua sarda. Rispondo in italiano al tuo messaggio in sardo, visti gli appunti non privi di senso di Sn.txt. Bisognerebbe invece fare qualcosa anche per le Wikipedia in sardo e in corso, che mi sembrano moribonde. --Dch 10:25, 12 mag 2006 (CEST)[rispondi]

Correzioni[modifica wikitesto]

ho aggiunto i riferimenti ai termini sardi, perchè erano assenti, e questo poteva far pensare che fossero "simili" a quelli galluresi, quando invece la maggior parte dei casi sono identici... inoltre, ho aggiunto alcune parole che non figuravano, tipo "pressa", che penso si possa attribuire al catalano e non ad altre lingue in quanto è presente anche in sardo, e quindi dificilmente potrebbe essere un termine corso... Poi, mancava "paraula", "manzana" che si dice ad Aggius, etc.. ma penso che ce ne siano ancora altre... Ho visto che mi è stata tolta la correzione alla grafia della poesia...Lì avevo messo gj invece di ghj perchè in molti testi ho trovato questa. Per me è uguale, anzi, io uso ghj (ghjà mi la spicciu in gadduresu), però bisognerebbe vedere quale delle due è più diffusa. In Corsica usano ghj, ma non penso che si debba usare questa soltanto per questo motivo. e poi, molte delle parole attribuite al catalano esistono anche in spagnolo..... qualcuno ha dati certi per poterle attribuire all'uno o all'altro?? nel dubbio, meglio specificarlo, no?... invece, elmosu è spagnolo, da hermoso, in catalano di dice formòs, e mi pare che la f catalana nel passaggio al sardo non cada.... ah, alcune delle parole indicate come "arcaiche" in sardo, sono invece tuttora esistenti, eccome! anche se per lo più solo nel nuorese.... e poi....tra le altre parole mancava maccu, termine sardo 100% e arrivato direttamente dal latino maccus....

avvidecci sani

Nessun problema. I tuoi contributi sono bene accetti e non ho nulla in contrario ad evidenziare le influenze del sardo nel lessico gallurese. Ti ho corretto la poesia in quanto fin dall'inizio in questo articolo ci siamo attenuti alla grafica in ghj- come in ghjesgia (e non in gj- o j- in inizio parola come in gjesgia o jesgia), in quanto più regolare, conforme alla tradizione e congruente con l'originaria parola corsa (anche se in Gallura usiano utilizzare le doppie: vedi "agghju" e non "aghju" come scriverebbero i corsi, anche se il suono è identico). E' pur vero che in Gallura si utilizzano diverse varianto ortografiche (la più oscena è quella del -ddh-) e che non esiste una verità assoluta: tra l'altro le opere di Gavino Pes (che scriveva con una grafia spagnoleggiante, con le y e le x, o le doppie dove mai le metteremmo noi) sono sono state sempre trascritte nei libri moderni secondo i "gusti" dei curatori. Essendo un articolo già strutturato e soprattutto in vetrina, non cambierei le convenzioni ortografiche adottate che mi sembrano comunque le più congruenti. Avvidecci --Dch discutiamone 16:45, 5 apr 2007 (CEST)[rispondi]

sono d'accordo. ciau

salute (socu torra eu....), ho cambiato il riferimento a "gn" nella parte della fonetica, perchè non è vero che in sardo "è presente in alcune varietà settentrionali per influenza spagnola o italiana"..... cioè, se è per influenza spagnola non lo so, ma sicuramente il fonema "gn" c'è in tutta la Sardegna, anzi, mi pare che in Campidanese sia ancora più presente che nel capo di sopra.... per es., Sardigna si dice da sud a nord, ma nel nuorese è Sardinnia....lo stesso per ispagnolu, che diventa ispanniolu.... è vero che gn è molto meno frequente che in corso, italiano o spagnolo, però, così su due piedi, non sono in grado di dire se sia presente solo per influenza esterna, nel caso credo spagnola. in ogni caso, dire che è tipico delle varietà settentrionali è inesatto, al massimo il contrario... tocca a pensare un poco ad altri esempi di gn in sardo....per vedere se sono casi sporadici oppure no... ah, per quello di limba ho corretto la dicitura di voce particolarissima, perchè c'è anche in rumeno, tutto qui. avvidecci sani --Platense

Salve, perdonatemi se torno ancora su "pressa" (fretta) ma tale termine mi risulta esistere in tutte le lingue neolatine e nello stesso latino: pressa

Corso: pressa, Italiano: pressa, Sardo: presse, Francese: presse, Siciliano: prescia, Spagnolo: prisa.

Si dovrebbe ragionevolmente evitare di attribuirlo ad una specifica lingua. A mio parere...--82.89.147.161 13:29, 10 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Ciao, è vero, ma non perchè sia presente in tante lingue significa che può essere entrato in gallurese da tutte queste... Dal siciliano o dal francese o direttamente dall'italiano non può certo essere entrato. In teoria può essere arrivato direttamente dal latino, ma mi sa che se seguiamo questo ragionamento anche un bè di parole galluresi attribuite al corso possono essere entrate dal latino, o no??... Mi pare che la tendenza però sia quella di attribuire le parole alla lingua più immediata e non all'etimo ultimo.... Mi pare che sia in gallurese sia in sardo, etc, si siano attribuite al latino solo le parole che non possono essere derivate automaticamente da un'altra lingua o dove è particolarmente evidente l'etimo latino piuttosto che quello di un'altra lingua più recente... Ma esistendo pressa in catalano o in corso tale e quale, qua è evidente la prossimità con queste voci... Se esiste in corso, potrebbe ovviamente essere dal corso, ma il fatto che sia presente anche in sardo toglie forza a questa ipotesi...Dal corso al sardo non risulta essere arrivata, mentre può logicamente fare parte del substrato di parole sarde o catalane entrate in sardo e rimaste nel gallurese, no?... Si può comunque fare qualche ricerca in merito più approfondita, vedrò se trovo informazioni e per me non c'è nessun problema a cambiare l'etimologia, se qualcuno ha elementi che avvalorano un altra ipotesi può cambiare quando gli pare.... Saluti --Platense

Salve, preciso che il mio non voleva essere un intervento linguistico ma solo un parere "logico". Mi pare solo un pò forzato attribuire "pressa" al Catalano. Può essere semplicemente una parola latina sempre esistita tanto in sardo, tanto in Italiano, tanto in Corso e tanto in TUTTI i dialetti italo romanzi.

Anche il Corso, non voglio assolutamente dire che questo sia il caso e anzi non lo penso affatto, ha avuto una forte influenza sul logudorese:

"...anche il còrso, però, una volta trapiantato nella parte settentrionale della Sardegna, produsse un influsso notevole. Forme còrse come cascio “formaggio” sono attestate in logudorese, sia pure con diversa veste grafica (caxu), fin dal Settecento...di questa forma, oggi riassorbita da casu, resta tuttavia una testimonianza nelle forme [kažadína] e [kadažína] “formaggella” attestate rispettivamente a Chiaramonti e Nulvi..."

La stesso trattamento di -r- in -rt-, -rd-, -rc-, -rg-, -rp- e -rb- secondo Maxia sarebbero un fenomeno di tipo continentale, arrivato in sardegna tramite il ponte corso. Dunque non escluderei a priori che una parola logudorese, specie se presente in ambito settentrionale possa essere giunta dalla Corsica. Tornando a pressa probabilmente è di provenienza catalana, ma eviterei di affermarlo per "insufficienza di prove".

Cordiali saluti--jkens 16:35, 10 apr 2007 (CEST)[rispondi]


Certemente qualche influenza ci può essere stata, da parte del corso verso il sardo, anche se ovviamente non certo paragonabile al substrato sardo presente in gallurese... Però, appunto, può esserci in parole del logudorese settentrionale, come i due interessanti esempi che hai messo, di cui non avevo idea... non in termini attestati in tutta la Sardegna, come pressa.... A quali trattamenti fonetici ti riferisci?.... potresti mettere qualche esempio, perchè così non ben presenti i trattamenti che hai citato... Ovviamente, può essere come dici tu, che pressa sia una parola latina sempre presente in sardo, come in altri idiomi...questo sì... Però.....però in spagnolo l'attuale prisa è dato come derivato dall'antico priesa, e questo dal latino pressus, participio di premere.....dunque, parrebbe che questa accezione non ci fosse in latino....ma si sia evoluta poi...a te invece risulta??.... io sto cercando di trovare tracce in corso per vedere dove sia diffuso pressa, etc.... saluti --Platense


Pressa è diffuso in tutta la Corsica, senza distinzioni oltre ad essere un diffusissimo toscanismo specie ai tempi di Boccaccio: "vidi ... Pluto ... | fuggirsi a’ regni di luce privati: | pur con istudio e con noiosa pressa | come se stato fosse seguito". E noi sappiamo quanto l'antico toscano abbia plasmato il Corso, e dico "plasmare" per non irritare i Corsi, specie quelli dell'estremo nord...=)

Riguardo i trattamenti mi riferisco principalmente al fenomeno di r+consonante reso come l+consonate, fenomeno questo di importazione continentale, giunto a noi tramite il ponte corso, poi quasi completamente scomparso nei luoghi di origine in seguito ad ondate innovatrici ma rimasto nei linguaggi del nord sardegna, logudorese settentrionale, sassarese e gallurese. Per quanto ne so in Corsica persiste ad Aiaccio, per lo più tra i vecchi , nella tuscia (pitigliano), in alcune zone della liguria ma addirittura a Livorno dove la pronuncia locale è "Livòlno". Questo spiegherebbe effettivamente perche il logudorese meridionale, il barbaricino ed il campidanese ne siano rimasti immuni ed anzi, per una reazione conservativa si è asistito ad una reazione opposta...

Tornando a pressa, ripeto, non penso derivi dal latino. Potrebbe essere di origine toscana, giunto in gallura tramite la Corsica. O Giunto in sardegna tramite i Catalani. O Giunto da entrambe le parti! E proprio questo il problema, non possiamo saperlo con certezza!

Saluti, --82.89.147.161 20:00, 10 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Ok, per intanto metto una nota a pressa, in attesa di altri contributi. c'è il fatto che sia presente in sardo a indurre a credere che faccia parte del substrato sardo del gallurese (che include d'altra parte numerosi termini catalani), però è giusto far notare che si dice anche in corso, etc. Per il fenomeno di rt-lt.........Potrebbe essere arrivato dal toscano....ma qui si indicavano solamente i punti in comune con il sardo e con il corso, e questo, oggigiorno, è chiaramente un punto in comune con il sardo e un punto di distinzione dal corso, mi pare doveroso farlo notare... Anche perchè, sempre restando in tema di scambi linguistici con i corsi, anche questo è un particolare che loro notano subito e che differenzia il gallurese dal pumuntincu. Ankio, per esperienza mia, ti posso dire che ciò ke salta subito agli okki di un corso sono gli ispanismi-sardismi e questo della l al posto della r... nonchè la ss al posto della rs...etc. Non so se in questa pagina ci si possa mettere a fare indagini dal punto di vista etimologico tanto approfondite come quelle che servirebbero per dimostrare che lt arriva dal toscano. Qui mi pare si facessero notare solamente le immediate somiglianze e differenze, insomma, un livello un po' più basso.... D'altra parte, come ho detto, Bonorva e Pozzomaggiore, e anche Bosa, dove si usa lt e non rt, sono abbastanza lontani dalla Gallura e dalla Corsica.... Mentre mi spiace contraddirti, ma il fenomeno lt è totalmente assente in sassarese, dove è sostituito dalla tipica pronuncia sht, che è comune al logudorese, e che quindi è un fenomeno derivato da quest'ultimo, essendo totalmente assente in Gallura e in Corsica.... Infatti, l'lt non si usa mica nei paesi più immediati alla Gallura, come Ploaghe, Chiaramonti, etc....lì, come a Ittiri, si usa sht... lt si usa un po' più giù, e questo mi pare complichi abbastanza le cose. Non solo: vicino alla Gallura, dalla parte di Lodè e Siniscola, ossia a due passi da Santu Tiadoru, non si usa.....si usa rt. per questo dico, far notare la coincidenza del fenomeno è ovvio (mica si può tacere), ma fare un'indagine etimologica sarebbe un altra cosa...forse ci vorrebbe una nota a parte o..un'altra pagina ;) saluti --Platense


Si, avevo generalizzato per comodità includento la lisca sassarese e quella logudorese, nell'insieme di quei fenomeni di importazione continentale, cito al riguardo cosa scrive Maxia:

"Pertanto, allo stato attuale delle conoscenze tutto lascerebbe pensare che, nonostante le corrispondenze relative alle palatalizzazioni (v. cap. 5) e a una parte del lessico, la lisca toscana e quella sassarese e logudorese (v. vol. II) si siano affermate autonomamente come evoluzioni locali di un fenomeno che originariamente fu comune non solo alla Sardegna settentrionale ma anche alla Corsica, alla Toscana, a parte dell’Italia mediana, alla Lunigiana e alla Liguria, cioè a tutte le regioni che si affacciano sul bacino settentrionale del mar Tirreno e sul mar Ligure..."

In effetti è strano come in una zona di confine linguistico come Siniscola si parli uno dei dialetti logudoresi più conservativi ed è da notare che anche a San Teodoro si parla un gallurese assolutamente non corrotto, come succede ad esempio a Bortigiadas ma anzi particolarmente "puro". Forse in talune zone di confine linguistico, si è assistito ad una reazione di conservazione identitaria, come ipotizza pure il Maxia...

Riguardo i Corsi è vero, a loro salta subito all'occhio questo tipo di grafìa ma se loro davvero scrivessero come parlano si dovrebbe veder scritto "suaru" e non "suvaru", "jaddina" e non "ghjaddina". A livello parlato, mi riferisco al suttanacciu più conservativo dell'entroterra di Bonifacio e Porto vechio, molte di queste differenze grafiche non si avvertono. Rimangono differenze lessicali e la calata un pò francesizzata. Ho sentito parlare alcuni vecchi di Pitretu Bicchisanu e non avevano alcuna traccia di accento francese, il mio orecchio si è subito sintonizzato come mi succede quando magari sento parlare gallurese, che sò, a Cagliari.

Alla prossima, saluti--jkens 14:04, 11 apr 2007 (CEST)[rispondi]


interessante questo delle parlate di confine che hanno mantenuto caratteri puri... Non sapevo che a San Teodoro si parlasse un gallurese così puro..Di Siniscola già sapevo, e sapevo anche che a Bortigiadas /Bultigghjata prima si parlava logudorese, fino a non molto tempo fa...poi, a differenza di Luras, etc, subentrò il gallurese... ecco perchè è un po'imbastardito... A San Teodoro invece si parla logudorese da..."sempre", diciamo? (cioè, non c'è stato un cambio recente nè bilinguismo?..).. Invece, ho letto che a Budoni c'è biliguismo, sai qualche cosa di più specifico in proposito?... il gallurese a Budoni è dovuto a fenomeni immigratori recenti come a Olbia?... Ancora...a Loiri, Telti e Porto San Paolo si parla solo gallurese o c'è anke logudorese?... Ho letto questa frase di Maxia, interessante, quindi lui suppone che questo fenomeno sia legato a un'eredità comune, magari prelatina, ma che in seguito si sia sviluppato autonomamente... E ora, praticamente, le tracce più consistenti restano solo in Sardegna... avvidecci sani--Platense

San Teodoro è un centro gallurese ex-novo come tutti i centri galluresi che hanno nomi di Santi, (Santa Maria D'Arzachena, San Pantaleo, San Pasquale, San Francesco D'Aglientu, La Maddalena, Trinità D'Agultu, Santa Teresa di Gallura, Sant'Antonio di Gallura, Santa Maria Coghinas e altri centri minori...)nati tutti tra il 1700 e il 1800. Per "domare" l'ondata migratoria principalmente di Corsi "poco ortodossi" diciamo il vaticano ordinò la costruzione di chiese, attorno alle quali si svilupparono poi i centri sopracitati. Quelli che rimangono sono infatti quasi esclusivamente nell'alta Gallura e abbastanza antichi (Luras, Calangianus, Tempio, Nuchis, Bortigiadas, Aggius). Budoni è un centro Logudorese nel quale si è assistito e si assiste alla lenta erosione del gallurese ai danni del logudorese, come avviene o e avvenuto anche a Monti, Bortigiadas, Erula, Olbia, Golfo Aranci e in minima parte a Padru e Perfugas. I motivi di ciò non mi sono chiarissimi, Maxia cità la proverbiale "lealtà linguistica dei galluresi", ma penso che i veri motivi siano l'incredibile omogeneità del gallurese, anche tra i paesi più distanti (un abitante di San Teodoro non parla diversamente da uno di Santa Teresa o di Tempio) e forse l'"aiuto" inconsapevole che la grammatica italiana, del tutto simile a quella gallurese, da a quella nostrana. In ogni caso a Budoni centro si parla di gran lunga più il logudorese, mentre le frazioni nord sono galluresi. A Loiri, Telti e Porto San Paolo solo ed esclusivamente gallurese. Il gallurese parlato a Bortigiadas mi fa sorridere, ho alcuni conoscenti la e li prendo in giro: Mangià, figgiulà...scherzo scusatemi...

Saluti --jkens 18:26, 11 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Salute, grazie per le notizie, non sapevo a quando risalivano le date di nascita di questi paesi. Mah, queste teorie sul fatto della maggiore diffusione o erosione del gallurese ai danni del logudorese sono ipotesi tutte da provare... Penso non si possa proprio dire che i galluresi siano più "leali" alla loro lingua, mi pare un'affermazione un po' arbitraria, perchè la resistenza del sardo logudorese, nuorese o campidanese in numerosi centri è altrettanto encomiabile.... Dove si perde di brutto, è invece nei centri più grossi, ma nell'ambito del gallurese non ci sono centri grossi, a parte Tempio, quindi la conservazione è stata favorita anche da questo... Infatti, ad Olbia stanno resistendo poco sia il gallurese che il logudorese, a discapito dell'italiano....o di altre lingue.....vista la composizione etnica della città.... Anche la storia dell'"aiuto" involontario dato dall'italiano al gallurese (che è a lui più vicino di quanto lo sia il sardo) mi pare tutta da dimostrare: se fosse così, allora come mai il sassarese sta morendo, nonostante sia anche lui più vicino all'italiano che non il sardo??... mentre invece il nuorese è un bè vivo.... Boh.....sono ipotesi, comunque. Io da parte mia penso più semplicemente che in quei centri ci sia stata una maggiore immigrazione gallurese piuttosto che logudorese, e questo ha favorito la diffusione del gallurese... A Luras, dove quest'immigrazione non c'è stata, il gallurese non è entrato, nonostante Luras sia nel cuore della Gallura... E poi, solo a Bortigiadas, e a Erula mi pare, il gallurese è diventato prima lingua.... negli altri centri è entrato, ma non ha soppiantato il logudorese...e come noti è entrato soprattutto nelle frazioni o nelle campagne, segno di una massiccia immigrazione gallurese nell'ambito agricolo etc. avvidecci sani --Platense


Salve, vorrei chiarire che la posizione della lealtà linguistica non è una mia ipotesi, la quale anzi a mio parere c'entra, se non nulla davvero poco. Questo è quello che scrive Maxia, non gallurese va precisato e autore di uno studio abbastanza approfondito e perlomeno verosimile della storia e dell'evoluzione dei dialetti del Nord-sardegna:

"...Resta ora da rispondere a una domanda. Come mai il gruppo di origine còrsa, pur essendo minoritario, finì col prevalere su quello sardo, giungendo a sostituirlo definitivamente durante il Settecento? Non sembra il caso di richiamare la fantasiosa tesi delle “mortalissime pestilenze” che fu cara al Tola e che, nonostante la sua evidente infondatezza, convinse persino il Wagner. Una spiegazione a questa apparente contraddizione va intravista nella spiccata lealtà linguistica delle popolazioni còrse ma anche galluresi. Basta osservare la progressiva erosione a cui il dialetto gallurese, una volta minoritario, sottopone il grosso centro logudorese di Olbia e altri centri logudoresi confinari con la Gallura come Budoni, Padru, Monti e Perfugas. Tutti questi centri hanno una colonia gallurese che, pur essendo fortemente minoritaria, tuttavia col suo dialetto erode continuamente la base logudorese. L’esempio più eclatante di questa dinamica è rappresentato dal villaggio di Bortigiadas, che fino al secolo scorso era sardofono ma che ormai da cinquant’anni parla esclusivamente il gallurese. D’altra parte, a nessuno sfugge il particolare atteggiamento della comunità tempiese, che del gallurese rappresenta il fulcro, la quale in ambito locale utilizza quasi esclusivamente il proprio dialetto anche in settori sociali di livello “alto” quali la scuola e la burocrazia..."


La situazione di Olbia, dici bene è non è delle più rosee, si è subito negli ultimi cinquant'anni ad una invasione di genti di ogni tipo e lingua, alla quale sia il gallurese il logudorese non hanno potuto tener testa. Oggi Olbia ha oltre 50000 abitanti, ne aveva 14000 nel 1951. A Tempio l'utilizzo del gallurese puo essere imbarazzante per chi viene da fuori, e non è un piccolo centro, se rapportato alla media dei centri della Sardegna... Non so' sinceramente spiegare il perche dell'erosione linguistica gallurese del secolo scorso, ma certo è che si è verificata lungo tutta la frontiera linguistica: Perfugas, Erula, Monti, Olbia, Golfo Aranci, Padru, Budoni. La situazione di Bortigiadas fino ad 80 anni fa non èra diversa da quella di Luras oggi, si parlava ancora logudorese fino a 50 anni fà, oggi e totalemte estinto. C'è da dire che Bortigiadas era un piccolo paesino, e bastata una generazione di ragazzi andata a studiare e lavorare a Tempio per far annaspare il logudorese. Luras era ed è un centro molto maggiore, è sempre stato molto vitale e in una posizione economicamente e geograficamente strategica. I luresi non sono mai stati costretti a cercar lavoro fuori dal loro paese, situazione che persiste tutt'oggi. Penso che ciò che ha "salvato" Luras sia stato il forte campanilismo e la storica spiccata intraprendenza dei suoi abitanti.

Avvidecci, --jkens 09:45, 12 apr 2007 (CEST)[rispondi]

certo che la tesi di Maxia deve essere tenuta in conto, ci mancherebbe. Quello che volevo dire è che è una buona ipotesi, non una verità assoluta, ma plausibile, ovviamente. L'unica cosa che volevo far presente è che in quei centri il gallurese magari s'è difeso meglio del logudorese, arrivando a ritagliarsi un suo spazio oppure, come a Bortigiadas, addirittura a soppiantare il logudorese.... Ma fare un discorso generale, per tutto il gallurese e per tutto il logudorese, sarebbe un po' più complicato, questo a mio avviso, perchè se è vero che a Tempio l'utilizzo del gallurese è elevatissimo (e a me non solo non mi sconcerta ma mi fà molto piacere...), è pure vero che in centri del Logudoro grandi anche più di Tempio, come Ittiri, mi pare ci sia un fenomeno simile... Insomma, bisognerebbe analizzare paese per paese, penso... Perchè è vero che in altri centri il logudorese è in difficoltà. Certo, anch'io penso che c'entri tutto: la dimensione del paese, l'entità del fenomeno immigratorio, lo spostamento degli abitanti per motivi di studio o lavoro, l'attaccamento alla propria lingua, etc, insomma tanti fattori... Bisognerebbe anche verificare se il gallurese è avanzato in seguito a immigrazioni di galluresi, o in qualche caso in seguito a un cambio portato dall'interno, ossia da abitanti del paese...come hai detto per Bortigiadas... avvidecci--Platense

Salute a tutti e scusate per l'assenza. Ho letto le modifiche e le discussioni apportate in questi giorni. Per quanto concerne i meccanismi di diffusione del gallurese concorso con quanto sostiene Jkens. Per il resto volevo aggiungere qualche precisazione.
  1. I dialetti Sassarese e Gallurese, sia pure con le relative specificità, costituiscono due varianti di uno stesso gruppo (chiamatelo se volete sardo-corso): Ma è evidente che ENTRAMBI possiedono maggiori analogie grammaticali e di struttura con il corso (anzi, con il còrso più puro e conservativo, quello dell'Alta Rocca) che con il sardo (dal quale comuque entrambi subiscono forti infiltrazioni lessicali e fonetiche). A voler fare un paragone buona parte del lessico anglosassone è latino ma non per questo sosteniamo che si tratti di una lingua neolatina. In questo senso la "comprensibilità" non è tutto il quanto spesso la fonetica rende difficilmente intelleggibili anche due dialetti dello stesso gruppo (è il caso del corso che non comprende il sassarese, ma talvolta anche di un gallurese che ascolti un corso con la cadenza "francesizzata"). Il sassarese sarebbe veramente di transizione se, non solo nel lessico ma anche nella grammatica e nella struttura, fosse fortemente permeato di strutture sarde, cosa che comunque non è.
  2. Il fonema -gn- (castagna, Saldigna, Caragnani) è talvolta presente, oltre che in Gallura e nel Sassarese anche in altre zone della Sardegna (in particolare il Logudoro). Ma la forma attestata dai più antichi documenti, coerente con l'etimologia latina è -nj- (castanja, Sardinja, Calanjanus) dove la j semiconsonante è poi evoluta nel nuorese più conservativo in -nni- (Sardinnia) e nel campidanese e logudorese in -ng- (castangia), da dove nel logudorese si è trasformata in -nz- (castanza, Calanzanos). La forma -gn- nel sardo (Sardigna) è probabilmente attribuibile ad un influsso esterno, sia esso toscano/genovese, iberico o corso.
  3. Ho notato che Platense ha spostato diversi termini da quelli di etimologia corsa a quelli di etimologia dubbia (o comune) tra sardo e corso (calchi, carri, casgiu, ciudda, cuddà, fola, inghjò, leparu, pessicu, rena, tandu). Ma questi termini, pur simili nella forma sarda, sono "identici" e fortemente caratterizzanti, in còrso (almeno in quello meridionale) e ne costituiscono pertanto una diretta prosecuzione. Pertanto anche in presenza di similitudini etimologiche con le forme sarde (peraltro talvolta anche abbastanza diverse o dal significato differente come carre umana, casu, chipudda, coddare che è un altra cosa..., faula che però in gallurese è la bugia..., in giosso, pessiche) non mi sembra proprio opportuno riportarle tra le voci dubbie; Sono invece ambigue le doppie forme galluresi alburu/alburi, dove la prima forma (prevalente) è omologa al corso alburu mentre la seconda riprende il sardo arvure secondo la fonetica gallurese.
  4. In un articolo sul gallurese, che tutt'al più ha anvuto contatti con il lodudorese, eviterei di inserire sistematicamente le forme campidanesi (es. nie/nii, aere/ai) in quento appesantiscono l'articolo e non hanno mai esercitato alcuna influenza in Gallura. Verranno poi debitamente specificate nell'articolo lingua sarda.
  5. Quanto a Oschiri e Berchidda confermo che per quanto mi riguarda, non vi si è mai parlato il gallurese (mentre è parlato in qualche frazione agricola a Monti, Padru e Perfugas). Budoni per me non è in Gallura, anche se in alcune frazioni si parla il gallurese (mentre lo è sempre stato San Teodoro), così come non è in Gallura Erula per essendo galluresofono. Il nuorese baroniese di Siniscola e Orosei non è poi così confinante con il gallurese, sia in quanto si incunea tra i due il logudorese di Posada (che fino al '700 di parlava anche nei "salti" poi "galluresizzati" di San Teodoro di Oviddè, e costituiva un continuum fino a Olbia e Golfo Aranci), sia in quanto molto distante dal nucleo di irradiazione del gallurese (principalmente l'Alta Gallura).
  6. Non sono così convinto che nel gallurese il superstrato corso si sia "sovrapposto" al substrato sardo preesistente. E' molto più probabile un processo di "sostituzione", dettato anche dalle difficili condizioni di convivenza tra le due popolazioni. Nel medioevo i sardofoni abitavano prevalentemente i centri abitati mentre i corsi (attestati fin dal periodo romano) abitavano i margini del territorio gallurese e dell'Anglona in insediamenti sparsi. Divenute demograficamente prevalenti, le popolazioni corsofone, una volta conquistati i centri urbani ne hanno probabilmente determinato l'espulsione dei sardofoni che non si integravano (e questo potrebbe spiegare la presenza dell'enclave logudorese di Luras), mentre con il tempo ogni differenza interna si sarebbe omogeneizzata e appianata. Una volta insediati, la crescita di importanza commerciale e istituzionale dei centri e l'infittirsi di rapporti con le altre popolazioni sarde avrebbe poi consentito l'infiltrazione di termini sardi e spanici, come "superstrato" sul "substrato" corso.
Un saluto. Ciao. --Dch discutiamone 19:22, 12 apr 2007 (CEST)[rispondi]


salute Dch. ti rispondo a qualche punto, poi ne discuteremo meglio.... 1) che il sassarese grammaticalmente sia corso e mica sardo, chi lo discute? lessicalmente, bisognerebbe contare bene le parole....;) ma grammaticalmente di sicuro, e prevalentemente anche foneticamente. Però, la tesi di idioma di confine non l'ho inventata io. Attribuirlo al corso sarebbe una forzatura, vista la sua influenza sarda. Il paragone dell'inglese non so fino a che punto sia corretto....ci sono differenze. l'inglese al francese non deve nulla foneticamente nè sintatticamente, il sassarese al sardo sì. Leonardo Sole dice: "Il sassarese non è un dialetto dell'italiano, come ancora si sostiene, ma una lingua del tutto nuova, come tante altre che si sono formate in situazioni di confine, cioè di contatto linguistico e culturale, tra colonizzatori e colonizzati. Si tratta infatti di una lingua creola". Ecco, quindi definirlo di transizione gli rende giustizia....oppure mettiamolo a sè, facendo notare le sue influenze corse e sarde. Attribuirlo al corso sarebbe arbitrario, e nemmeno gli stessi corsi, linguisti e non, lo riconoscono in quanto tale. Concordo che il fatto dell'intercomprensibilità non c'entra nulla, l'ho citato per fare un esempio. 2) la sezione della pagina dice: "vocaboli con radici presenti in entrambe le lingue corse e sarde in quanto neolatine", Dch.....quindi quelli che ho messo io bisognava metterli lì, no? ;) e non fra quelli "solo corsi"....;) Carre è la stessa parola, Dch, precisa, solo che in sardo s'è specializzata per la carne umana, essendoci petha.... delle altre discuteremo. a dopo--Platense

allora, sì, "nj" è diventa "ng" in campidanese e "nz" in logudorese, mentre in Sardigna/Sardinnia è rimasta quest'ultima versione solo nel nuorese. È diffusa anche in campidanese, anzi, forse anche di più, ma può in effetti essere un influsso posteriore. Anche in spagnolo e catalano si dice español/Cerdeña o espanyol/Sardenya, sempre con pronuncia "gn". 2)mi ripeto, lo spostamento l'ho fatto solo in quanto la voce diceva: "vocaboli con radici presenti in entrambe le lingue corse e sarde in quanto neolatine"..... e mi pare ovvio che in calchi/calche, carri/carre, casgiu/casu, ciudda/chipudda-cipudda, cuddà/coddare, inghjò/in giosso, leparu/lepere-lepori, pessicu/pessighe, rena/rena, tandu/tando, la radice è esattamente la stessa.... e non solo, il significato è identico, e la grafia come potete notare assai simile..... se anche nel cuddà/coddare ci fossero sfumature di significato diverse (ma anche in sardo significa "montare"...) la radice è la stessa..... qui si parlava di "radice" e bo, Dch, nessuno ha spostato queste alle "voci dubbie", hai capito male... "fola" invece lo ri-sposto, non avevo considerato che in gallurese esiste anche "faula", quindi non c'entra. 3) alburi non l'ho messa io. nel dizionario gallurese, cmq, mi da questa come traduzione di "albero". 4) d'accordo con togliere le forme campidanesi, provvedo subito. 5) d'accordo sul fatto che il baroniese non confina con il gallurese: c'è Posada in mezzo. comunque, può essere che il fenomeno rt>lt si sia evoluto parallelamente sia in gallurese che in logudorese, così come può essere che uno dei due abbia influenzato all'altro, o che siano stati influenzati dal toscano, etc, ammetto che non ne ho idea. qui lo scopo dell'articolo mi pare fosse quello di segnalare i punti in comune e quelli di differenza tra i due idiomi, quindi semplicemente è stato segnalato che rt>lt è presente anche in buona parte del logudorese "comune", fino a Bonorva, Pozzomaggiore, Bosa.....centri abbastanza lontani dalla Gallura, mentre non è presente nella zona nord-occidentale del logudoro (Ittiri, Ploaghe, Chiaramonti che è vicino alla Gallura) e neppure nel sassarese. tutto qui, non si voleva discutere dell'etimologia quanto far notare la caratteristica in comune- per quanto mi riguarda si può benissimo aprire una voce sull'etimologia dei vari fenomeni, se qualcuno ha fonti in merito ben venga. Sposto Erula nel sub-gruppo dei centri fuori dalla Gallura dove però si parla gallurese, come Budoni, mentre tolgo Oschiri e Berchidda (anche a me gente di Berchidda m'ha detto che c'è solo il logudorese, mentre per Oschiri lo sapevo già). 6) sull'origine del substrato sardo, chi lo sa con certezza?....la maggior parte delle fonti parla di substrato che ha resistito, io non ho mai letto ipotesi diverse, ma se tu hai letto diversamente è un'altra buona ipotesi... Quella che hai detto su Luras mi pare una teoria affascinante ma un po'fantasiosa, personalmente....dove hai sentito questa storia?... Mi pare che Luras sia uno dei centri più antichi della Gallura, comunque... Non so, non credo ci siano prove certe al riguardo, in ogni caso.... Sapevo che i corsi sono stati attestati in Gallura sin dal periodo romano, ma non avevo mai sentito che vi fossero restati ininterrottamente. Saluti --Platense

Volevo solo evidenziare come "ghjanna" sia in uso anche in Corsica per indicare la porta... Inoltre eliminerei dall'elenco delle parole ascrivibili al Sardo Lurisi e Nucchisi, non ne capisco la presenza e includerei semmai nomi come "chessa" (Lentisco), "agnoni" lo passerei alle parole di origine sarda (in Corsica mi risulta "agneddu"), "puddichinu" (pulcino), "tricu" (grano).--jkens 10:05, 14 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Ti assicuro che le parole ascrivibili al sardo siano molte di più di quelle presenti in quella lista ahah --Ajolinguisticaseria (msg) 19:19, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

sei sicuro su ghjianna? allora lo metto tra quelli presenti in entrambe le lingue, e sposto gli altri. io non l'avevo mai sentito in Corsica. su chessa, tricu e puddichinu penso non ci siano dubbi, agnoni non so come si dica in Corsica. saluti Platense

ah su Luris e Nucchis attendo chiarimenti, c'erano da tempo e non li ho messi io nè posso contribuire perchè non so la loro origine, anche se in sardo si dice "nuches/nughes" (noci)..... Platense

tricu l'ho messo tra quelle spagnole, perchè anche il sardo trigu mi risulta da lì, in quando non penso sia arrivato direttamente dal latino, perchè lì si diceva triticum....e infatti in nuorese è "trìdicu".... però può anche essere, non lo so. se agnoni in Corsica è agneddu, allora è chiaro che la forma gallurese deriva da quella sarda. Platense

Ma in corso si utilizza anche la forma arcaica "agnone/agnoni". Vedi [4] e [5]. --Dch discutiamone 11:19, 15 apr 2007 (CEST)[rispondi]

e allora mettiamola tra quelle comuni, no? avvidezzi Platense


Si, ghjanna si usa anche in alcune varietà molto consevative del Corso meridionale:

http://adecec.net/adecec-net/parutions/pdf/linguaetecnica.pdf http://foru-corsu.forumactif.com/ftopic211..htm

Chessa in Corso si dice "listincu" (anche in gallurese), tricu "granu" anche qui abbiamo una doppia forma ma pulcino "piulu, piuleddu". Da noi un piulu è un fischio leggero... Lurisi e Nucchisi sono due paesi dell'alta gallura, non capisco cosa c'entri la "galluresizzazione" di un nome proprio Sardo nella comparazione lessicale di due lingue...E' ovvio che Nuchis viene pronunciato da un gallurese "nucchisi", siamo allergici alle consonanti finali...Luras si pronuncia "Lùrisi" sul modello dell'antica forma logudorese "Luris". Sono due esempi insignificanti, questo volevo dire.--jkens 14:07, 14 apr 2007 (CEST)[rispondi]

In Gallurese chessa si dice anche chessa anzi forse direi che chessa e listincu sono due piante diverse in Gallurese --Ajolinguisticaseria (msg) 19:05, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

salute... bè, ma guarda che comunque "listincu" si dice anche in sardo, anche nella mia zona che è un bè lontana dalla Gallura ;) è una forma comune tra sardo e corso, mentre "chessa" è solo sardo. una curiosità: "la muddizza" per voi cos'è? c'è anche una frazione di Valledoria con questo nome... da noi è una pianta, ma non ricordo il nome italiano.... ovviamente, da noi è moddizza, e non muddizza. oltre a una pianta, è anche la mollica del pane.....come si chiama in gallurese questa?... "granu" ovviamente invece noi non lo diciamo. be, che "puddichinu" è sardo penso sia immediato...è una forma molto tipica ;) anche da noi si dice. quanto a piulu, mi sa che è ugualmente un significato simile al sardo..... il sostantivo noi non lo usiamo tanto, ma chiederò, magari c'è. però, il verbo "piulare" indica un sospiro, qui... se dici: "non podet mancu piulare", vuol dire che non ha la forza manco di esalare un respiro, per stanchezza o malattia, etc.... da voi esiste quest'espressione? e il verbo piulà si usa? per i paesi, penso che hai ragione: sono due nomi sardi di paesi, ma non sono due parole galluresi che derivano dal sardo... si tratta di due cose diverse, e in quell'elenco mi pare che non ci stiano, perchè si parla appunto di parole derivate, non di nomi di paesi di origine sarda. per me li puoi benissimo togliere. al massimo, si può fare una nota da un'altra parte, boh, se non si vuole cancellare del tutto il rimando. la pronuncia comunque è uguale anche in sardo.... solo in certe zone, nel nuorese soprattutto, la consonante finale resta.... da noi no, e in Campidano meno ancora.... noi diciamo "Nùchisi", come voi, e "Lùrasa".... in questo caso, a quanto leggo, siete stati voi a lasciare il nome originale, mentre in logudorese è cambiato. avvidezzi (a la sassaresa) Platense

Dch, guarda che "agnone" in corso non vuol dire "agnello"..... ho controllato, l"agnone" nel dizionario me lo da come "coin du feu" o "angle de maison", ossia angolo del fuoco o della casa, sarà qualcosa del focolare.... e "agnone" è l'aumentativo di "agnu", che vuol dire la stessa cosa... insomma, l"agnoni" non c'entra nulla... Infatti, nelle poesie che hai messo tu non poteva signficare "agnoni", in una dice.... "Intricciati sò li camini Ma voltanu tutti à l’agnone Chì a to machja ti trascini..."

dunque, i cammini intrecciati tornano tutti al focolare, suppongo, o qualcosa così....

anche l'altra parla di fuochi, etc: M'attira quellu fucone, A fumicosa muraglia, A catena è u pilone, E narpie natu a madia È arrittu indu l'agnone L'anticu fucile à scaglia.....

anche qua l'agnello non ha molto a che vedere..... avvidezzi Platense

Ho verificato anch'io. Hai proprio ragione, scusami. Un dubbio: ho visto la correzione di "in giosso": Forse mi sbaglio ma nel parlato logudorese e nuorese io ho sempre sentito "zosso" (la cui forma antica era "josso" poi effettivamente passato a "giosso" e quindi a "zosso"). Giosso mi risulta comunque essere la forma del Marghine e del Guilcier nonchè della LSC (e quindi va benissimo riportarla). Ciao. --Dch discutiamone 18:09, 15 apr 2007 (CEST)[rispondi]

non c'è problema, figurati. si...è così: zosso è la forma del logudorese centro-settentrionale e del nuorese, ma non del logudorese meridionale nè del barbaricino... quindi, insomma, vanno bene tutte e due... però appunto la derivazione di "zosso" è più recente, mentre "giosso" è una forma più antica, mi sa.... e sì, è anche la forma della LSC... avvidezzi Platense

Ritornando a "ghjanna", più che in disuso in Corsica è utilizzato in aree molto circoscritte e particolarmente conservative dal punto di vista linguistico. E' probabile che "ghjanna" gallurese sia diretta provenienza Corsa e l'influenza del sardo abbia contribuito a rendere questa forma primaria rispetto a "polta" che pure esiste ma ha un significato più "alto" e nobile. Da notare che non esiste, l'accrescito di "ghjanna" ma si usa "pultoni", mentre esiste il diminutivo "ghjannitta". Potrebbe essere ghjanna di diretta derivazione sarda, certo ma lo metterei perlomeno nelle parole comuni.

In questo forum viene usato "ghjanna", e non mi sembra in un contesto particolarmente letterario o di nobile linguaggio...

"...pà infini tafunà a ghjanna cu centi stilittati...I me amichi, intimuriti, s'inchjudini n'a camera, cu una sedia pà bloccà a ghjanna..."

http://foru-corsu.forumactif.com/ftopic211..htm

Saluti, --jkens 12:55, 16 apr 2007 (CEST)[rispondi]

In Gallurese Janna è porta e Jaca/ jaga cancello questi derivano dal sardo --Ajolinguisticaseria (msg) 19:23, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

salute, comunque anche in sardo esiste "porta", e anche in sardo è poco usato, come in gallurese, o riservato a certe espressioni. e anche in sardo non c'è l'aumentativo, ma solo il diminutivo "jannighedda", proprio come da voi. per l'aumentativo si usa "portale", almeno nella mia zona....al massimo si può dire "sa janna manna", penso che "la ghjianna manna" si possa dire anche in gallurese... avvidezzi Platense


Ti avevo gia risposto, ma dev'essere successo qualcosa al momento di salvare..ti ri-rispondo... Da noi la mollica è la "muddica", Lu muddizzu è per noi qualsiasi cosa che rende soffice e comoda una superficie dura, una sedia, un letto etc... Muddizza di valledoria è noto per essere il primo centro di lingua sassarese lungo la frontiera gallura-anglona. Noi chiamiamo i pulcini, puddichini ma il gallo e la gallina solo ed esclusivamente ghjaddu e ghjaddina...però esiste un proverbio "sei cussì fiddola di la pudda bianca" dove pudda stà per gallina...ma in nessun altro caso si usa.

Ora che ci penso "li puddichini piuligghjani" ovvero fanno piu piu ! Si piulà è il cinguettio ma anche un sospiro, un fischio leggero, un bisbiglio. Si, diciamo "no' ha folza mancu di piulà". --jkens 20:26, 16 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Lu muddizzu infatti è il cuscino nella Cuscia (la poltrona) penso possa derivare dal materiale che utilizzavano forse la pianta Muddissi che è un altro modo per dire chessa se non sbaglio --Ajolinguisticaseria (msg) 19:24, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Lingua o dialetto?[modifica wikitesto]

Se linguisticamente è un dialetto del còrso, perché l'articolo dice LINGUA gallurese? Ho notato varie "contraddizioni" di questo tipo in vari articoli e spesso mi confondo, e un'enciclopedia deve essere chiara.--93.40.189.79 (msg) 18:18, 25 set 2011 (CEST)[rispondi]

Sono d'accordo con te. A differenza del sassarese, che ha avuto comune origine ma si è evoluto a tal punto da divenire una lingua autonoma, il gallurese è un dialetto (inteso come variante, ovviamente: lungi dall'operare scale di gerarchizzazione fra idiomi!) della lingua corsa, non diversamente dall'algherese che, pur geograficamente sardo, è sostanzialmente catalano. Sposto ora la pagina in modo da evitare ambiguità.Saludos Dk (msg)
Il template {{ISO639}} (che se non fosse condiviso, da modificare, etc si può cambiare benissimo, ma prima si va a discutere nel progetto lingue e altrove, poi si modificano le singole voci) è chiarissimo ed è stato creato apposta per risolvere sul nascere ogni diatriba, edit-war sull'etichetta da dare a lingue e dialetti scegliendo un riferimento esterno e indipendente. --felisopus (pensaci bene) posta 14:48, 22 gen 2012 (CET)[rispondi]
È lingua gallurese perchè è una lingua nata fra l'interazione tra i migranti corsi e gli abitanti della Gallura parlanti una versione di sardo --Ajolinguisticaseria (msg) 19:02, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Vandalizzazioni continue da parte di Utenti anonimi o creati ad hoc per lo scopo[modifica wikitesto]

Sono Sardo e sottolineo SARDO, Gallurese nella fattispecie e scrivo da anni decine di articoli con lo stesso Nick. Questa voce, alla quale anni fa collaborai in maniera importante alla sua creazione era da copertina, completa, esaustiva nei riferimenti bibliografici e bella da leggersi. Ora è oggetto delle continue vandalizzazioni da parte di profili anonimi o creati ad hoc al fine di distruggerla. Si eliminano riferimenti, citazioni, traduzioni al solo fine - mi sembra - di dimostrare che il gallurese non sia un dialetto Corso ma Sardo (?!) (che personalmente, per quanto quest'ultimo mi affascini non intendo assolutamente come non lo intende praticamente nessun Gallurese, specie se abitante lontano dalle zone del confine linguistico). Mi spiace vedere una encicplopedia vandalizzata in questa maniera ottusa e spero che qualche amministratore possa intervenire.

Cordialmente Gianpaolo --jkens (msg) 09:38, 27 set 2016 (CEST)[rispondi]

Come vedi, sei un po´ confuso da un certo estremismo che a quanto pare ti attanaglia: per te è solo importante rimarcare che non capisci il sardo e che il gallurese è corso. Non so se in malafede o meno, ma ti sbagli di grosso: il gallurese è corso-sardo, o sardo-corso, questo è ciò che sostengono la maggior parte degli studiosi e tutte le persone prive di estremismi. Persino i corsi lo sostengono: per loro il gallurese è un'altra lingua, più simile del catalano, certo, magari anche più dell'italiano, ma sempre un'altra lingua. So che in Gallura ci sono due o tre che non possono tollerare di non essere considerati dalla Corsica, ma tant'è, vi ci dovrete abituare. Tu hai cancellato tutti gli interventi postati da altri utenti su ciò che ha detto un professore CORSO, di cui non ricordo il nome, e un altro studioso, Blasco Ferrer, nonché lo stesso Maxia, sulle similitudini tra il logudorese e il gallurese. Tali similitudini non vale manco la pena di commentarle, sono sotto gli occhi di tutti. Le tue difficoltà linguistiche sono una questione tua personale, non sono un campione che vale per tutti i galluresi. Eu lu gaddhuresu lu faeddu e lu cumprendu senza prublemi, e si possu punì calchi paraula in saldhu o in sassaresu, chisthu no istrobba la comunicazioni mancu pa nudda. E io non sono neppure sardo al 100% né vivo in Sardegna, e neppure in Italia. Chiaramente capisco anche il corso, magari in Corsica mi prendono per gallurese, però io le differenze fonetiche, sintattiche e lessicali tra gallurese e corso le noto tutte. Il fatto che il gallurese possa non essere capito da sardi non c'entra nulla: in primis stiamo dicendo che sono due lingue, o quantomeno varianti, diverse, e poi la comunicazione spesso è difficoltosa anche all'interno della stessa lingua, io parlo molte lingue e ti posso fare tutti gli esempi che vuoi. Per un madrileño è quasi più facile comprendere un gallego (altra lingua) che un andaluso (stessa lingua). Per uno di Porto Alegre è senz'altro più facile comprendere un uruguagio del nord (altra lingua) che un lisboeta (stessa lingua). Fra i diversi dialetti, vedi per esempio quelli tedeschi, l'intercomprensione è per lo più estremamente difficile, dicasi lo stesso per l'inglese, basta provare a chiedere a un californiano quanto capisce di una conversazione colloquiale tra due di Belfast o di Glasgow. Insomma: le supposte difficoltà dei galluresi con il sardo non dimostrano NULLA.

Tu puoi mettere gli interventi di Maxia che portano acqua al tuo mulino, ma NON PUOI TOGLIERE GLI ALTRI CHE NON TI GARBANO. Devi rispettare tu per primo le altre posizioni, quindi devi lasciare gli interventi "pro sardo" del professore corso, di Maxia, di Blasco Ferrer, interventi tra l'altro tutti documentati da note, ho controllato.

Se tu invece ti arroghi il diritto di togliere quelli, allora anch'io ho il diritto di togliere i tuoi. Anche se tu ci hai scritto, la pagina non ti appartiene. --Sartinesu (msg) 13:40, 27 set 2016 (CEST)[rispondi]

Il Gallurese è chiaramente una lingua organicamente formata dall'interazione dei parlanti di altre varianti sarde con i migranti corsi, a tal punto che in Gallurese se si vuole parlare correttamente senza italianizzarlo non si può parlare. In Gaddhuresu chena lu Faeddhu saldu indrentu no t'arresci a faiddha,vi so passoni chi n'ani bugatu la perra salda tenamente e che a arruiná e dí fauli innantu a la linga. --Ajolinguisticaseria (msg) 18:56, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]
Aggiungerei inoltre che i galluresi potrebbero benissimo capire altro galluresi che peró parlano logudorese ad esempio gli abitanti di Luras,ma l'antisardismo interiorizzato è cosí forte che impedisce alle persone di notare le OVVIE similitudini anche solo nei pronomi personali ad esempio l'uso di "cun Megu" con me e con te "cun tegu" presente anche nel logudorese --Ajolinguisticaseria (msg) 19:00, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Mi permetto di cassettare il seguito di questa conversazione, che può tornare utile solo a chi voglia esercitarsi nella sua conoscenza del gallurese.

Dialogo in dialetto

Caru Sartinesu, Eu socu Saldu, Gadduresu pa la priccisioni e s'iddu rimalchigghju chi no' cumprendu lu saldu logudoresu e solu palchì è addananzi a l'occhji di tutti chi cunsiderà lu gadduresu un dialettu saldu è fora da lu mundu. SOCU SALDU, pa nudda còssu e pocu mi n'affutti di la Cossica e di li Còssi chi colc'iddi no' cunnoscini più mancu la linga soia. Lu gadduresu è un dialettu Còssu pà vocabolariu, funetica, prununzia storica (lachemu stà la prununzia struppiata francesa d'abà!). La sintassi...si la sintassi è stata più influenzata da lu logudoresu ma agghju fattu presenti comu 'emu la manera salda e cossa di fa lu futuru, di fa li dummandi, eccetara. Bona palti di tutti li me' cuntributi precedenti, puru fruniti di ghjusta bibliografia so stati CANCELLATI in bloccu da calchi fanaticu, lachendi solu la me' registrazioni di la puisia (chi bon cori! Grazi abbeddu!) e alla mattessi manera eu agghju fattu. Di più erani scritti in manera pocu enciclopedica dimu e cu lu' solu fini d'accustà lu gadduresu a lu logudoresu ancora sidd'e una linga tantu diffarenti chi no v'è mancu intercomprensioni! Tu poni in dubbiu la derivazioni corsa di lu gadduresu e la cosa mi faci ridì. Chista no' è onestai intelletuali ancora palchi, a diffarenzia toia eu socu gadduresu (la dicu dinou gadduresu e saldu, e nò Corsu) e la me' linga la cunnoscu.

Caru amicu, mi spieghi palchi n'hai tiratu li traduzioni di la puisia di Mannoni in logudoresu? o di lu brindisi a li sposi? Mancu tradotti da me di lu restu? Fossi chi si nota troppu chi gadduresu e logudoresu no' hani nudda a che fà illa sustanza? Chista no' si chjama onestai e s'idd'in Corsica no' cunsidarigghjani lu gadduresu un dialettu Corsu (dialettu d'undi poi vistu chi francati li muntagni di l'Alcudina mancu si cumprendini tra iddi) a me pocu e nudda m'impolta! Eu socu solu un appassiunatu di linghi e particolarmenti di la storia di la mea.

Ti sbagli di grosso, non ho mai cancellato gli interventi di Maxia riguardo il fatto che il gallurese e sintatticamente più Sardo e il virgolettato che segue, ne quello di Blasco Ferrer. Anche se, visto come è stato cancellato il mio lavoro precedente avrei dovuto farlo.

Saluti --jkens (msg) 15:32, 27 set 2016 (CEST)[rispondi]

Oh cumpá, abá l'abarem' a vidé si è veru lu ki sei dizzendi, ki no voi canzillà e chisthu e chiddu, o si è pa' fà aria e bo. Eu no t'aggiu canzilladdu lu resthu di nudda, ma parò aggiu turraddu a punì tutti ganti l'informazioni ki tu n'abii bugaddu primma, tutti chiddi ki no ti piazìani, chi dizìani ki lu gaddhuresu n'a un bè a vidè cun lu saldhu (maccari no t'aggradi) e mancu di lu chi si possia pinsà cun lu cossu. No soggu siguru ki sei dizzendi la 'iriddai: pa a me a te ti nn'affutti solamenti di ni buggà lu saldhu e di ni punì lu gaddhuresu cumenti ki sia norvegesu. Ebè cumpà, t'ibbagli ma un bè: lu ki mi fazi ridì a me è propiu chistha barra toja di dì ki lu gadduresu no v'entra nudda cun lu saldhu e ciarameddi cussì...Ma pa' piazeri. Lu gadduresu, v'aggradi o no v'aggradi, è una linga SARDO-COSSA, propiu cumenti a lu sassaresu, chisthu voli dì ki la cumpunenti saldha no vi la bogghi né tu né asthri, mancu a colphi di gabbu a muru vi la bugheddi. Po' assè ki a caschidunu li piazirìa di più ki fussia maltese-cossa, o canaria-cossa, o marsigliesa-cossa, ogna làstima, invezzi no, è SARDO-COSSA, abbaedda tu. Forsa pa gosa la Gaddhura è in Saldhigna...o forsa è una concidenzia e bo...; ) Mi bari ki inogghi no seddi un bé tolleranti, vi piazzi a canzillà, a fà mafietta, a ni buggà lu ki no v'aggrada, a punì li gosi cumenti vi biazi a voi e si caschidunu dizi un'astha gosa, lu pudeddi sempri bloccà e gosi cussì, mi bari di vidè chistha tendenzia... E cosa feddi in Itaglia, giameddi finzamenta a li carabinieri pa gosi cussì?... Eu dirìa ki toccarìa a rispettà lu ki dìzini e ischrìbini l'asthri, e invezi tu n'abii bugaddu tuttu. E pa la cumprensioni o intercomprensioni...inogghi puru hai da rispettà lu ki diggu eu, ki no la pensu cumenti a te. Pa a me no v'e problema nisciunu di cumprensioni cun lu gaddhuresu, e no soggu dizendi chisthu pa gosa cunnisciu lu sassaresu. Lu soggu dizendi pa gosa lu soggu da un bè di jenti logudoresa andadda in Gaddhura senza aè abuddu prublemi né eddi a cumprindì li gaddhuresi, né li gaddhuresi a cumprindì a eddi. Lu chi soggu dizendi eu no vali pa tutti li gaddhuresi, ma lu ki sei dizzendi tu nemancu. E dunca, è a lascià la libertai di paràula a l'asthri buru. Saruddi --Sartinesu (msg) 01:58, 28 set 2016 (CEST)[rispondi]

Abà semu rasgiunendi amicu Sassaresu, ancora s'iddu l'articulu è di middurà palchì scrittu cussì pari un forum e no' una boci d'enciclopedia. La mafia è stata bucanni paragrafi intrei scritti da me, addirittura traduzioni di puisii, citazioni di linguisti eccetara. Dapoi pudemu rasgiunà innant'a li cuntinuti. Turrendi a l'intercomprensioni socu bè chi li sardofuni cumprendini lu gadduresu ma no è veru lu cuntrariu sopratuttu illa bassa gaddura, undi culturalmenti no' v'è la minima conoscenza di lu logudoresu. S'iddu cunnoscu l'algumentu celtamenti calchi cosa cumprendu ma no si po chjamà intercomprensioni, o pa lu mancu è assimmetrica. A cantu agghju capitu sei Sassaresu e in chissa citài 'eti una folti cultura bilinga e una capacitài d'intercomprensioni data da lu cuntattu cotidianu di lu logudoresu cu lu sassaresu chi, illa bassa gaddura no' 'emu. Chjamemu lu gadduresu dialettu Cossu o saldu-cossu ma "schiettamente sardo" mi faci pinsà, mi sbagliaragghju, solu a la malafidi di ca' scrii... Tu se' cunvintu chi no' m'aggradia accustà la me' linga a lu logudoresu ma l'unica cosa chi no' m'aggrada è la mancanza di rispettu pa' lu trabaddu di l'alti e pà la 'iritài.

Ti salutu da la Gaddura avvidecci sani --jkens (msg) 08:45, 28 set 2016 (CEST)[rispondi]

Oh Jkens, eu no lu soggu gar´è ki ti l'a bugaddi li gosi k'abii ischrittu, siguramenti no soggu isthaddu eu, eu no abia bugaddu lu resthu di nudda, soramenti l'ultima 'oltha, pa gosa tu n'abii bugaddu chiddu ki abìani posthu di Comiti e di Blasco Ferrer e bo, chissu è isthaddu lu primmu interventu meu. Anda bè, eu no diria mai ki lu gadduresu è saldhu e bo, ma nemancu ki è cossu e bo. Eu già lo soggu ki l'influenzi di lu cossu so' isthaddi manni, ma lu sostratu saldhu già si 'edi, sia in la fonetica, sia in lu vocabulariu... Soggu d'accoldhu ki lu sassaresu è più sumiglianti a lu logudoresu di lu cossu, sopra tuttu in lu vocabulariu, ma pensu chi linghi "saldhi-cossi" o "cossi-saldhi" sia la megliu definizioni pa tuttidui. Eu no soggu sassaresu-sassaresu, la me'famiglia si n'era andadda a Sassari tipu 10-15 anni a abà, eu era cioaneddu e l'aggiu imparaddu in caschi annu, a l'incominzu è diffìziri lu sassaresu, ma daboi no cussì unbè, ma caschi gosa no la cumprendi lu matessi. Mi bari ki lu gaddhuresu, pa la pronunzia, sia un pogareddu più fàziri. Ma eu aggiu vividdu più fora di la Saldhigna e di l'Italia chi no indrentu oramai, e la me'prima linga no è né sassaresu né saldhu né italianu, lu sassaresu sarà la di setti o otto di chiddi ki fabeddu, pa gosa essendi fora ni fabeddu un bè e mi tocca a provà a mantinellu pa no lu pishdì. Eu già lu soggu ki no è fàziri a cumprindì lu saldhu pa un bè di gaddhuresi, ma sigundu di undi sei in Saldhigna no è fàziri mancu pa asthri ki no so' gaddhuresi...si è fabiddendi un fonnesu, no cumprendi nudda mancu un castheddaju, e daboi so' fabiddendi tuttidui saldhu... Chissu po' suzzidì puru cun varianti di asthri linghi, cumenti lu tedeschu o l'inglesu, dunca mi bari normali buru... Avvidezzi sani

--Sartinesu (msg) 01:22, 29 set 2016 (CEST)[rispondi]

--Borgil (nin á tecë) 09:31, 29 set 2016 (CEST)[rispondi]

Non c'è problema, ma il mio non è gallurese, bensì sassarese. E non sono dialetti in senso stretto, in quanto non è chiaro al cento per cento di quale lingua lo sarebbero. Per questo il sassarese è sicuramente una lingua di transizione tra il sardo e il corso. La definizione del gallurese è appena più complicata, perché potrebbe essere un dialetto del corso suttanaccio, ma potrebbe essere visto anch'esso come una lingua di transizione tra le due suddette. Per questo la miglior definizione potrebbe anche essere "lingua derivata dal corso su base sarda e perciò con un notevole influsso di questa".

--Sartinesu (msg) 10:47, 29 set 2016 (CEST)[rispondi]

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Classificazione[modifica wikitesto]

Il paragrafo Classificazione non dà troppo rilievo alle tesi di Maxia? Forse bisognerebbe trattare allo stesso modo anche le tesi che ritengono il gallurese schiettamente corso o sardo (pur fortemente influenzato da entrambi i gruppi).--Memnone di Rodi Κώνσυλτα λ΄ωράκολο 15:13, 22 gen 2019 (CET)[rispondi]

Essendo la voce chiaramente perfettibile, nello spirito di Wikipedia, disponendo delle relative fonti non ti è certamente proibito farvi riferimento, anzi.--Dk1919 (msg) 15:23, 22 gen 2019 (CET)[rispondi]
Si assolutamente direi sarebbe opportuno rendere più evidenziate le nuove ricerche,e nella tassonomia mettere il Gallurese come lingua Sardo-Corsa o Corso-Sarda,insomma semplicemente costruire la pagina in modo che sia più veritiera,ma non per altro percaritá,ma proprio perchè il Gallurese è formato dall'interazione tra il Corso ed il Sardo,sarebbe proprio un errore attribuire questa lingua solo al corso,ripeto ne sono parlante madrelingua,inoltre vorrei sottolineare che le ricerche più anziane citate siano spiccatamente influenzate da Bias "anti-sardisti" che da gallurese posso assicurarti l'anti sardismo interiorizzato qui è molto forte e la popolazione tende ad attaccarsi molto alla parte corsa della lingua al punto proprio di cancellarne alcune parti e renderle più simili al corso o all'italiano involontariamente,probabilmente questo è proprio anche un problema del concetto di " dialetto" introiettatoci in Sardegna dalla scolarizzazione in italiano --Ajolinguisticaseria (msg) 18:23, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]
Infatti non so se tu abbia letto quella parte della pagina in Cui Maxia sottolinei come sia credenza popolare che la sintassi del Gallurese sia "italiana",ripeto non ho nulla contro il corso o la Corsica isola sorella,ma cerco solo di riportare un quadro completo del gallurese che non abbia come prima cosa subito una citazione degli anni novanta che dice che I Galluresi non siano sardi --Ajolinguisticaseria (msg) 18:27, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

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Gallurese sardo-corso?[modifica wikitesto]

Apro questa discussione dopo aver annullato una serie di modifiche da parte dell'IP 93.117.152.150, che hanno pesantemente modificato la voce senza però aggiungere fonti. L'intento dell'autore delle modifiche è palesemente quello di minimizzare l'importanza degli elementi còrsi nel gallurese e mettere in risalto invece quelli sardi, sottolineandone la precedenza cronologica. L'utente si è spinto al punto da eliminare i navbox e la categoria che contraddicevano il suo punto di vista.

Ora, 93.117.152.150 mi rivolgo a te in pieno spirito wikipediano: non ho annullato queste modifiche per andare contro la tua posizione né per sminuire il tuo lavoro; quello che chiedo è che apriamo una discussione su questa pagina, insieme anche agli altri utenti interessati, per raccogliere le fonti disponibili sul gallurese e chiarire se effettivamente la classificazione del gallurese come "sardo-corso" sia predominante o se invece vada esposta insieme ad altre tesi. Una volta che avremo fatto questo "piccolo vaglio", se la tua tesi sarà confermata dalle fonti, si potranno anche ripristinare le modifiche; in ogni caso però, non eliminare mai categorie e template in questo modo; in caso di necessità, sono i template che vanno modificati. Segnalo anche al Progetto:Linguistica. Buon wiki a tutti, --Memnone di Rodi Κώνσυλτα λ΄ωράκολο 09:40, 20 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Inoltre non stavo cercando di "sottolineare il sardo per precedenza cronologica" stavo cercando di sottolineare come una parte dei miei antenati corsi interagisse con gli altri miei antenati sardi della zona Gallurese,inoltre io penso sia un errore separare l'influenza spagnola o catalana nel Gallurese dall'influenza sarda,essendo stato lo spagnolo di enorme influenza in tutto il territorio sardo al punto che alcune parole in tutte le lingue della sardegna non esistono se non in spagnolo,non potremmo dire molte parole se non con la versione ispano-sarda --Ajolinguisticaseria (msg) 18:43, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]
Inoltre nella sezione che compara i modi di dire tipo "riu riu etc" ci sono delle cose che in Gallura non vengono proprio dette,prese dal corso e messe lí --Ajolinguisticaseria (msg) 18:46, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]
Il mio problema è che proprio il modo in cui è costruita la pagina fa risaltare la teoria del "Gallurese prevalentemente corso" più di tutte le altre,dando un immagine distorta di quale sia la ricerca linguistica al momento --Ajolinguisticaseria (msg) 18:49, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]
Cioè non so come dirlo,In Gallurese senza la sua "parte sarda" (secondo me non ha nemmeno senso dividerlo in questo modo perchè sardo e corso nel gallurese convivono organicamente e non in modo separato ed hanno anche dato forma a tante parole interessanti) ripeto senza questa fantomatica "parte sarda" in gallurese non si può proprio parlare e non si possono formare delle frasi, se vuole parlare correttamente e senza italianizzare(difficile dato l'ambiente di discriminazione linguistica in cui siamo cresciuti in cui infiliamo l'italiano ovunque involontariamente perchè ci viene insegnato che sia l'unica lingua che merita rispetto) non puoi descrivere una stanza non puoi dire i mesi dell'anno,non puoi descrivere le parti del corpo,non puoi cantare le ninne nanne ai bambini E nemmeno le leggende popolari,non puoi dire praticamente nulla,avresti solo delle frasi monche,esattamente come se si provasse a togliere "la parte corsa" ripeto non mi piace dividerlo in parti perchè la lingua non funziona cosí --Ajolinguisticaseria (msg) 19:42, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]
Per concludere,io aggiungendo le modifiche ai modi di dire non ho inventato niente,ho solo riportato le mie conoscenze da madre lingua e aggiunto informazioni,vorrei poter essere libera di farlo --Ajolinguisticaseria (msg) 19:55, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

P.S. Ho annullato allo stesso modo le analoghe modifiche della voce Lingua corsa.--Memnone di Rodi Κώνσυλτα λ΄ωράκολο 13:14, 20 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Ciao,non stavo cercando di diminuire l'influenza corsa nel gallurese,stavo cercando di eliminare alcune parti della pagina Wikipedia che fanno risalire addirittura il Gallurese nella sezione tassonomia solamente al corso,il che è semplicemente una falsità disprovata dalle ultime ricerche linguistiche, che nonostante la pagina Wikipedia citi (cioè le ricerche di Maxia), la prima citazione è inopportuna perchè come sappiamo la maggior parte delle persone non leggono tutte la pagine intere di Wikipedia e nella prima citazione si fa passare la popolazione Gallurese come una popolazione corsa e si fa passare la lingua gallurese come una lingua interamente corsa,che da parlante madrelingua di gallurese posso assicurare che non sia cosí in nessun modo e che la componente organica del sardo corsa nel gallurese è molto di più del 20% inoltre stavo cercando di aggiungere tante altre parole alla sezione parole e anche delle nuove fonti ma dato che ho una vita e non vivo su Wikipedia non posso fare le modifiche tutte insieme nello stesso giorno. --Ajolinguisticaseria (msg) 18:13, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Per quanto riguarda le fonti[modifica wikitesto]

Ps delle fonti valide non erano presenti neanche prima --Ajolinguisticaseria (msg) 18:14, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Poi proprio alcune cose,soprattutto nella sezione in cui si trovano delle comparazioni tra le versioni di corso e gallurese,alcune cose nella mia lingua madre erano proprio sbagliate e chiaramente rese più simili al corso artificialmente (molto più probabilmente inconsapevolmente), proprio in gallurese non si dice "senza" si dice chena, è stata la scolarizzazione in italiano ad introdurre molte cose nel parlato per ripulire questo nostro "dialetto inferiore" e questo di ritorno fa sembrare il gallurese più simile al corso essendo il corso di ceppo tosco-ligure, ma proprio ti ripeto se questa fosse la verità non avrei problemi,il fatto è che proprio non lo è --Ajolinguisticaseria (msg) 18:37, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]