Discussione:Indice di ascolto televisivo

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Indice di ascolto[modifica wikitesto]

Salve, ho notato che la voce usa il titolo "share", che però è un termine inglese, che sarebbe meglio sostituire con quello italiano, il quale peraltro impedirebbe qualsivoglia ambiguità con le altre voci dal titolo simile ed è quello usato dalla Auditel, massima autorità in materia. Propongo dunque di spostare la pagina a "Indice di ascolto televisivo".--Gabriele Iuzzolino (msg) 15:11, 12 ott 2011 (CEST)[rispondi]

contrario, il termine è di assolutamente più ampio uso in inglese ed appartiene al lessico professionale di riferimento --Fantasma (msg - 111.004) 16:54, 15 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Ma allora perché l'Auditel non lo chiama "share"?--Gabriele Iuzzolino (msg) 21:22, 15 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Si potrebbe fare perlomeno un reindirizzamento. -- Gi87 (msg) 23:51, 16 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Io sono favorevole allo spostamento: indice di ascolto, oltre che ad essere il corretto termine in lingua italiana, è utilizzato tanto quanto share. ------Avversariǿ - - - >(msg) 23:24, 1 nov 2011 (CET)[rispondi]
Personalmente sono contrario allo spostamento, "share" è un termine televisivo largamente entrato nel vocabolario italiano (ad es. sullo Zingarelli lo si trova) ed è usato dalla stessa Auditel (si veda qui o qui a p.9 per il glossario). Parlare di ambiguità non ha senso, se uno stesso termine viene utilizzato in ambiti diversi si disambigua la pagina come è già stato fatto. --Яαиzαg 20:03, 2 nov 2011 (CET)[rispondi]
Contrario/a nella maniera più assoluta. Mi limito a sottoscrivere il pensiero (e le fonti) di RanZag. L'utente Gabriele Iuzzolino non è nuovo a proposte di "italianizzazione" del genere, molto dubbie e molto soggettive . danyele 00:03, 3 nov 2011 (CET)[rispondi]
Soggettivo, quanto del tutto gratuito, è il tuo commento sull'utente. Ti ringrazio se vorrai evitare in futuro. ---- Theirrules yourrules 15:25, 3 nov 2011 (CET)[rispondi]
In Internet indice di ascolto dà 3.390.000 risultati, mentre share televisivo ne totalizza 5.740.000. Non sono affatto «press'a poco equivalenti». Oltretutto share è un termine utilizzato dalla stessa Auditel, nonché da risorse esterne del Progetto:Televisione/Fiction TV come antoniogenna.com (1) e tvblog.it (2, 3), e anche dalla rivista televisiva italiana più autorevole, TV Sorrisi e Canzoni (4). Ribadisco la mia contrarietà, visto che share ha un utilizzo largamente prevalente. P.S. - @Theirrules, sì, «soggettivo» è un mio commento sull'utente, e non lo rinnego. Basta dare un'occhio alla lista dei suoi edit per vedere che la sua è una sorta di "crociata" verso le parole anglofone (l'utente era già stato richiamato quì da Soprano71) . danyele 16:27, 3 nov 2011 (CET)[rispondi]
Anche il richiamo di Soprano71 può essere soggettivo, Danyele. L'utente propone, ed ogni proposta che fa non mi sembra sia sotterrata da opinioni contrarie, anzi. Mi accorgo invece che spesso ci si scontra con degli sbarramenti insuperabili votati al forestierismo. Nulla osta per quanto mi riguarda ad utilizzare termini non italiani in casi in cui tali termini hanno un significato (o un valore) all'interno di un lessico scientifico o tecnico, e laddove non vi siano termini italiani altrettanto pregnanti. Va detto tuttavia che share non è pregnante neanche un po' (share vuol dire semplicemente quota, percentuale) e non è rigoroso allo stesso modo di indice di ascolto. ---- Theirrules yourrules 17:33, 3 nov 2011 (CET)[rispondi]
Non sono affatto d'accordo con questo ragionamento: è vero che in lingua inglese share vuol dire genericamente «quota», «parte» (sost.) o «dividere», «distribuire» (verbo)... però questa è Wikipedia in lingua italiana, e nella lingua italiana share ha assunto un significato diverso, ben preciso, pregnante e rigoroso, ovvero «rapporto percentuale tra gli ascoltatori di una certa emittente e il totale degli ascoltatori che stanno guardando qualunque altro programma sulle diverse reti» (così come audience in inglese vuol dire genericamente «pubblico», «platea», ma in italiano ha assunto il significato di «numero dei telespettatori che hanno seguito un programma»). IMHO con delle fonti così autorevoli non c'è neanche da discutere la cosa. L'Auditel, le maggiori testate del settore e le nostre risorse esterne (tutte fonti molto più autorevoli del pensiero di qualche wikipediano) utilizzano costantemente il termine share, perché noi dovremmo fare di testa nostra? . danyele 19:03, 3 nov 2011 (CET)[rispondi]
Parli dell'Auditel? ---- Theirrules yourrules 01:18, 4 nov 2011 (CET)[rispondi]
@Theirrulez, perché ti fai autogol? Ti ringrazio, hai appena dimostrato che indice di ascolto e share sono termini che non hanno lo stesso significato. Come evidenzia bene il Vocabolario Treccani, il termine indice di ascolto viene reindirizzato ad Auditel, mentre share ha una definizione propria, precisa, autonoma e rigorosa (stessa cosa fa il Dizionario Hoepli). C'è ancora da discutere? . danyele 11:17, 4 nov 2011 (CET)[rispondi]
Ciò vuol dire che posso creare una voce "Indice di ascolto". ---- Theirrules yourrules 20:01, 4 nov 2011 (CET)[rispondi]

In ogni caso il principale argomento di Danyele, cioè la diffusione, è un castello per aria: perché infatti la ricerca su Google abbia senso ai nostri fini, bisogna:

  • inserire il testo cercato fra virgolette;
  • includere solo le pagine in italiano.

Con queste due regole il risultato si capovolge: "indice di ascolto" dà infatti 452.000 risultati, "share teleivisivo" appena 11.400.Inoltre, il sito dell'Auditel usa indifferentemente "share" e "ascolti televisivi", quindi si può considerare neutrale da quest punto di vista.--Gabriele Iuzzolino (msg) 14:37, 5 nov 2011 (CET)[rispondi]

P.S. La Treccani porta separati i due termini semplicemente perché lo share non è solo quello televisivo.--Gabriele Iuzzolino (msg) 14:39, 5 nov 2011 (CET)[rispondi]

La ricerca su Google, a causa delle sue numerose variabili, non andava IMHO neanche tirata fuori proprio perché non è un elemento sul quale basare la decisione di un titolo. Sarebbe meglio confrontarsi con delle fonti attendibili, io ad esempio ho citato Auditel che nel suo glossario riporta "share" (qui) e non indice di ascolto, e ora aggiungo l'OFI di Milly Buonanno e Bechelloni che pure nel proprio glossario (qui) parla esclusivamente di share. --Яαиzαg 15:00, 5 nov 2011 (CET)[rispondi]
@Gabriele Iuzzolino, non so se sei in buona fede o se invece lo fai apposta: prendendo in esame solo le pagine in italiano, ed utilizzando le virgolette "share televisivo" dà 11.400 risultati, mentre "indice di ascolto televisivo" ne dà appena 3.180, meno di un terzo (anche l'indice di ascolto non è solo quello "televisivo").
Per quanto riguarda il Vocabolario Treccani, per il termine share vengono elencate varie definizioni, tra cui quella dedicata all'ambito televisivo, mentre per indice di ascolto non c'è nessuno risultato, ma solo un reindirizzamento ad auditel... mi sembra abbastanza chiaro come concetto. Lo stesso viene fatto dal Dizionario Hoepli (risultato per share in ambito televisivo, nessuno per indice di ascolto) e dal Dizionario Sabatini Coletti (risultato per share in ambito televisivo, nessuno per indice di ascolto). Questo unito al fatto che, come già detto, l'Auditel, l'OFI e le nostre risorse esterne utilizzano prevalentemente il termine share (e aggiungo anche il glossario del Corso di Comunicazione Televisiva di Rai Educational e del Ministero della Pubblica Istruzione). Mi sembra inutile continuare a discutere all'infinito: le tante fonti autorevoli parlano chiaro, e non c'è consenso allo spostamento . danyele 16:35, 5 nov 2011 (CET)[rispondi]
Il tuo riferimento ai dizionari ha un piccolo problema: i vocabolari tendono a registrare le parole, mentre espressioni come indice di ascolto sono inserite all'interno di una delle parole da cui sono formate, così come i proverbi: gli stessi dizionari che citi tu riportano "indice di ascolto", ma all'interno della voce ascolto (Hoepli, Sabatini Colletti e Treccani), a cui aggiungo il Devoto-Oli che si comporta alla stessa maniera. Il Ministero dell'Istruzione non mi sembra infine molto attendibilie ( e ciò mi dispiace, perché dovrebbe esserlo), per il semplice fatto che ha parlato di un tunnel tra Ginevra e il Gran Sasso.
Infine, per ciò che concerne l'utilizzo, l'indice di ascolto è solo quello televisivo, altrimenti i vocabolari sopra citati porterebbero anche gli altri significati.--Gabriele Iuzzolino (msg) 12:40, 6 nov 2011 (CET)[rispondi]

Favorevole. Pure io sarei favorevole allo spostamente a "Indice di ascolto". -- Gi87 (msg) 23:26, 8 dic 2011 (CET)[rispondi]

Viste le fonti autorevoli portare da me e da RanZag (che ho inserito nella voce, dato che ne era totalmente sprovvista) rimango contrario allo spostamento. Faccio notare nuovamente come gli utenti a favore dello spostamento non hanno portato fonti a supporto della loro tesi . danyele 00:35, 9 dic 2011 (CET)[rispondi]
Contraria pure io... il termine di origine inglese ormai è più che acclimatato, «appartiene al lessico professionale di riferimento» (come ricordato da Fantasma), ed è più utilizzato di quello italiano (le fonti al riguardo sono state riportate, non sto a ripeterle). Il redirect da Indice di ascolto televisivo c'è, quindi non buttiamo certo via il sinonimo, che è ben visibile anche nell'incipit. La motivazione «il quale peraltro impedirebbe qualsivoglia ambiguità con le altre voci dal titolo simile» non la capisco, le disambigue servono apposta per evitare questo, no? :) --Chia.gio (msg) 00:44, 9 dic 2011 (CET)[rispondi]
@Lucas, si era detto qui sopra che le ricerche su Google non sono neanche da prendere in considerazione, viste le molte variabili (quindi 8 delle tue 9 fonti sono da "cassare"). L'AGCOM parla invece genericamente di "indici di ascolto e di diffusione dei mezzi di comunicazione", non un termine così preciso.
P.S. - Come fonte a supporto del termine "share", aggiungo il vocabolario della Scuola di televisione RTI di Mediaset . danyele 16:12, 9 dic 2011 (CET)[rispondi]
Danyele, per favore, almeno guardale le ricerche pirma di cassarle a caso: Google non c'entra niente, è solo un contenitore in questo specifico caso. ;) I siti linkati sono quello della treccani, del senato, la camera, il corriere, repubblica, l'agcom: non google. Fai la stessa ricerca sul sito dell'agcom e vedrai altri risultati (ma entra nei siti, non fermarti a google che è solo un mezzo, usandolo bene). --Lucas 16:42, 9 dic 2011 (CET)[rispondi]
@Lucas, per quanto riguarda la Treccani avevo gia spiegato in passato quale termine essa considera migliore. Per il resto, riapri i tuoi link (ops scusa, il «contenitore» Google), e sostituisci "indice di ascolto" con la parola "share", e vediamo quale termine ottiene più risultati... restando il fatto che conta sia l'utilizzo della parola, sia la fonte, e se permetti l'Auditel e l'OFI in questo campo (la terminologia televisiva) hanno un'autorevolezza ben maggiore. Inoltre, se avessi letto attentamente questa discussione, avresti capito che i termini "corretti" da cercare sono share televisivo ed indice di ascolto televisivo («usalo bene» Google). L'AGCOM, fonte autorevolissima, dà la definizione indice di ascolto, ed infatti l'ho inserita come fonte nella voce, ma è palesemente in minoranza . danyele 17:14, 9 dic 2011 (CET)[rispondi]
Non ho dubbi che il termine in inglese abbia molti risultati, ma in una non trascurabile parte dei casi (in particolar modo in quelli istituzionali) deriva dal corrispettivo termine economico e dai molti sinonimi (che con indice di ascolto non ci sono). Visto che la locuzione italiana è usata, normativamente e istituzionalmente presente, più precisa, e italiana non vedo perchè non usarla (come in altri casi abbiam fatto in italano, mi viene in mente Antigene umano leucocitario). --Lucas 17:42, 9 dic 2011 (CET)[rispondi]
...per questo non puoi andare a cercare indice di ascolto (che incamera anche i risultati dei corrispettivi termini extra-televisivi) ma indice di ascolto televisivo. Torno a ripetere quanto gia illustrato in passato: indice di ascolto è un termine sì utilizzato nella lingua italiana, ma in senso molto generico (tant'è che la Treccani lo reindirizza ad Auditel), a differenza di share, che invece assume un significato preciso e ben definito nella nostra lingua. Se ci aggiungiamo che la stessa Auditel (la società che in Italia è incaricata di rilevare questi indici) utilizza il termine share, davvero non comprendo (e vedo che non sono l'unico) perché sostituire un termine preciso con un altro più generale e meno pregnante.
Inoltre ricordo che questa è "Wikipedia in lingua italiana" (non "Wikipedia Italia"), e dovremmo quindi evitare di guardare solo al nostro orticello: ad es. in Svizzera le rilevazioni sono fatte dalla società Mediapulse, la quale nel suo glossario non utilizza né il termine shareindice di ascolto, ma invece rating; RSI invece utilizza anch'essa share . danyele 19:45, 9 dic 2011 (CET)[rispondi]
Madonna mia come trasudi polemica da ogni poro :-D. Proporio perchè questa è wikipedia in lingua italiana è di norma più corretto usare la terminologia in lingua italiana: a meno che sia assente il termine appropriato o l'utilizzo prodominante sia schiacciante (computer > elaboratore, file > documento, directory > cartella, ecc.). La mia opinione l'ho argomentata e ti garantisco che rispetto la tua pur non condividendola (e sono convinto anticipatamente sia che tu abbia già letto il resto della discussione, sia che tu conosca la differenza tra "wiki italia" e "wiki in lingua italiana"). Non ho davvero alcun problema se il titolo restasse "share (mezzi di comunicazione di massa)", visti i redirect cambia poco, ma mi pare oggettivamente assurdo visto quanto afferma l'agicom, le altre fonti, e tra l'altro vista anche l'esistenza della disambigua. Non è grave, comunque! ;-) --Lucas 20:19, 9 dic 2011 (CET)[rispondi]
Si potrebbe comunque fare una linkatina al bar così tagliamo la testa al toro e bom ;). --Lucas 20:21, 9 dic 2011 (CET)[rispondi]
Io ripeto che sono assolutamente favorevole allo spostamento, dato che "indice di ascolto" è diffuso quanto "share televisivo", perché l'AGCOM è autorevole quanto l'AUDITEL, tutti i vocabolari linkati riportano "indice di ascolto" all'interno della voce "ascolto", i due termini sono insomma alla pari (e non capisco perché danyele definisce "generico" "indice di ascolto"), ma diviene preferibile usare "indice di ascolto televisivo", in quanto espresssione corretta in lingua italiana.--Gabriele Iuzzolino (msg) 16:53, 10 dic 2011 (CET)[rispondi]
Aggiungerei alla lista esempi come Acido acetilsalicilico, certamente più corretto di "aspirina" anche se meno "noto". --Lucas 22:24, 10 dic 2011 (CET)[rispondi]
Ed io aggiungo una fonte molto autorevole, il Centro d'Ascolto dell'Informazione Radiotelevisiva, che come si può vedere qui, utilizza l'espressione "indice di ascolto" (al paragrafo "Monitoraggio Elezioni 2008").--Gabriele Iuzzolino (msg) 17:16, 11 dic 2011 (CET)[rispondi]

(rientro) Basta, mi arrendo, fate come vi pare. Ho già sottratto troppo tempo ad altro wikilavoro per seguire questa discussione. Io rimango della mia idea, e cioè che questo spostamento è sbagliato, e nessun'altra discussione portà farmi cambiare idea (come del resto vale per voialtri favorevoli). Se volete gestire Wikipedia come il MinCulPop, io più che manifestare la mia contrarietà non posso fare altro... prepariamoci quindi ad un'onda di nuove denominazioni televisive più autarchiche, come ad es. daytime → "fascia oraria mattutino-pomeridiana"; access → "fascia di accesso alla prima serata"; steadicam → "supporto meccanico per macchina da presa"; LED → "diodo ad emissione luminosa"; cliffhanger → "interruzione in corrispondenza di un colpo di scena"; direct-to-video → "distribuzione diretta in home video"; crossover → "incontro tra due serie TV"; spin-off → "serie TV derivata"; talk-show → "spettacolo di conversazione"; guest star → "personaggio speciale"; reality show → "spettacolo della realtà"; decoder → "decodificatore"; zapping → "cambiamento continuo del canale", eccetera eccetera eccetera... è chiaramente un'iperbole, ma vedo che stanno nascendo i presupposti perché ciò diventi (purtroppo) la realtà . danyele 18:19, 11 dic 2011 (CET)[rispondi]

Dayele, capita di trovare persone contrarie a quello si pensa. Se discutere pensi voglia dire peredere tempo forse è meglio non farlo direttamente: in fondo wikipedia si basa sul consenso, capita e capiterà di essere convintissimi di una cosa e che vari altri valuteranno diversamente (ricordi Coliandro? Il consenso era diverso? Bene: nessun problema!). Si può anche pensare convintamente che gli altri sbaglino ma spazientirsi e invitare tutti a "fare come gli pare" non è molto produttivo... Comunque ti rispondo: gli esempi che hai fatto sono semplicemente totalmente diversi. Nessuno di questi ha una diffusione normativa e autorevole quanto "indice d'ascolto". Si tratta in quasi tutti i casi di termini tecnici che non hanno un corrispettivo italiano e, se lo hanno, non è diffuso. Detto questo anche per me la discussione può finire, si tratta di un piccolo spostamento, e le disambigue e i redirect servono proprio a togliere questi dubbi in fondo. --Lucas 18:54, 11 dic 2011 (CET)[rispondi]
Il termine share e indice di ascolto televisivo sono, pare abbastanza oggettivamente, utilizzati in egual misura: in questi casi è da preferire il termine italiano - come ha detto Lucas, questa è la versione di Wikipedia in lingua italiana. Non solo: posto che la ricerca del termine Share manda alla disambigua, di fatto stiamo discutendo su niente di più che un "tecnicismo". --Gnumarcoo 12:07, 12 dic 2011 (CET)[rispondi]

Sperando di non essere troppo bold vista la discussione qua sopra, ho integrato le informazioni, in parte imprecise, nella voce sull'audience, appena ampliata, segnalando al bar tematico. --Supernino 16:16, 19 mag 2015 (CEST)[rispondi]