Diocesi di Attalea di Pamfilia

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Attalea di Pamfilia
Sede vescovile titolare
Dioecesis Attalensis in Pamphylia
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Attalea di Pamfilia
Mappa della diocesi civile di Asia (V secolo)
Vescovo titolaresede vacante
IstituitaXVIII secolo
StatoTurchia
Diocesi soppressa di Attalea di Pamfilia
Suffraganea diPerge
Erettacirca IV secolo
Soppressacirca XIV secolo
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Attalea di Pamfilia (in latino: Dioecesis Attalensis in Pamphylia) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Attalea di Pamfilia, identificabile con Adalia nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Panfilia Seconda nella diocesi civile di Asia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Perge.

La diocesi è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli fino al XIV secolo. Dalla fine dell'XI secolo la sede è annoverata tra le sedi metropolitane del patriarcato, ma senza diocesi suffraganee.[1]

Attalea, città portuale, fu sede di un'antica comunità cristiana, le cui origini risalgono agli albori del cristianesimo. Infatti, la città vide il passaggio degli apostoli Paolo e Barnaba, come racconta il libro degli Atti degli Apostoli (14,25[2]).

Incerta è la serie episcopale di Attalea di Pamfilia, perché non sempre vi è distinzione nelle fonti fra questa sede e quella omonima della Lidia. Il primo vescovo che potrebbe appartenere all'una o all'altra sede è Pantagato che fece parte del gruppo di vescovi orientali di tendenza antinicena che abbandonò il concilio di Sardica.[3]

Alcuni manoscritti riportano una lettera che i membri del concilio di Efeso del 431 scrissero al sinodo della Pamfilia a proposito di Eustazio, loro precedente metropolita; questa informazione è errata, perché i metropoliti della Pamfilia all'epoca erano Anfilochio di Side e Veriniano di Perge. Secondo quanto riferisce la lettera, Eustazio aveva dato le dimissioni per la sua incapacità di gestire la diocesi, causa della sua impopolarità, e al suo posto il sinodo della Pamfilia aveva nominato Teodoro, da identificare con ogni probabilità con l'omonimo vescovo che fu presente al concilio di Efeso. Se questa identificazione è corretta, Eustazio fu il predecessore di Teodoro, che risulta così essere certamente vescovo di Attalea di Pamfilia.[4]

Secondo la testimonianza di Giovanni Rufo, vescovo di Maiuma di Gaza, nel 476 Claudiano era vescovo monofisita di Attalea di Pamfilia.[5] Controversa è l'attribuzione di Giovanni a questa diocesi o a quella omonima in Pamfilia; questo vescovo sottoscrisse il 9 settembre 520 la lettera che dieci metropoliti e dieci vescovi, riuniti in sinodo a Costantinopoli, scrissero a papa Ormisda per annunciargli la morte del patriarca Giovanni e l'elezione del suo successore Epifanio. Destephen, rifacendosi all'edizione della lettera sinodale pubblicata nella Collectio Avellana, assegna Giovanni alla sede di Pamfilia,[6] mentre Disdier, nell'articolo pubblicato sul Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, basandosi sull'edizione del Mansi, è più cauto.[7]

Un'iscrizione frammentaria, attribuita al VI secolo, è stata ricostruita da Henri Grégoire[8] con il nome di Giorgio, vescovo di Attalea di Pamfilia.[9] Non vi sono invece dubbi su Paolo, vescovo di Attalea di Pamfilia, che prese parte al concilio di Nicea del 787.[10]

Le Quien aggiunge altri due vescovi, Simeone, che prese parte al concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio, e Nicola, che partecipò al sinodo riunito a Costantinopoli dall'imperatore Manuele I Comneno e dal patriarca Costantino V Cliareno nel 1157 e dove fu deposto il patriarca antiocheno Soterico Panteugeno.[11] Per entrambi questi vescovi è incerto stabilire la provincia di appartenenza.[7]

Dal XVIII secolo Attalea di Pamfilia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 21 giugno 1966. Istituita con il nome di Attalia, ha assunto il nome attuale nel 1933.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

  • Pantagato ? † (menzionato nel 343/344)
  • Eustazio † (? - 431 dimesso)
  • Teodoro † (431 - ?)
  • Giovanni ? † (menzionato nel 520)
  • Giorgio ? † (VI secolo)
  • Paolo † (menzionato nel 787)
  • Simeone ? † (menzionato nell'879)
  • Nicola ? † (menzionato nel 1157)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 485, voce Attaleia, évêché de Pamphylia.
  2. ^ At 14,25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 750.
  4. ^ Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, pp. 385 e 894-895.
  5. ^ Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 575.
  6. ^ Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 490. La Collectio Avellana tuttavia non specifica a quale provincia appartenesse Iohannes episcopus Attaliensis episcopus (ed. O. Guenther, vol. II, Lipsia, 1898, nº 234, p. 714,19).
  7. ^ a b Disdier, DHGE, V, col. 148.
  8. ^ Recueil des inscriptions grecques chrétiennes d'Asie Mineure, vol. I, Paris, 1922, p. 106 nº 307.
  9. ^ Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 425.
  10. ^ Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 51.
  11. ^ V. Grumel, La chronologie des patriarches de Constantinople de 1111 à 1206, in «Études byzantines», tome 1, 1943, pp. 256-257.
  12. ^ Catholic Hierarchy assegna questo vescovo alla sede titolare di Attalea di Lidia. Tuttavia Eubel mostra come nella bolla di nomina non è specificato a quale delle due diocesi omonime questo vescovo appartenesse; inoltre gli Annuari pontifici dell'Ottocento conoscono solo la sede titolare della Pamfilia e non quella di Lidia, istituita solo nel 1933.
  13. ^ Il successivo vescovo, Jean-Baptiste Boucho, attribuito da Catholic Hierarchy a questa sede titolare, è assegnato dagli Annuari pontifici alla sede titolare di Alali e non di Attalia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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