Cus D'Amato

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Costantine Cus D'Amato
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Pugilato
 

Cus D'Amato, vero nome Costantine D'Amato (New York, 17 gennaio 1908New York, 4 novembre 1985[1]), è stato un manager e allenatore di pugilato statunitense di origine italiana, tra i più conosciuti nel mondo della boxe.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di immigrati italiani, Damiano D'Amato (1868-1938) ed Elisabetta Rosato (1875-1913), nativi di Toritto, vicino a Bari[2][3], nacque nel famigerato quartiere del Bronx, a New York. A soli ventidue anni ha aperto l'Empire Sporting Club al fianco di Jack Barrow nella Gramercy Gym; ha inoltre trascorso parte della sua vita in giro per le palestre alla ricerca di nuovi talenti.

È stato lo scopritore, manager e allenatore personale del campione del mondo Floyd Patterson e ha allenato e gestito la carriera di importantissimi pugili come José Torres e Muhammad Alì; è stato inoltre scopritore, manager, allenatore e padre adottivo di Mike Tyson oltre che il principale maestro e punto di riferimento per diversi allenatori di successo tra cui Teddy Atlas, Kevin Rooney e Joe Fariello. Un altro pugile scoperto da D'Amato, che però ha vinto il titolo del mondo dei pesi medi sotto la guida di altri allenatori e dirigenti, è stato Rocky Graziano.

È anche noto per aver sviluppato la tecnica pugilistica chiamata Peek-a-Boo (che in inglese rimanda al gioco per bambini Bubù-Settete), uno stile offensivo nel quale il pugile tiene le mani alte di fronte al viso e si muove rapidamente.

È morto nel 1985 a Catskill, a causa di una polmonite.

Maratona online di memoria[modifica | modifica wikitesto]

Dal 26 ottobre al 4 novembre 2017 si è svolto il progetto internazionale "Scienza della vittoria", una maratona online dedicata alla memoria di D'Amato a cui hanno partecipato diversi esperti provenienti da varie parti del mondo nonché personalità di spicco del pugilato professionistico e dilettantistico, giornalisti e campioni di boxe tra i quali Silvio Branco, Patrizio Oliva, Gordon Marino e altri[4].

I presenti hanno condiviso le proprie opinioni su Cus e sui suoi risultati, mentre il motivo della maratona era la presentazione del libro Pendolo senza compromessi (Non-compromised pendulum) scritto da Tom Patti, discepolo di D'Amato, e Oleg Maltsev[5][6][7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Boxing Manager Cus D'Amato Dies at 77, in Los Angeles Times, 6 novembre 1985. URL consultato il 29 novembre 2020.
  2. ^ "United States Census, 1910," database with images, FamilySearch (https://familysearch.org/ark:/61903/1:1:M5M2-WF7 : accessed 26 September 2022), Constantino Damato in household of Damiano Damato, Bronx Assembly District 33, New York, New York, United States; citing enumeration district (ED) ED 1511, sheet 4A, family 67, NARA microfilm publication T624 (Washington D.C.: National Archives and Records Administration, 1982), roll 999; FHL microfilm 1,375,012.Copy Citation
  3. ^ James Roberts, The Boxing Register: International Boxing Hall of Fame Official Record Book, 3rd, McBooks Press, 14 marzo 2003, ISBN 978-1590130209.
  4. ^ Оspiti del progetto, su noncompromisedpendulum.com.
  5. ^ Unique International Project “Science of Victory” (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017). worldofmartialarts.pro
  6. ^ Internationales Projekt «die Wissenschaft des Sieges». www.boxen1.com
  7. ^ "Наука побеждать": памяти легендарного тренера Майка Тайсона Каса Д'Амато, su telegraf.com.ua.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN48266564 · ISNI (EN0000 0000 7143 3672 · LCCN (ENn86847344 · GND (DE1143543130 · BNF (FRcb14036417m (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n86847344