Crisi haitiana

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Crisi haitiana
Data2018 - in corso
LuogoHaiti
Causa
Schieramenti
Governo lealista
Multinational Security Support Mission in Haiti (MSS)
Bande criminali
Comandanti
Perdite
4.000 morti[4]
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La crisi haitiana scoppiò a causa del malgoverno e delle proteste dei cittadini haitiani dal 2018.[5][6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Presidenza di Jovenel Moïse[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo 2018 il Venezuela ha interrotto la fornitura di petrolio al paese causando un forte rialzo dei prezzi di benzina, gasolio e cherosene attenuato dall'introduzione di alcune misure da parte del governo guidato da Jack Guy Lafontant. Nel luglio dello stesso anno però il governo ha annunciato delle riforme che prevedevano la soppressione delle misure adottate ad inizio anno in accordo con le richieste del Fondo Monetario Internazionale, causando delle violente proteste nella capitale che tra le altre cose richiedevano le dimissioni di Moïse.[7] Il 15 luglio il Primo ministro ha annunciato le sue dimissioni[8], venendo rimpiazzato circa un mese dopo da Jean-Henry Céant.[9]

Nuove proteste sono dilagate nel febbraio 2019 a causa della crescente inflazione e del repentino calo di valore del gourde rispetto al dollaro statunitense, tradottisi con una maggiorazione dei costi soprattutto per i beni essenziali.[10] Dopo circa sei mesi il governo di Céant cadde con una mozione di sfiducia votata dalla Camera dei deputati[11] e nonostante un iniziale rifiuto alle dimissioni da parte del Primo ministro il 21 marzo Moïse ha scelto di nominare al suo posto Jean-Michel Lapin, Ministro della cultura e delle comunicazioni,[12] che tuttavia non ha ricevuto la fiducia dall'Assemblea nazionale dando inizio ad una crisi politica;[13] a luglio Moïse ha annunciato la nomina a Primo ministro di Fritz-William Michel[14] ma anche questa non fu confermata dal parlamento haitiano.[15] Le proteste sono continuate tra settembre e dicembre portando ad un periodo definito in creolo come peyi lòk, ossia lockdown nazionale[16], a causa della chiusura di numerose infrastrutture pubbliche e private.[17]

Dopo aver annunciato l'intenzione di bypassare il parlamento governando attraverso decreti presidenziali[18] nel marzo 2020 ha annunciato la nomina a Primo ministro del Ministro dell'ambiente e dell'economia Joseph Jouthe, approfittando della sospensione del parlamento in seguito al non svolgimento delle elezioni previste ad autunno 2019.[19]

Ulteriori proteste sono nate negli ultimi mesi del 2020 criticando la risposta governativa alla pandemia di COVID-19.[20] Nei primi mesi del 2021 diverse associazioni per la tutela dei diritti umani e dei diritti delle donne hanno indirizzato una lettera alla Missione delle Nazioni Unite ad Haiti chiedendo di non supportare il Presidente Moïse nell'attuazione dei suoi "piani anti-democratici".[21]

Il 7 febbraio 2021 i partiti d'opposizione hanno nominato come capo di Stato il giudice della Corte di cassazione Joseph Mécène Jean-Louis[22], ritenendo terminato il mandato di Moïse; quest'ultimo tuttavia annunciò che le autorità avevano sventato un tentato colpo di Stato[21] portando all'arresto di 23 persone, tra cui un altro giudice della corte suprema, Yvickel Dieujuste Dabrezil. Il giorno successivo attraverso un decreto presidenziale, ritenuto illegittimo e incostituzionale, ha terminato il mandato di tre giudici della corte: Jean-Louis, Dabrezil e Wendelle Coq Thelot, suscitando la preoccupazione degli osservatori internazionali ed in special modo degli Stati Uniti d'America.[23] La repressione del colpo di Stato ha dato il via a numerose proteste concentrate prevalentemente a Port-au-Prince[24], diffusesi poi in tutto il paese in seguito all'aumento dei rapimenti da parte della criminalità organizzata.[25] Nel mese di aprile il governo Jouthe ha rassegnato le proprie dimissioni e Moïse ha nominato come Primo ministro Claude Joseph, già Ministro degli affari esteri e del culto.[26]

Presidenza di Ariel Henry[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 luglio 2021 era stato indicato come prossimo primo ministro di Haiti dal presidente in carica Jovenel Moïse, appena due giorni prima che questi fosse assassinato, così che la sua nomina rimase bloccata.[27][28][29]

Il 19 luglio 2021, l'allora primo ministro Claude Joseph, che ricopriva la carica ad interim, annunciò le proprie dimissioni.[30] Henry ha prestato giuramento come primo ministro il giorno dopo, 20 luglio.[31]

È stato oggetto di polemica il suo rifiuto di collaborare con le autorità sui suoi legami con Joseph-Félix Badio, uno degli accusati di aver orchestrato l'assassinio del presidente Moïse. Gli ufficiali che indagavano sul caso sospettavano che Henry fosse coinvolto nella pianificazione dell'assassinio dell'uomo di stato.[32][33]

Il 12 marzo 2024, si dimette dalla carica di primo ministro a causa della rivolta armata scoppiata a Port-au-Prince, che ha portato all'occupazione della città da parte di bande criminali[34].

Guerra delle bande dei gangster[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2020, la capitale di Haiti, Port-au-Prince, è il luogo di una guerra tra bande in corso tra due importanti gruppi criminali e i loro alleati: le Forze rivoluzionarie della famiglia e degli alleati del G9 (FRG9 o G9) e il G-Pep.[35] Il governo di Haiti e le forze di sicurezza haitiane hanno lottato per mantenere il controllo di Port-au-Prince in questo conflitto che controllano fino al 90% della città nel 2023.[36]

In risposta all'escalation dei combattimenti tra bande, è emerso anche un movimento di vigilanti armati, noto come "bwa kale" (dal creolo haitiano "fermaporta"), con lo scopo di combattere le bande.[37] Il 2 ottobre 2023 è stata approvata la risoluzione 2699 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che autorizza una "missione multinazionale di sostegno alla sicurezza" guidata dal Kenya.[38][39]

Nel marzo 2024, la violenza delle bande si è diffusa in tutta la città haitiana con l'obiettivo delle dimissioni del primo ministro e presidente ad interim Ariel Henry, portando all'assalto di due prigioni e al rilascio di migliaia di prigionieri. Questi attacchi e i successivi attacchi contro varie istituzioni governative hanno portato il governo haitiano a dichiarare lo stato di emergenza e a imporre il coprifuoco. L'11 marzo dello stesso anno Henry ha accettato di dimettersi una volta formato un governo di transizione.[40][41]

Consiglio presidenziale di transizione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo le dimissioni del premier Ariel si è giunti ad un accordo all'istituzione di un governo di transizione composto dai membri che non saranno eletti alle prossime elezioni.[42][43]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pericolo guerra civile ad Haiti: strade ed edifici della capitale in mano a gang armate, su antimafiaduemila.com.
  2. ^ La guerra delle gang nella capitale haitiana Port-au-Prince, su inparoletue.it.
  3. ^ A Haiti le gang minacciano la guerra civile se il premier resta, su ansa.it.
  4. ^ Cosa sta succedendo ad Haiti: strade ed edifici in mano alle bande armate, Usa e Ue evacuano personale, su fanpage.it.
  5. ^ Cosa sta succedendo ad Haiti, su wired.it.
  6. ^ Haiti: la crisi nella crisi, su ispionline.it.
  7. ^ (EN) Haiti fuel protesters' anger turns on President Moise, in BBC News, 9 luglio 2018. URL consultato il 28 marzo 2022.
  8. ^ (EN) Haiti Prime Minister Jack Guy Lafontant resigns, in BBC News, 15 luglio 2018. URL consultato il 28 marzo 2022.
  9. ^ (EN) Spencer Feingold, New prime minister announced in Haiti weeks after deadly protests, in CNN, 6 agosto 2018. URL consultato il 28 marzo 2022.
  10. ^ (EN) Thousands of Haitians protest corruption, rising living costs, in France 24, 8 febbraio 2019. URL consultato il 28 marzo 2022.
  11. ^ (EN) Haiti - FLASH: Haiti has no more Government!, in Haiti Libre, 18 marzo 2019. URL consultato il 28 marzo 2022.
  12. ^ (EN) Prime minister ousted after no-confidence vote, in Economist Intelligence Unit, 25 marzo 2019. URL consultato il 28 marzo 2022.
  13. ^ (EN) Sarah Marsh e Andre Paultre, Haiti's president warns of humanitarian crisis, calls for support, in The Globe and Mail, 17 novembre 2019. URL consultato il 28 marzo 2022.
  14. ^ (EN) Haiti's president names a new prime minister, his fourth in less than three years, in France 24, 23 luglio 2019. URL consultato il 28 marzo 2022.
  15. ^ (FR) Fritz William Michel toujours dans la course pour devenir Premier ministre, in Le Nouvelliste, 15 gennaio 2020. URL consultato il 28 marzo 2022.
  16. ^ (EN) Daniel P. Erikson, Congressional Testimony: Haiti on the Brink – Assessing US Policy Toward a Country in Crisis, in The Dialogue, 11 dicembre 2019. URL consultato il 28 marzo 2022.
  17. ^ (FR) Nicolas Bourcier, «La vie nous a quittés»: Haïti paralysé par la contestation, in Le Monde, 19 novembre 2019. URL consultato il 28 marzo 2022.
  18. ^ (EN) Political crisis in Haiti could lead to president ruling single-handedly, in France 24, 14 gennaio 2020. URL consultato il 28 marzo 2022.
  19. ^ (EN) Haiti's president picks new prime minister to tackle socio-political crisis, in France 24, 3 marzo 2020. URL consultato il 28 marzo 2022.
  20. ^ (EN) In Pictures: Rubber bullets, tear gas at Haiti protests, in Al Jazeera, 18 ottobre 2020. URL consultato il 28 marzo 2022.
  21. ^ a b (EN) Haiti's president alleges coup plot amid dispute over end of term, in France 24, 7 febbraio 2021. URL consultato il 28 marzo 2022.
  22. ^ (EN) Haiti opposition names interim leader as political crisis deepens, in France 24, 9 febbraio 2021. URL consultato il 28 marzo 2022.
  23. ^ (EN) Haiti's president tries to oust judges close to opposition amid political gridlock, in France 24, 10 febbraio 2021. URL consultato il 28 marzo 2022.
  24. ^ (EN) Haitian police fire tear gas on protesters in renewed clashes over disputed elections, in France 24, 10 febbraio 2021. URL consultato il 28 marzo 2022.
  25. ^ (EN) Thousands take to streets in Haiti to protest against kidnappings, president, in France 24, 1º marzo 2021. URL consultato il 28 marzo 2022.
  26. ^ (EN) Haiti's government resigns, president appoints new PM, in France 24, 14 aprile 2021. URL consultato il 28 marzo 2022.
  27. ^ Ariel Henry appointed Haiti's new prime minister, su radiojamaicanewsonline.com.
  28. ^ Haitian president appoints new prime minister, su riotimesonline.com.
  29. ^ Haiti President Jovenel Moise assassinated, wife injured in gun attack, su timesofisrael.com.
  30. ^ Haiti's acting prime minister Claude Joseph to step down amid power struggle after president's assassination, su cnn.com.
  31. ^ Strife-torn Haiti gets new prime minister, su bbc.com.
  32. ^ (EN) Matt Rivers, Etant Dupain e Natalie Gallón, Haitian Prime Minister involved in planning the president's assassination, says judge who oversaw case, in CNN, 8 febbraio 2022. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  33. ^ (EN) Anatoly Kurmanaev, Haitian Prime Minister Had Close Links With Murder Suspect, in The New York Times, 10 gennaio 2022. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  34. ^ Redazione di Rainews, Caos ad Haiti, si dimette il premier Ariel Henry, su RaiNews, 12 marzo 2024. URL consultato il 12 marzo 2024.
  35. ^ HAITI NEL SANGUE: IL TERRORE DELLE BANDE CRIMINALI, su glistatigenerali.com.
  36. ^ In mano alle bande, su internazionale.it.
  37. ^ Haiti, il popolo macella le bande armate, su tempi.it.
  38. ^ LA MISSIONE DAL KENYA AD HAITI – IMPATTI SULLA POLITICA ESTERA DI NAIROBI, su africa24.it.
  39. ^ Il Kenya guiderà una missione di polizia ad Haiti sconvolta dalle gang dei narcos, su analisidifesa.it.
  40. ^ Violenza ad Haiti, il primo ministro Ariel Henry si dimette e resta a Porto Rico, su it.euronews.com.
  41. ^ Haiti senza Governo, su rtvslo.si.
  42. ^ Il governo di Haiti ha nominato i membri del consiglio presidenziale di transizione, su ilpost.it.
  43. ^ Ad Haiti nessuna certezza sul Consiglio transitorio, su osservatoreromano.va.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]