Crackdown

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Crackdown
videogioco
PiattaformaXbox 360
Data di pubblicazioneGiappone 22 febbraio 2007
20 febbraio 2007
Zona PAL 23 febbraio 2007
22 febbraio 2007
GenereSparatutto in terza persona, avventura
OrigineRegno Unito
SviluppoRealtime Worlds
PubblicazioneMicrosoft Game Studios
DirezioneDavid Jones
ProduzionePhil Wilson
DesignBilly Thomson
ProgrammazioneKeith Hamilton
Direzione artisticaJeff Cairns
SceneggiaturaMatthew Obst
MusicheDJ Krush
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputController Xbox
Motore graficoRenderWare
Motore fisicoHavok
SupportoDVD-ROM
Fascia di etàBBFC15 · CEROZ · ESRBM · OFLC (AU): MA15+ · PEGI: 18
SerieCrackdown
Seguito daCrackdown 2

Crackdown, noto come Riot Act (ライオットアクト?, Raiotto Akuto) in Giappone, è un videogioco sparatutto in terza persona del 2007, sviluppato da Realtime Worlds e pubblicato da Microsoft Game Studios in esclusiva per Xbox 360.

Nel luglio del 2010 ne è stato pubblicato un sequel, Crackdown 2.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il giocatore assume il controllo di un agente di un'agenzia governativa geneticamente modificato in grado di compiere azioni impossibili a un normale essere umano, come saltare da un palazzo o sollevare automobili. Il suo compito è quello di ripulire la città da tre bande criminali: i Los Muertos (ispanici), i Volk (russi) e la Shai-gen (asiatici).

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Crackdown non è stato commercializzato in Germania per via dei suoi contenuti ritenuti eccessivamente violenti, che ne hanno impedito la classificazione USK.[1]

Seguito[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010 è uscito un seguito intitolato Crackdown 2[2], mentre nel 2019 è stato pubblicato Crackdown 3.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Tim Surette, Germany cracks down on Crackdown, in GameSpot, 5 gennaio 2007. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  2. ^ (EN) Robert Purchese, Crackdown 2 dated for July, in Eurogamer, 15 marzo 2010. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  3. ^ (EN) Chris Plante, Crackdown 3 delayed to February 2019 (update), in Polygon, 6 giugno 2018. URL consultato il 16 dicembre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàBNF (FRcb16738767z (data)
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