Corso Venezia
Corso Venezia | |
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Nomi precedenti | corso di Porta Orientale |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Città | Milano |
Circoscrizione | Zona 1 |
Quartiere | Quadrilatero della moda, Porta Venezia |
Informazioni generali | |
Tipo | strada urbana |
Intitolazione | Alla città di Venezia |
Collegamenti | |
Inizio | piazza Guglielmo Oberdan |
Fine | piazza San Babila |
Trasporti | Porta Venezia, Palestro, San Babila |
Mappa | |
Corso Venezia, precedentemente corso di Porta Orientale, è una via di Milano, che congiunge piazza San Babila con porta Venezia. Conosciuta come una delle vie più eleganti di Milano, costituisce uno dei quattro "lati" del Quadrilatero della moda.
Storia
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/0/05/Csovenezia1890.jpg/220px-Csovenezia1890.jpg)
Corso Venezia è l'antico Corso di Porta Orientale, asse viario che collegava il centro cittadino con l'omonima porta (l'attuale Porta Venezia), da dove originavano le strade per Bergamo e Monza.
Nel 1770 Ferdinando, giovane figlio di Maria Teresa, si trasferisce a Milano in qualità di governatore della città. Per l'occasione l'architetto Piermarini viene incaricato di abbellire i bastioni e di creare i giardini pubblici, oggi conosciuti come giardini di Porta Venezia. La nobiltà milanese inizia dunque a costruire i propri palazzi lungo corso Venezia: grazie a ciò la via contiene un gran numero di ville e palazzi di grande pregio architettonico.
Proprio in quest'epoca dunque, corso di porta di Venezia diventa il luogo di passeggiate e ritrovo della nobiltà milanese, sostituendosi al Corso di Porta Romana[1].
Attualmente la via è sede di vari negozi di moda, oltreché di banche e di varie associazioni.
Palazzi, Monumenti e Giardini
Arrivando da piazza Oberdan, la prima parte a destra della via è occupata dai giardini di Porta Venezia: è il primo parco pubblico milanese aperto ai cittadini e ospita, proprio sul lato di Corso Venezia, il planetario e il museo civico di storia naturale.
Grazie alla moltitudine di famiglie nobili trasferitesi nel XVIII secolo, corso di porta Venezia ospita numerosi palazzi nobiliari, tra cui palazzo Saporiti, palazzo Castiglioni, Casa Fontana Silvestri e il seminario arcivescovile, così come molte vie minori adiacenti.
Ad indicare l'ingresso della via da piazza Oberdan, vi è il complesso monumentale dei caselli di Porta Venezia, che segnava un tempo il casello d'ingresso alle mura della città.
Edifici notevoli
Sul lato nord-ovest:
- al n. 7 la Casa Barelli, costruita nel 1907 su progetto di Cesare Mazzocchi[2];
- al n. 11 il Seminario Arcivescovile, costruito fra il Cinquecento e il Seicento[3];
- al n. 39 la Casa Romanoni Sala, costruita nel 1913 su progetto di Achille Manfredini[4];
- al n. 47 il Palazzo Castiglioni, costruito dal 1901 al 1904 su progetto di Giuseppe Sommaruga[5];
- al n. 55 il Museo Civico di storia naturale, costruito dal 1888 al 1893 su progetto di Giovanni Ceruti[6];
- al n. 57 il Civico Planetario Ulrico Hoepli, costruito nel 1929 su progetto di Piero Portaluppi[7];
- al n. 61 la Casa Rasini, costruita dal 1933 al 1934 su progetto di Emilio Lancia e Gio Ponti[8].
Sul lato sud-est:
- al n. 10 la Casa Fontana Silvestri, raro esempio di edificio d'età rinascimentale[9];
- al n. 16 il Palazzo Serbelloni, opera di Simone Cantoni[10]
- al n. 20 la Casa Crespi, costruita dal 1927 al 1930 su progetto di Piero Portaluppi[11];
- all'angolo con via Salvini un palazzo per uffici e abitazioni, costruito dal 1926 al 1930 su progetto di Piero Portaluppi[12].
- al n. 40 Palazzo Saporiti
Galleria
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Palazzo eclettico in Corso Venezia
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Ingresso del seminario arcivescovile
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casa Fontana Silvestri
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palazzo Serbelloni
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Palazzo Saporiti
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Palazzo Castiglioni
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Caselli di Porta Venezia
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Museo di storia naturale
Note
- ^ Corso Venezia, storia e monumenti, su corsovenezia.it. URL consultato il 4 luglio 2011.
- ^ Gramigna, Mazza, op. cit., p. 28
- ^ Guida d'Italia..., pp. 326-327
- ^ Gramigna, Mazza, op. cit., p. 67
- ^ Grandi, Pracchi, op. cit., p. 88
- ^ Grandi, Pracchi, op. cit., p. 63
- ^ Gramigna, Mazza. op. cit., p. 112
- ^ Grandi, Pracchi, op. cit., p. 159
- ^ Guida d'Italia..., p. 327
- ^ Guida d'Italia..., pp. 324-325
- ^ Gramigna, Mazza, op. cit., p. 118
- ^ Grandi, Pracchi, op. cit., p. 156
Bibliografia
- Maurizio Grandi e Attilio Pracchi, Milano. Guida all'architettura moderna, Zanichelli, 1980. ISBN 8808052109.
- Giuliana Gramigna e Sergio Mazza, Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Hoepli, Milano 2001. ISBN 88-203-2913-1.
- Touring Club Italiano, Guida d'Italia. Milano, 2003. ISBN 88-365-2766-3.
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