Corpo dei vigili del fuoco dello Stato della Città del Vaticano
Corpo dei vigili del fuoco dello Stato della Città del Vaticano | |
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Descrizione generale | |
Attivo | 1941 – oggi |
Nazione | ![]() |
Servizio | Vigili del fuoco |
Tipo | Corpo nazionale civile militarmente organizzato |
Compiti | protezione civile antincendio e prevenzione verifica statica edifici primo soccorso |
Numero di emergenza | 112 |
Comando | Cortile del Belvedere 00120 Città del Vaticano |
Dimensione | 30 vigili |
Patrono | Santa Barbara San Leone IV |
Missioni all'estero | Terremoto dell'Aquila del 2009 Terremoto del Centro Italia del 2016 (2016) |
Anniversari | 4 dicembre |
Sito internet | https://www.vaticanstate.va/it/servizi/direzione-dei-servizi-di-sicurezza-e-protezione-civile/corpo-dei-vigili-del-fuoco.html |
Parte di | |
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Comandanti | |
Direttore SSPC | Dott. Ing. Gianluca Gauzzi Broccoletti |
Ufficiale addetto | Paolo de Angelis |
Coordinatore | Sandro Cancia |
Cappellano | mons. Giulio Viviani |
Simboli | |
Stemma da braccio | ![]() |
Fonti: Pagina ufficiale del Corpo | |
Voci di enti di soccorso presenti su Wikipedia |


Il Corpo dei vigili del fuoco dello Stato della Città del Vaticano è un organismo istituzionale ad ordinamento civile dello Stato della Città del Vaticano, istituito nel 1941 da papa Pio XII.
I compiti d'istituto del corpo sono la salvaguardia delle persone, degli animali e dei beni sia attraverso la prevenzione che attraverso il soccorso tecnico urgente nei casi di emergenza, con operazioni antincendio, di primo soccorso, protezione civile e di difesa N.B.C.
I santi patroni del corpo sono papa Leone IV, a cui la tradizione attribuisce la miracolosa estinzione di un incendio divampato nel rione Borgo (evento rappresentato da Raffaello nell'affresco Incendio di Borgo) e santa Barbara, patrona anche dei vigili del fuoco italiani, nel giorno della cui memoria si celebra la festa del corpo, il 4 dicembre.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Corpo dei vigili del fuoco affonda le sue radici nel Corpo dei pompieri, militarmente organizzato ed armato, che prestava servizio in eleganti uniformi attorno al 1820, all'epoca dello Stato Pontificio; agli inizi del 1900, poi, era in servizio una Guardia ai fuochi.
Fu papa Pio XII, nel 1941, ad istituire un vero e proprio nucleo dei vigili del fuoco: inizialmente era formato da 10 elementi scelti tra i dipendenti del Vaticano, che venivano addestrati presso le scuole centrali antincendi di Roma. Il corpo fu affidato alla protezione di sant'Antonio abate e trovò sede nel palazzo Apostolico, con ingresso dal cortile del Belvedere, dove si trova tutt'oggi.
Nel 2002, a seguito di una riforma operata da papa Giovanni Paolo II, il corpo passò dalle dipendenze della Direzione dei servizi tecnici del Governatorato alla Direzione dei servizi di sicurezza e protezione civile, a cui appartiene anche il Corpo della gendarmeria e al cui vertice è posto proprio l'ispettore generale della gendarmeria[1].
Operazioni
[modifica | modifica wikitesto]La quasi totalità delle operazioni a carico dei vigili del fuoco vaticani sono di tipo quotidiano e si svolgono all'interno del territorio nazionale: essi infatti si occupano della periodica manutenzione degli estintori e degli impianti antincendio dello Stato, del servizio antincendio presso l'eliporto di Città del Vaticano e delle verifiche strutturali degli edifici; non mancano tuttavia gli interventi di soccorso urgente a seguito di infortuni, allagamenti o incidenti stradali.
Di particolare rilievo per il corpo è stato l'invio di 8 vigili del fuoco presso Onna in occasione del tragico terremoto del 2009[2].
Personale
[modifica | modifica wikitesto]Il personale era inizialmente scelto tra dipendenti del Vaticano, che frequentavano appositi corsi presso le scuole centrali antincendi di Roma. Attualmente i vigili del fuoco vengono appositamente selezionati, preferibilmente tra coloro che hanno svolto analogo servizio in Italia o all'estero, e hanno inoltre una continua formazione professionale realizzata in collaborazione con il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, presso la Scuola di formazione di base, e la protezione civile italiani.
Nel 1941 i vigili del fuoco erano 10, mentre oggi il corpo ha raggiunto le 30 unità, che prestano servizio divise in tre turni giornalieri da 5 vigili ciascuno.
L'attuale ufficiale addetto è il maggiore Paolo De Angelis, ingegnere strutturale, mentre il caporeparto (grado equivalente a quello di capodipartimento per i vigili del fuoco italiani) è Sandro Cancia; ai dirigenti è affiancato il personale tecnico e amministrativo. L'intero corpo è poi alle dipendenze del direttore dei Servizi di sicurezza e protezione civile, nonché ispettore generale della Gendarmeria, Dott. Ing. Gianluca Gauzzi Broccoletti.
Particolare rilievo ha per il corpo la figura del cappellano, che dal 2006 è ricoperta da monsignor Giulio Viviani, già cappellano della gendarmeria dall'anno precedente[3]. Molte delle funzioni religiose connesse ai due corpi si svolgono nella cappella di San Pellegrino, messa a loro disposizione e contenente le icone dei rispettivi patroni[4].
Requisiti per l'arruolamento
[modifica | modifica wikitesto]Possono entrare nel corpo dei vigili del fuoco tutti i cittadini maschi, celibi, con un diploma di scuola media superiore e di età compresa tra i 21 e i 25 anni; oltre all'idoneità fisica alle mansioni da svolgere è necessario professare e praticare la fede cattolica: tale caratteristica dovrà essere comprovata da una lettera di presentazione del proprio parroco o di un sacerdote, in cui assicuri una seria conoscenza, anche religiosa, dell'interessato.
La precedenza viene data al personale che ha già prestato servizio nei vigili del fuoco, nella protezione civile o che abbia esperienza di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Mezzi
[modifica | modifica wikitesto]I mezzi attualmente in dotazione sono:
- un Mercedes-Benz Econic con piattaforma idraulica aerea (snorkel) da 32 metri[5];
- un'autopompa Iveco Daily Magirus[6];
- un altro Iveco Daily in versione carro attrezzi;
- un veicolo polisoccorso su Mercedes-Benz Sprinter;
- tre fuoristrada, tra cui una Fiat 1101 Campagnola e un Land Rover 110;
- fuoristrada Santana PS-10;
- due Ford Focus di servizio;
- un Man TGE 8.160 Autopompa;
- un quad;
- 2 moto da enduro.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AAS, Suppl. 73 (2002), n. 9, pp. 33-49, art.13 (pag. 884), 16 luglio 2002
- ^ La preghiera del Papa per i terremotati. Vigili del Fuoco del Vaticano a Onna, su storico.radiovaticana.org, Radio Vaticana, 8 aprile 2009.
- ^ "La cappella di San Pellegrino nella Città del Vaticano", Presentazione, in Libreria Editrice Vaticana.
- ^ Nicola Gori, Scrigno d'arte e luogo di preghiera per dipendenti e pellegrini, in L'Osservatore Romano, 20 agosto 2008.
- ^ VPI 32 su MB Econic [collegamento interrotto], in bai.it.
- ^ Un veicolo Iveco per il Santo Padre, in iveco.com, 15 marzo 2006.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pio Cerocchi, I custodi della sicurezza nella Città del Vaticano (PDF), in Obiettivo sicurezza, maggio 2004, pp. 21-24. URL consultato il 16 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Roberto Franceschini, Vigili del fuoco Status Civitatis Vaticanae [collegamento interrotto], in valledeilaghi.it, 13 luglio 2008. URL consultato il 16 febbraio 2011.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Corps des Sapeurs-Pompiers de Monaco
- Corpo nazionale dei vigili del fuoco
- Cos de Bombers d'Andorra
- Emergency Fire & Rescue Unit
- Gradi militari del Vaticano
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Corpo dei Vigili del Fuoco dello Stato della Città del Vaticano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pagina ufficiale Archiviato il 2 giugno 2017 in Internet Archive. su vaticanstate.va
- (EN) Vatican City su Fire Engines Photo, su fire-engine-photos.com.