Convoglio della libertà

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Convoglio della libertà
(FR) Convoi de la Liberté
(EN) Freedom Convoy
Un momento di protesta in Quebec nel 2022
Datagennaio - 23 febbraio 2022
LuogoBandiera del Canada Canada
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Bandiera dell'Australia Australia
Bandiera della Francia Francia
Schieramenti
camionisti e cittadini contrari alle restrizioni [1]governo del Canada
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Il Convoglio della libertà (in lingua francese Convoi de la Liberté ed in lingua inglese Freedom Convoy) è stata una manifestazione di protesta iniziata in Canada a metà gennaio 2022, in seguito all'obbligo vaccinale per i camionisti che attraversano il confine con gli Stati Uniti, imposto dal Canada il 15 gennaio e successivamente dagli Stati Uniti il 22 gennaio [2]; la protesta dei camionisti si è successivamente estesa ad un'opposizione alle restrizioni del governo del Canada a causa della pandemia di COVID-19, portando migliaia di persone a protestare nelle strade della capitale Ottawa. La protesta ha successivamente ispirato movimenti simili in diversi paesi, quali Australia, Nuova Zelanda e Francia.[3][4][5][6][7]

Le proteste in Canada si sono concluse con la revoca da parte del governo canadese degli obblighi vaccinali per i camionisti che attraversano il confine con gli Stati Uniti.[8]

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 gennaio 2022, viene emanato in Canada un obbligo vaccinale per i camionisti che attraversano il confine con gli Stati Uniti, che richiede ai camionisti non vaccinati di sottoporsi a due settimane di quarantena dopo aver attraversato il confine. Il 22 gennaio, una misura simile viene annunciata dagli Stati Uniti. Circa 26.000 dei 160.000 camionisti che attraversano regolarmente il confine USA-Canada non erano vaccinati al momento dell'entrata in vigore dell'obbligo, 12000 di essi canadesi;[9][10] diverse migliaia di essi si sono quindi messi in moto da diverse parti del Canada e da oltre confine per prendere parte a convogli di protesta, che hanno preso di mira in particolare la capitale Ottawa.

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi giorni della protesta, a partire cioè dal 22 gennaio 2022, migliaia di camionisti partirono da diverse regioni del Canada e da oltre confine per riunirsi nella capitale Ottawa. Il 24 gennaio, 1200 camionisti hanno attraversato il Saskatchewan dirigendosi verso la capitale.[11] La polizia dell'Ontario stimava l'arrivo di circa 2.000 camionisti ad Ottawa entro il seguente fine settimana.[12]

A Ottawa, il 29 gennaio, ai camionisti si aggiunsero diverse migliaia di manifestanti (stimate tra 5.000 e i 18.000),[13] che occuparono la piazza di fronte al Parlamento e gran parte delle strade in centro furono bloccate dai veicoli.

Le proteste non si limitavano alla capitale, ma coinvolsero successivamente anche diversi collegamenti tra gli Stati Uniti e il Canada, bloccando il traffico tra i due paesi. Questo è accaduto in particolare per l'Ambassador Bridge, l'unico collegamento stradale tra l'Ontario e il Michigan, dove alcune centinaia di veicoli determinarono il blocco del traffico tra il 7 febbraio e il 15 febbraio, causando una perdita di oltre 300 milioni di dollari per l'industria automobilistica statunitense e la chiusura temporanea di aziende automobilistiche in Canada[14][15]. Altri attraversamenti di confine bloccati dai manifestanti sono stati quello tra Alberta e Montana e tra Manitoba e Dakota del Nord.[16]

Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha introdotto una serie di misure speciali per controllare la protesta, incluso il blocco dei conti correnti per i manifestanti, misure poi revocate 10 giorni dopo.[17]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

A seguito delle proteste, diverse province canadesi annunciarono la rimozione delle restrizioni. Le province di Alberta e Saskatchewan hanno proceduto a una rimozione dei passaporti vaccinali rispettivamente l'8 e il 14 febbraio[18]. Québec e Manitoba hanno optato per la rimozione di tutte le restrizioni a metà marzo.[19]

Reazioni e opinione pubblica[modifica | modifica wikitesto]

Il convoglio di protesta ha suscitato diverse reazioni nell'opinione pubblica. Per quanto riguarda i principali partiti politici canadesi, il Partito Liberale del presidente Justin Trudeau si è opposto alla protesta, laddove invece l'opposizione, costituita dal Partito Conservatore guidato da Erin O'Toole, si è schierato con i manifestanti. Quanto all'opinione pubblica, un terzo dei canadesi ritiene di avere "molto in comune con i manifestanti" e il 43% ritiene che le proteste si siano svolte in modo "rispettoso e appropriato".[20][21]

Sebbene il premier Justin Trudeau e altri oppositori delle proteste abbiano sostenuto che le proteste siano espressione di un estremismo di destra di matrice nazista,[22][23] tali affermazioni non sono state supportate da effettivi sondaggi condotti tra i manifestanti. La giornalista Rupa Subramanya, che ha intervistato un centinaio di manifestanti ad Ottawa, ha scritto che nessuno di loro ha dato cenni di insurrezionismo, suprematismo bianco, razzismo o misoginia.[24] Tra i personaggi pubblici che hanno espresso supporto per il Convoglio vi sono, oltre a Donald Trump e Marine Le Pen, diversi personaggi quali Elon Musk,[25] Jordan Peterson,[26] Rand Paul[27] e Joe Rogan.

Movimenti simili nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

A Canberra un gruppo di camionisti ha protestato contro le misure restrittive per la pandemia in Australia marciando verso il Parlamento australiano e raggiungendo la quota di circa 10.000 manifestanti.[28][29][30][31][32][33]

In Nuova Zelanda dei camionisti hanno protestato contro la crisi economica causata dalle restrizioni della pandemia di COVID-19 nel loro paese, portando la polizia neozelandese a fermare oltre 120 manifestanti.[34][35][36][37]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Canada truckers’ vaccine protest spirals into calls to repeal all public health rules, su theguardian.com.
  2. ^ Truckers fighting government vaccine mandate march to Canadian capital, su reuters.com.
  3. ^ In Canada la protesta del “Convoglio della libertà”. O dell’odio?, su lepersoneeladignita.corriere.it.
  4. ^ Ecco chi guida i convogli della libertà, su tio.ch.
  5. ^ I “convogli della libertà” si moltiplicano nel mondo, su askanews.it.
  6. ^ I camion No Pass all’Arco di Trionfo: Parigi rivive l’incubo dei gilet gialli, su repubblica.it.
  7. ^ Il convoglio "della libertà" 'no pass' è alle porte di Parigi, su agi.it.
  8. ^ Con la fine delle proteste è stato revocato lo stato di emergenza pubblica, su tio.ch.
  9. ^ ‘Almost everything we buy will be affected’: About 12,000 Canadian truckers won’t be fully vaccinated before the deadline, su thestar.com.
  10. ^ Public Health Agency of Canada involved in 'error' on trucker vaccine rules: CP sources, su cbc.ca.
  11. ^ Trucker convoy opposed to COVID-19 vaccine mandates gets big greeting in Winnipeg, su theglobeandmail.com.
  12. ^ The ‘Freedom Rally’ is rolling through Toronto on Thursday. Here’s what you need to know, su thestar.com.
  13. ^ Toronto police, city officials preparing for potential Queen's Park convoy protest, su cbc.ca.
  14. ^ Automakers lost nearly $300M in the Ambassador Bridge shutdown. Its ripple effect could be costlier., su mlive.com.
  15. ^ Auto factories in Canada shutting down due to lack of parts from bridge blockade, su cbc.ca.
  16. ^ (EN) ‘Freedom Convoy’ protesters shut down third border crossing as U.S. officials urge Canada to get control of spiraling crisis, in Washington Post, 10 febbraio 2022. URL consultato il 28 luglio 2022.
  17. ^ Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha revocato l’adozione delle misure speciali contro la protesta del Freedom Convoy, su ilpost.it.
  18. ^ Alberta, Saskatchewan move to end COVID-19 restrictions, su theglobeandmail.com.
  19. ^ Manitoba ending all COVID-19 restrictions by March 15, su winnipeg.ctvnews.ca.
  20. ^ Pandemic frustration may be running high, but more don’t side with the so-called “Freedom Convoy, su abacusdata.ca. URL consultato il 24 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2022).
  21. ^ Canada trucker protest: Ottawa declares emergency, su bbc.com.
  22. ^ Freedom Convoy: Trudeau calls trucker protest an 'insult to truth', su bbc.com.
  23. ^ A Moment for Canada’s Far Right, Still Struggling for Support, su nytimes.com.
  24. ^ Canada's Freedom Convoy Embodies Fatigue with Pandemic Authoritarianism, su reason.com.
  25. ^ Elon Musk, "Canadian truckers rule", su twitter.com. URL consultato il 28 luglio 2022.
  26. ^ Oh, Canada, su youtube.com.
  27. ^ Sen. Rand Paul on Truckers, COVID-19 Tyranny, Hypocrites, and Civil Disobedience, su youtube.com.
  28. ^ La protesta no vax e no pass di Freedom Convoy arriva in Francia: Parigi assediata e tafferugli, su fanpage.it.
  29. ^ Canada's 'Freedom Convoy' protests go global: Australia to Austria witness anti-COVID vaccine agitations, su firstpost.com.
  30. ^ Freedom Convoy, la protesta dei camionisti supera i confini del Canada e raggiunge Usa, Australia e Francia, su repubblica.it.
  31. ^ Australian Freedom Convoy grand protest against Covid authoritarianism and health apartheid, su riotimesonline.com.
  32. ^ The extremists the Canberra freedom convoy needs to remove, su theaustralian.com.au.
  33. ^ How 'freedom rally' protesters and populist right-wing politics may play a role in the federal election, su canberratimes.com.au.
  34. ^ ‘Freedom Convoy’ in Canada inspires vaccine-mandate protests from France to New Zealand, su washingtonpost.com.
  35. ^ «Freedom Convoy» dal Canada al resto del mondo, fino in Nuova Zelanda: la protesta No-Vax più contagiosa del Covid, su dialessandria.it.
  36. ^ Nuova Zelanda, la polizia sgombera con la forza i camionisti del Freedom Convoy, su open.online.
  37. ^ In Nuova Zelanda la polizia ha arrestato oltre 120 persone durante una protesta contro le restrizioni ispirata da quella dei camionisti canadesi, su ilpost.it.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Sito ufficiale [collegamento interrotto], su gofundme.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Sito ufficiale, su givesendgo.com. Modifica su Wikidata