Convento di Sant'Antonio (San Buono)
Convento di Sant'Antonio | |
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Stato | ![]() |
Regione | Abruzzo |
Località | San Buono |
Coordinate | 41°58′43.85″N 14°32′59.1″E / 41.978846°N 14.54975°E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | sant'Antonio da Padova |
Ordine | frati minori |
Arcidiocesi | Chieti-Vasto |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1575 |
Il convento di Sant'Antonio è un edificio religioso sito nel comune di San Buono, in provincia di Chieti[1].
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il complesso conventuale di Sant'Antonio di Padova venne fondato per i frati francescani dell'osservanza dalla famiglia Caracciolo, presumibilmente iniziato nel 1575 da Giovannantonio II, I principe di San Buono, ed ultimato dal figlio Marino IV[2].
Dopo essere appartenuto nel Seicento alla provincia monastica di Sant'Angelo di Puglia, nel Settecento passò alla provincia osservante di San Ferdinando nel Molise, composta da 18 conventi[3]. In questo periodo il convento di divenne casa di formazione per allievi alla vita religiosa e sacerdotale e vennero eseguiti lavori per ampliarne la capacità; un'iscrizione sulla porta del chiostro riporta[4]:
(LA)
«Porta haec lapidea ligneaque cum plaustri pavimento facta fuit anno 1750. Guardiano R.P.F. Bonaventura A.F.» |
(IT)
«Questa porta in pietra e legno con il pavimento del chiostro fu aperta A.D. 1750, essendo guardiano R.P. Bonaventura da Furci.» |
A seguito dell'eversione dell'asse ecclesiastico del 7 luglio 1866, il convento venne abbandonato fino al 1937, quando la struttura fu riacquistata e restaurata dall'Ordine dei frati minori[4]. Nel 1950, invece, iniziarono i restauri da parte del genio civile a seguito dei danni della seconda guerra mondiale, mentre nel 1987 avvennero i restauri da parte della comunità montana Medio Vastese per un progetto finalizzato a promuovere l'attività turistica, realizzando un ostello della gioventù, con sale conferenze e deposito archeologico della Sovrintendenza, mentre il primo piano è stato utilizzato fino al 2011 dal museo per l'arte e l'archeologia del vastese, trasferitisi poi nel giugno 2012 nel castello di Monteodorisio[3].
Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]
La chiesa, inizialmente in stile romanico-rinascimentale, fu trasformata in stile barocco con la ristrutturazione avvenuta tra il 1732 e il 1737[5]. La facciata, leggermente convessa, è organizzata su tre livelli e delimitata da coppie di lesene sovrapposte[6]. Il primo livello ospita il portale, ornato da un emblema francescano e che riporta la scritta[5]:
(LA)
«Regia sum Regis divini sub nomine Patavini» |
(IT)
«Sono la reggia del Re divino sotto il nome del Padovano» |
Il secondo livello ospita un ampio finestrone, mentre nell'ultimo livello una nicchia ospita la statua del santo[6].
Interno[modifica | modifica wikitesto]
L'interno è con un'unica navata composta da quattro campate coperte con lunette a botte[5]. Sulla destra della navata si trovano tre cappelle laterali dedicate a san Francesco, sant'Antonio da Padova e san Diego[5]. Nella cappella di Sant'Antonio si trova una statua del santo realizzata nel 1762 dal campobassano Paolo Di Zinno[5].
L'altare maggiore ha al centro un tabernacolo ornato di candelabri, con a destra san Giacomo della Marca e a sinistra san Bernardino da Siena[7]. Dietro l'altare vi è un coro con scanni artistici, mentre a destra si trova la sacrestia[7].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Comune.sanbuono.ch.it.
- ^ Altovastese.it; Comune.sanbuono.ch.it; Comune.sanbuono.ch.it (2); Latini (2016), p. 219; Santilli (2013), pp. 43-57.
- ^ a b Altovastese.it; Comune.sanbuono.ch.it (2).
- ^ a b Altovastese.it; Comune.sanbuono.ch.it; Comune.sanbuono.ch.it (2); Santilli (2013), pp. 43-57.
- ^ a b c d e Altovastese.it; Comune.sanbuono.ch.it, Latini (2016), p. 219; Santilli (2013), pp. 43-57.
- ^ a b Latini (2016), p. 219.
- ^ a b Altovastese.it; Comune.sanbuono.ch.it; Santilli (2013), pp. 43-57.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Marialuce Latini (a cura di), Complesso conventuale di Sant'Antonio di Padova – San Buono (CH), in Guida alle chiese d'Abruzzo, Pescara, Carsa Edizioni, 2016, ISBN 978-88-501-0354-6.
- Nicola Santilli, Il castello di San Buono e i suoi feudatari, 2ª ed., Vasto, Arte della Stampa, 2013, ISBN non esistente.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Il convento di Sant'Antonio, su comune.sanbuono.ch.it.
- Le vicende storiche del convento, su comune.sanbuono.ch.it.
- Il convento di Sant'Antonio di San Buono (CH), su altovastese.it.