Consiglio di governo iracheno

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Paul Bremer con alcuni componenti del Consiglio di governo iracheno, tra cui Ahmad Chalabi (al centro) e Adnan Pachachi (accanto a lui).

Il Consiglio di governo iracheno, CGI (in arabo مجلس الحكم العراقي?, Majlis al-ḥukm al-ʿirāqī), è stato il governo provvisorio dell'Iraq dal 13 luglio 2003 al 1º giugno 2004. Fu istituito e posto sotto il controllo della Coalizione legittimata dalle Nazioni Unite - l'Autorità Provvisoria di Coalizione (APC). Il Consiglio di governo iracheno era costituito da diversi politici iracheni e da capi tribù, nominati dall'APC per assicurare una conduzione accettabile al Paese occupato dalle forze statunitensi e della Coalizione guidata dagli USA fino al trasferimento di sovranità previsto per il giugno 2004 al governo ''ad interim'' iracheno (che sarebbe stato sostituito nel maggio 2005 dal governo di transizione iracheno, destinato a sua volta a cedere il posto l'anno successivo al primo governo iracheno permanente).

Il Concilio comprendeva diverse etnie e realtà culturali e religiose: 13 sciiti, cinque Arabi sunniti, cinque Curdi (anch'essi sunniti), un turcomanno Iracheno e un Assiro. Tre di costoro erano di genere femminile.

Nel settembre 2003, il Consiglio di governo iracheno ottenne il riconoscimento regionale da parte della Lega Araba, che si espresse favorevolmente al mantenimento a suo nome del seggio spettante all'Iraq. Il 1º giugno 2004, il Consiglio si disciolse dopo aver scelto come Presidente dell'istituendo Governo ''ad interim'' iracheno, Ghazi Mash'al Ajil al-Yawar]. La piena sovranità del Paese fu trasferita al governo ad interim e l'Autorità Provvisoria di Coalizione dissolta il 28 giugno di quell'anno.

Informazioni generali[modifica | modifica wikitesto]

Malgrado fosse assoggettata all'autorità del responsabile dell'APC, Paul Bremer, il Consiglio fruì di numerosi poteri-chiave. Tra le sue prerogative figuravano la nomina di rappresentanti presso le Nazioni Unite, la nomina di ministri ad interim nei posti eventualmente resisi vacanti nel governo stesso e la stesura di una Costituzione provvisoria, la "Legge per l'amministrazione dello Stato dell'Iraq per il periodo transitorio". Essa precisò le disposizioni che dovevano regolamentare il Consiglio di governo iracheno, e la scadenza entro cui indire le elezioni parlamentari per l'Assemblea Nazionale, chiamata a stendere una costituzione permanente da sottoporre al voto del popolo iracheno, e le elezioni per un governo non più provvisorio ma permanente.

Sebbene dovessero rispondere all'Autorità Provvisoria di Coalizione, diverse fazioni assunsero posizioni controverse.
I "duri" tra i religiosi colsero una grande vittoria allorché fu approvata una direttiva in 137 passaggi il 29 dicembre 2003. Approvata dal Consiglio in meno di 15 minuti, essa sostituiva l'antica Legge di Famiglia d'impronta secolare, sostituita da una nuova Legge che faceva forte riferimento alla Shari'a. Ciò indusse a vaste proteste molte donne irachene, timorose che questo avrebbe potuto colpire la loro libertà di prendere decisioni autonomamente in tema di matrimonio e alimenti, e in molte altre fattispecie legali per cui l'Iraq era stato leader nel mondo arabo per i diritti delle donne.
Furono approvati dal Consiglio altri provvedimenti legali, incluso quello di proclamare la caduta di Baghdad festività nazionale, di istituire un Tribunale Speciale per giudicare il passato governo di Saddam e di mettere al bando le emittenti televisive sospettate di sostenere in qualche modo la resistenza.
Fu scelta inoltre una nuova bandiera: causa di ampie polemiche per la somiglianza del nuovo vessillo con quello d'Israele, tanto che non fu presa infine alcuna decisione di sostituirlo.

In base alla "Legge per l'amministrazione dello Stato dell'Iraq per il periodo transitorio", la costituzione provvisoria che il Consiglio aveva approvato, il Consiglio sarebbe dovuto cessare dalle sue funzioni dopo il 30 giugno 2004, e a quel momento la piena sovranità sarebbe stata restaurata per l'Iraq, e il governo sarebbe stato sostituito da un nuovo gabinetto ad interim. Invece, il Consiglio scelse di autosciogliersi prematuramente.

Presidenti del Consiglio di governo iracheno[modifica | modifica wikitesto]

Nome Assunzione dell'incarico Cessazione dall'incarico Partito politico
Muhammad Bahr al-'Ulum
(I volta)
13 luglio 2003 31 luglio 2003 Indipendente
Ibrahim al-Ja'fari 1º agosto 2003 31 agosto 2003 Partito Islamico Da'wa
Ahmad Chalabi 1º settembre 2003 30 settembre 2003 Congresso Nazionale Iracheno
Iyad Allawi 1º ottobre 2003 31 ottobre 2003 Patto Nazionale Iracheno
Jalal Talabani 1º novembre 2003 30 novembre 2003 Unione Patriottica del Kurdistan
Abd al-'Aziz al-Hakim 1º dicembre 2003 31 dicembre 2003 Consiglio Supremo per la Rivoluzione Islamica in Iraq
Adnan Pachachi 1º gennaio 2004 31 gennaio 2004 Assemblea dei Democratici Indipendenti
Mohsen 'Abd al-Hamid 1º febbraio 2004 29 febbraio 2004 Partito Islamico Iracheno
Muhammad Bahr al-'Ulum
(II volta)
1º marzo 2004 31 marzo 2004 Indipendente
Mas'ud Barzani 1º aprile 2004 30 aprile 2004 Partito Democratico del Kurdistan
'Izz al-Din Salim 1º maggio 2004 17 maggio 2004 Partito Islamico Da'wa
Ghazi Mash'al Ajil al-Yawar 17 maggio 2004 1º giugno 2004 Indipendente

Membri del Consiglio di governo iracheno[modifica | modifica wikitesto]

N.B. La presidenza irachena ruotava mensilmente tra i nove componenti del Consiglio. (Cfr. Presidenti dell'Iraq).

Nome Partito politico Etnia e religione
Samir Shakir Mahmud Indipendente Arabo
Songhul Chapuk
ossia Ṣōnghūl Jābūk (صونغول جابوك)
Indipendente Turkmeno
Wa'il 'Abd al-Latif Indipendente Arabo sciita
Muwaffak al-Ruba'i Indipendente Arabo sciita
Dara Nur al-Din Indipendente Curdo sunnita
Ahmad al-Barak Indipendente Arabo sciita
Raja Habib al-Khuza'i Indipendente Arabo sciita
Muhammad Bahr al-'Ulum Indipendente Arabo sciita
Aquila al-Hashimi
Assassinato il 25 settembre 2003
Sostituito da Salama al-Khufaji l'8 dicembre 2003
Indipendente
(Ucciso il 25 settembre 2003)
(Ba'th pre-2003)
Arabo sciita
Ahmad Chalabi Congresso Nazionale Iracheno Arabo sciita
Nasir al-Chaderchi Partito Nazional Democratico Arabo sunnita
Adnan Pachachi Assemblea dei Democratici Indipendenti Arabo sunnita
Mas'ud Barzani Partito Democratico del Kurdistan Curdo sunnita
Jalal Talabani - Primo e attuale Presidente dell'Iraq Unione Patriottica del Kurdistan Curdo sunnita
Abd al-'Aziz al-Hakim SCIRI Arabo sciita
Younadem Kana Movimento Democratico Assiro Assiro cristiano
Salaheddin Bahaeddin Unione Islamica del Kurdistan Curdo sunnita
Mahmud 'Othman Partito Socialista Democratico del Kurdistan Curdo sunnita
Hamid Majid Musa Partito Comunista Iracheno Arabo sciita
Ghazi Mash'al Ajil al-Yawar
(Ultimo Presidente del Consiglio, servì ad interim come Presidente dell'Iraq)
Indipendente Arabo sunnita
Mohsen 'Abd al-Hamid Partito Islamico Iracheno Arabo sunnita
Iyad Allawi
(Servì come Primo Ministro dell'Iraq ad interim)
Patto Nazionale Iracheno Arabo sciita
Abd al-Karim Mahud al-Muhammadawi Movimento Hezbollah in Iraq Arabo sciita
Ibrahim al-Ja'fari
(Servì come secondo Primo Ministro dell'Iraq ad interim)
Partito Islamico Da'wa Arabo sciita
'Izz al-Din Salim
(morto per una vettura esplosiva il 17 maggio 2004)
Partito Islamico Da'wa Arabo sciita

Primo governo del CGI[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º settembre 2003, il Consiglio nominò il suo primo Gabinetto. Esso era così composto:

Le cariche di ministro della Difesa e delle Informazioni dell'epoca di Saddam Hussein, furono abolite.